Replica di Umberto Di Lorenzo - 02-06-04 - Umberto Di Lorenzo

 

Nota di Giovanni Forgione:

Qualsiasi intervento pervenuto alla e-mail di ViviTelese, si intende inviato per la pubblicazione. Il regolamento trasparente e chiaro di ViviTelese impedisce la pubblicazione di offese personalizzate, oltreché quella di frasi contenenti turpiloquio.

 

I responsabili di turno di ViviTelese che "materialmente" devono pubblicare un intervento, decidono autonomamente, in base alla propria esperienza pregressa (come gestori del sito), di sostituire con delle xxxxxxx quelle che si ritengono offese personalizzate e che non apportano positività nel dialogo sociale e civile.

 

L'autore dell'intervento nel caso ritenga che le xxxxxxx possano alterare la propria espressione, può chiedere la cancellazione dello stesso intervento dall'archivio di ViviTelese.

 

Questa nota si è resa necessaria per evitare che questa piazza virtuale, la più seguita nel Sannio, possa offrire spunti per trasformare in bagarre quello che è il confronto civile e il costruttivo scambio di opinioni.


 

02-06-04 - Umberto Di Lorenzo

Rubo qualche minuto alla cura del mio padiglione auricolare per poter scrivere ancora qualche riga (spero saranno poche). Lo faccio davanti ad un piatto di maccheroni alla carbonara, ma questa è un'altra storia.

Noto che c'è chi (vedi Gianluca Brignola & co.) ritiene il confronto con gli altri inutile, superfluo, o forse semplicemente pericoloso. Ma, per fortuna, ci sono anche persone (vedi Michele Massaro) che un confronto vanno quantomeno a cercarlo. Poi può essere discutibile il modo, ma il tentativo è lodevole. Anche se probabilmente non è stato da quest'ultima categoria letto l'ultimo messaggio che ho scritto.

Dunque,

caro Michele,

il primo appunto che vorrei farti è che mi pare tu non abbia portato avanti né un argumentum ad rem, né tantomeno un argumentum ad hominem, bensì un (permettimi di definirlo così) "xxxx xxxxxx" argumentum ad personam (conosci Schopenhauer? O almeno Aristotele? O Socrate? In caso contrario vai a chiedere qualcosa di loro al tuo amico Alessandro Liverini che, in quanto abile retore, non lo nego, li conoscerà di certo).

Detto questo, caro amico mio, ti voglio svelare un piccolo segreto: io non credo affatto che Alessandro Liverini sia uno xxxxxxx. No, io credo che Alessandro Liverini possa diventare un politicante di razza. Un politicante però! Uno di quelli che riempiono le nostre vacue giornate con xxxxxxx

Io serberei rancore ad Alessandro? Come ho già detto, ai tempi del liceo l'ho appoggiato in più d'un occasione (e riguardo a questo penso che tu possa essermi testimone), finché non mi sono reso conto di non condividere alcune sue scelte, alcune sue prese di posizione e il suo modo di fare in determinate circostanze. Ho forse sbagliato?

E ora dimmi, tu che mi vieni a parlare di umorismo ed ironia, credi davvero che potesse esserci cattiveria o serietà in una frase scritta in romanesco (da me che romano non sono), perdipiù sul blog di un nostro conoscente? Non è forse peggio l'uscita di "quel tale" che viene a scrivere sul mio di blog "VOTA GIOVANNI LIVERINI"? A' Miche'... Ma non è che ti stai un po' arrampicando sugli specchi?

Oltretutto non vedo il motivo per cui tu abbia, criticando me, tirato in ballo tale Lucio Carrozza, che non mi pare di aver mai sostenuto. Io sarei contro l'attivismo dei giovani? Qualcuno di voi che si considera attivista si ricorda di Mumia Abu-Jamal? Quello è attivismo, non il rincorrere degli ideali politici senza avere (o senza voler utilizzare) la capacità di sviluppare un pensiero proprio. Attivismo per rendere Telese una cittadina più vivibile? Ci sono tante maniere per farlo. Ad esempio, sai cos'è l'AMASI (che nel nostro paesino c'è, ma, guarda caso, è dimenticata da tutti)? La politica dovrebbe toccare i giovani solo nella giusta misura, perché un giovane, in quanto tale, ha mille altri modi (oltretutto più prolifici) per impegnarsi nel sociale.

Ah, ti consiglio di andarti a riguardare i giornalini trimestrali degli anni scorsi. A parte i miei disegni, che pubblicavo nonostante una scarsa abilità nell'esprimermi con l'arte figurativa, mi pare che i miei articoli (cruciverba non mi pare di averne mai pubblicati. Se l'ho fatto, non me ne voglia l'anima di Bartezzaghi), almeno per quanto riguarda quelli scritti dai sedici anni in poi, vertessero sulla musica, sullo sport, sul sociale e su quant'altro potesse interessarmi e in quelle poche righe cercavo di esprimere una MIA opinione, che poi come tutte le opinioni può essere condivisibile o meno. E (se questo non lo ricordi vai a cercare tra quelle pagine che a me riportano sempre alla mente dei bei momenti) mi pare anche di aver criticato, a volte anche un po' pesantemente, a volte anche troppo (lo ammetto), chi su quel giornalino (il quale che piaccia o meno è un mezzo di comunicazione) pubblicava sterili dati di fatto e parlava per sentito dire, invece di portare avanti delle argomentazioni valide.

Ti consiglio infine di andarti a rivedere i silloggismi aristotelici (e già che ci sei anche un po' di Latino). In ogni caso io, poiché non sono uno che predica bene (?) e razzola male, non ho né augurato né tantomeno profetizzato a Giovanni Liverini la sconfitta alle prossime elezioni. Ho voluto criticare la lettera di Alessandro, e nelle mie successive considerazioni un argomentum ad hominem l'ho portato avanti io. Che, anche in questo caso, può essere condivisibile o meno.

Non hai idea di quanto sarei felice di poter ammettere di essermi sbagliato vedendo il Liceo Scientifico di Telese funzionare a meraviglia grazie ad Alessandro, o vedere i giovani della lista Liverini creare qualcosa di veramente positivo. Mi farei carico senza alcun problema del mio errore e, ripeto, ne sarei molto felice. Ma sinceramente non mi vedrai mai tessere un elogio a chi ha scritto una lettera piena di frasi fatte che risulta essere demagogia allo stato puro, o ha agito in modo che IO (tengo a sottolineare la soggettività della mia opinione) ritengo sbagliato.

Sì, sarò pure un rompiscatole d'eccellenza, ma il mio punto di vista è il più vero (non reale, VERO; non vorrei essere frainteso su questo) che ci possa essere. E me ne frego di essermi procurato vari nemici a Telese per essermi schierato dalla parte di persone che porto nel cuore che hanno avuto il coraggio di dire in faccia alla gente che tu consideri attivista come la pensavano, senza nascondere dietro ad una maschera le proprie opinioni, o che hanno, seppur talvolta esagerando, messo le cose in chiaro con chi si era comportato nei loro confronti in modo a dir poco scorretto.

O dovrei forse prendermela a male perché una persona con la quale ho frequentato quattro anni di liceo, con la quale ho affrontato innumerevoli preparazioni di compiti di matematica, con la quale ho portato avanti disastri musicali, stasera mi ha snobbato, arrivando quasi a minacciarmi, soltanto perché avevo esposto delle opinioni, da lui non condivise, su un suo amico?

Fai un po' tu...

Le ultime parole le spendo per chi ha preferito, per un motivo o per un altro, non rispondere a quanto da me scritto. E mi esprimo ancora una volta, non me ne vogliate, con quel Latino tanto odiato ai tempi delle lezioni del prof. Piazza (uno di quegli insegnanti con cui tutti dovrebbero avere a che fare. E penso di poterlo dire io che ho avuto la fortuna di conoscerlo anche all'esterno delle mura scolastiche), ma che ho rivalutato negli ultimi mesi: Omnis animi voluptas, omnisque alacritas in eo sita est, quod quis habeat, quibuscum conferens se, possit magnifice sentire de seipso (conoscete Hobbes? In caso contrario chiedete anche di lui ad Alessandro. Sono sicuro che lo conoscerà, dal momento che ha saputo dare sfoggio della sua cultura anche sulle pagine di un giornalino scolastico).

Detto questo vi saluto, poiché le dispense sul metodo del simplesso sono ancora lì che mi aspettano. Per scrivere queste righe rubo del tempo allo studio, al sonno e, come ho già detto, alla cura del mio smisurato padiglione auricolare, ma sono contento di farlo. E lo sarò sempre. Uno dei pochi difetti che non ho è l'incapacità di mettermi in discussione.

Pace e amore, auguro ai giovani della lista Liverini che possano farmi ricredere.

Umberto Di Lorenzo

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it