14 luglio 2009
BN, i rischi delle fibre di amianto
Francesca Maio

 

 

COMUNICATO STAMPA

Mentre si dipana il groviglio della burocrazia, i cittadini sono inconsapevolmente esposti ai rischi delle fibre di amianto

Una settimana fa l’Associazione Altrabenevento ha denunciato la presenza di lastre scheggiate di cemento-amianto (Ethernit) insieme al altri rifiuti su un suolo Comunale, nelle adiacenze di via Paga, chiedendo la recinzione dell’area e  la rimozione  del materiale.

L’Assessore comunale all’Ambiente è intervenuto per assicurare che, essendogli ben noto il fatto, aveva già avviato le procedure amministrative che “entro pochi giorni, compatibilmente con i tempi di rilascio dell’autorizzazione operativa da parte dell’ASL”, avrebbero condotto all’affidamento dei lavori. L’Assessore, poi, tacendo in merito ai rischi per la salute dei cittadini,  ha anche precisato che “se la sosta del materiale ha determinato inquinamento del terreno la procedura si completa con il risanamento dello stesso”

E’ bene ricordare che l’Ethernit non è un materiale inquinante e pericoloso per la salute sin quando è integro; esso diviene pericoloso quando si degrada e si scheggia per esposizione agli agenti atmosferici, a vibrazioni ed urti (provocati ad esempio dal calpestio delle persone) che lo rompono e lo sgretolano. In queste circostanze si liberano fibre di amianto resistenti e pericolosissime. Queste fibre, sottili 1300 volte più di un capello, si spostano nell’aria con grande facilità e possono essere inalate senza che le ciglia dell’epitelio riescano a “filtrarle”, andandosi a depositare direttamente nei bronchi e negli alveoli polmonari. Secondo tutti gli studi scientifici di cui si ha evidenza è sufficiente l’inalazione anche di una sola di queste fibre per incrementare notevolmente la possibilità malattie gravi (asbestosi e carcinoma polmonare); si pensi che sono stati riscontrati casi di malattia in donne che avevano avuto contatto con gli abiti di lavoro di operai esposti all’amianto.

L’ASL, che pure ha una struttura aperta al pubblico nelle immediate adiacenze del suolo ove giacciano abbandonate le lastre di ethernit,  non ci risulta abbia ancora effettuato alcuna rilevazione in merito alla eventuale dispersione di fibre di amianto, conseguentemente non è scongiurato il rischio per la salute di chiunque si trovasse inconsapevolmente a camminare su quel suolo.

Con ordinaria buona amministrazione il Comune dovrebbe tutelare la salute pubblica, impedendo l’accesso all’area ed esponendo avvisi specifici.

A tutt’oggi, invece, quel suolo è liberamente accessibile e così mentre l’amministrazione si perde nei grovigli delle competenze e dei pareri, per stabilire come e quando rimuovere il materiale pericoloso, vien da chiedersi chi e come bonificherà i polmoni dell’eventuale sventurato che avesse inalato fibre di amianto su quel suolo comunale.

per Palazzo di Città

Francesca Maio

 

 


     

 Valle Telesina


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