mercoledì 15 aprile 2009
Cittadini in movimento:
replica a Creta.
Premesso che non risponderemo ai tentativi di
denigrazione, e agli attacchi personalizzati, il
lunghissimo intervento di Giuseppe Creta,
apparso su ViviTelese
il 13 aprile, merita qualche breve
contro-deduzione.
Innanzitutto ricordiamo che gli interventi sul
nostro blog sono tutti firmati, e che quindi
nessuno di noi si nasconde.
Abbiamo anzi chiesto ripetutamente, come società
civile, un confronto pubblico con tutti i futuri
candidati; solo la mancata risposta a tale
legittima aspettativa ci ha costretti a cercare
strumenti alternativi per esprimere le nostre
idee e per illustrare le proposte concrete che
volevamo sottoporre alla Loro attenzione: il
blog, gli interventi su ViviTelese, i
manifesti...
L’“ex Sindaco” è stato puntuale e approfondito
nelle Sue risposte, tanto da lusingarci per il
tempo e l’energia che ci ha dedicato, ma ha
glissato sulla risposta a cui noi tenevamo di
più: la richiesta di confronto pubblico.
In una delle sue risposte l’ex Sindaco dice:
“il confronto politico, invero, si fa sul campo
di gioco, che in questo momento è quello
elettorale, si fa su proposte programmatiche
finalizzate ad amministrare il paese da parte di
chi vuole proporsi per amministrare il paese,
sia nella piena correttezza reciproca tra i
proponenti contendenti, che nei confronti del
popolo”.
Strano modo di reagire alle domande di cittadini
che intendono partecipare alla campagna
elettorale in prima persona, esercitando il
proprio sacrosanto diritto di proposta e di
critica ed esigendo risposte convincenti alle
proprie domande: quella cosa che in democrazia
si chiama appunto partecipazione.
O per esercitare tale diritto bisogna per forza
candidarsi?
L’ex sindaco limita ai pochi mesi o giorni della
campagna elettorale l’unico momento di confronto
politico, riconoscendo come interlocutori solo
gli antagonisti politici delle prossime liste.
Noi parliamo di confronto in assemblee pubbliche
tra possibili candidati e altrettanto possibili
programmi e chiediamo un percorso pubblico e
auspicabilmente partecipato di elaborazione dei
programmi, di proposta delle candidature e di
formazione delle liste che possa poi essere
garanzia di partecipazione anche dopo le
elezioni per tutto il periodo della consiliatura.
Questa richiesta di partecipazione continua ad
essere travisata.
Al di là degli epiteti affibbiatici, è questo
atteggiamento di chiusura e rifiuto del dialogo
che più ci offende come cittadini.
L’ex sindaco si esprime, ce lo permetta, con una
certa arroganza, quando si definisce colui che
“ha ricevuto consenso dal 1975” e per questo,
rifiuta il dibattito e squalifica il giudizio
che noi cittadini riteniamo di poter esprimere
liberamente nei confronti del suo operato.
A noi non sembra di pretendere troppo, pur non
essendo tra “i proponenti contendenti”, ma solo
elettori che vogliono esprimere consapevolmente
la loro opinione, e che sono comunque parte del
“popolo” che Essi “contendenti” dovranno
amministrare. O il tutto si limita a “vincere
un’elezione e poi si vede”?
Quello che appare chiaramente a noi e,
presumiamo, a molti altri cittadini del nostro
paese, è la mancanza di coraggio e volontà di
confrontarsi dei futuri candidati con coloro che
li devono poi votare, è il loro sottrarsi a un
dibattito su idee, programmi e proposte e sul
come realizzarle, è il loro rifiuto di
sottoporsi al giudizio degli elettori, su queste
argomentazioni, e non sull’”appeal” personale.
Non abbiamo alcuna voglia di fare gli
“inquisitori di turno”, ma in questi ultimi due
anni abbiamo avuto purtroppo esperienza, sulla
base dei risultati, di quanto Creta e altri più
recenti protagonisti dello scenario politico
sansalvatorese, a nostro avviso, siano stati
poco affidabili e altrettanto poco coerenti,
soprattutto nella gestione del “problema
inceneritore”.
Sulle tante questioni sollevate dall’ex Sindaco
nel rispondere alle nostre sollecitazioni,
meglio di noi potrebbero rispondere quanti, con
Creta, hanno condiviso tanti anni di “buona”
amministrazione salvo poi sfiduciarlo.
Per quanto ci riguarda, pur essendo pienamente
consapevoli dei nostri limiti e sempre disposti
a confrontarci con chi ne dovrebbe sapere più di
noi ed a imparare da loro, ricordiamo che
l’ignoranza nasce dalla “non conoscenza”, che a
sua volta non scaturisce dalla incapacità a
capire, ma dalla mancanza delle informazioni
necessarie:
• Ė stato pubblicato un qualche bilancio durante
la Sua Amministrazione?
• Sono state mai rese pubbliche, e realmente
“fruibili” le delibere del Consiglio Comunale?
• Spesso, per avere atti del Consiglio o
documenti degli uffici comunali, abbiamo dovuto
richiederli più volte, passare giornate intere a
girare per gli uffici per vedere rispettato un
semplice diritto all’informazione su atti
pubblici, in altri casi fare ore di anticamera
con il risultato di non ottenere comunque nulla.
Il nostro intento è politico, nel senso di
contribuire alla tutela dei beni comuni, e non
partitico, nel senso che non è di parte. Le
nostre critiche sono rivolte all’operato
politico degli ultimi anni, e non alle persone
che di quell’operato sono o sono state artefici.
Ė un nostro diritto, quello di critica politica,
e anche quello di rivendicare spazi di
partecipazione. Per questo motivo continueremo a
porre domande, a chiedere confronti pubblici
pre- e post- elettorali e ad esigere sempre
maggiore trasparenza negli atti amministrativi
invitando tutti i cittadini di San Salvatore a
fare altrettanto.
Leggi anche i
commenti
Cittadini in Movimento – Laboratorio di
cittadinanza attiva
http://transizionesst.blogspot.com
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