26 febbraio 2009

Violenza contro le donne è violenza contro la vita

Lia Buono

 

Con la Dichiarazione del Millennio la Comunità Internazionale si è impegnata a perseguire un mondo di giustizia, di tolleranza, di sicurezza, libertà, rispetto dell’ambiente; un mondo in cui l’attenzione va alle persone più vulnerabili, agli anziani,  ai bambini.

L’Agenda del Millennio rischia però di fallire se non si avrà la collaborazione di tutti i componenti della società, rischia di fallire senza l’uguaglianza di genere.

L’uguaglianza non è solo moralmente ed eticamente giusta, ma essenziale ed indispensabile per lo sviluppo sostenibile:“non esiste strumento per lo sviluppo più efficace dell’empowerment delle donne. Nessuna altra politica ha la stessa possibilità di accrescere la produttività economica o di ridurre la mortalità infantile. Nessuna altra politica garantisce la stessa sicurezza nel migliorare la nutrizione promuovere la salute. Nessuna altra politica è così forte nell’accrescere i cambiamenti nell’istruzione per la prossima generazione. Questo perché la discriminazione contro le donne di tutte le età priva i bambini del mondo della possibilità di raggiungere il loro potenziale” (Kofi A.Annan Segretario Generale delle Nazioni Unite). 

Ad oggi, nonostante i progressi avutisi a seguito della Convenzione Internazionale contro la discriminazione della Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la discriminazione di genere si percepisce in tutto il mondo: nella preferenze per i figli maschi rispetto alle femmine,nelle minori opportunità per le bambine rispetto all’istruzione, negli abusi basati sul genere sotto forma di violenza fisica e sessuale.

Dati inconfutabili e chiari che hanno dato ancor più valore alla importanza di sostenere  i diritti delle donne per  amare e sostenere i bambini, per  creare le premesse di un mondo migliore.

Le statistiche gli studi e i rapporti mondiali  sulla condizione dell’infanzia  attestano che donne sane istruite ed emancipate hanno figli sani ed istruiti, sicuri di sè.

Il grado di influenza che le donne esercitano sulle decisioni della famiglia comporta  effetti altamente positivi sulla nutrizione,  sulla salute e l’assistenza sanitaria, sull’istruzione dei figli, della famiglia e della comunità fino a coinvolgere i paesi questo perché, ancora oggi, le cure parentali sono soprattutto a carico delle donne, sono ancora le donne ad occuparsi, principalmente, dei bambini.

Senza eguaglianza di genere,  senza l’impatto diretto della donna sui bambini, sulla famiglia e sulla società   sarà impossibile creare un mondo improntato alla giustizia e alla tolleranza, impossibile  eliminare la violenza in tutte le società , l’abuso  e lo sfruttamento contro donne e bambini , la  diffusa violenza sessuale  che mina la salute fisica  psichica ed emozionale delle sue vittime.

Impossibile eliminare  le violenze meno visibili, ma di eguale distruttività date dalle discriminazioni istituzionali,dalle tradizioni culturali , violenze che determinano la esclusione sociale, discriminazione che viene tramandata di generazione in generazione, catena di dolore che lega madri e figlie fino al giorno che i pregiudizi di genere continueranno ad essere accettati.

Un mondo a dimensione di bambino  è un mondo a misura di donna,l’uno non può esistere senza l’altro sono indivisibili, e il benessere delle donne è il benessere della società camminano mano nella mano.

Bisogna aumentare l’influenza delle donne nelle decisioni fondamentali della loro vita e di quella dei bambini , nel settore della famiglia, del lavoro e nella sfera politica.

Nessun dogma, tradizione, argomento o uso è in grado di confutare che i diritti delle donne  siano un bene per l’infanzia e, in ultima analisi, per il mondo intero.

Violenza contro le donne e’ violenza contro la vita.     

Lia Buono


 

     

  Il Crogiuolo


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