Rispondo, mio malgrado - 01-06-04 - Michele Massaro

 

 

E' con grande imbarazzo e dispiacere che mi trovo a rispondere ad un amico che mi sta molto a cuore, a cui voglio molto bene, e che sicuramente saprà prendere la mia critica con un pizzico di umorismo. Tra l'altro, è quello che anche io ho fatto quando mi sono sentito chiamare, attenzione prego, triste e squallido.

Uànema!!!

Caro Umberto, amico xxxxxxx, mi fa molto piacere sentire il tuo parere sulla situazione politica telesina. Senza dubbio, il fatto che vivi a Roma da settembre (e che sei venuto da queste parti solo a Natale e a Pasqua, forse un paio di giorni anche alla Befana) e soprattutto che sei residente ed elettore in SOLOPACA, ti aiuta nell'esposizione del concetto, che mi è piaciuto soprattutto per la risata iniziale, ma che tocca il punto di massimo splendore con il "Pace" finale.

Caro Umberto, amico xxxxxxx, è dai tempi del liceo che porti rancore nei confronti di Alessandro Liverini. Mi sembra un buon motivo per prendersela anche col padre; anzi mi è piaciuta molto quella tua dedica trovata in giro per il web che diceva "Giovanni Liverini quando lo vai a piglià 'nder BIP?!". Non so da quale canzone di De Andrè l'hai tratta, fatto sta che ti chiedo di perdonare Alessandro perchè è stato così triste e squallido da scrivere un discorso in lingua madre senza una dedica finale alla lista avversaria tipo "Jettàt'v a mmare" o roba del genere.

Caro Umberto, amico xxxxxxx, sono d'accordissimo sul fatto che quella schiera di giovani tristi e squallidi comprometta le elezioni telesine. Dai ci pensi? Chi può mai votare una lista appoggiata da giovani che fino alle cinque di mattina appendono manifesti di propaganda elettorale e che il pomeriggio si impegnano pseudo-politicamente invece di frequentare, come ricorda Lucio Carrozza, qualche locale in una vasta scelta tra ristoranti, pizzerie, pub, disco-pub, bar e negozi di ogni genere, per piacevoli momenti di relax e di shopping? Che tristezza, che squallore.

Caro Umberto, amico xxxxxxx, fai bene a parlare proprio tu, che per il giornalino trimestrale del liceo scientifico pubblicavi i cruciverba, i rebus e facevi degli splendidi disegnini a fine pagina assieme al mitico Luigi Pallettone, mentre lo squallido e triste Liverini si occupava di questioni culturali e politiche, a volte  addirittura permettendosi di recensire qualche buon libro.

Caro amico xxxxxxx, immagino che ti prenderà un colpo quando saprai che le tue supposizioni (...Spero per la lista Liverini che i ragazzi che vi appartengono non siano così tristi e squallidi...) si rivelano esatte, perchè quel documento lo abbiamo discusso e approvato tutti quanti. Se il sillogismo aristotelico non mi inganna nel ragionamento, avendo appreso che siamo una banda di persone tristi e squallide e dicendo "mi spiace per Giovanni Liverini, ma lo vedo davvero male a queste elezioni" sei arrivato alla profetica quanto mistica conclusione  che il vento delle elezioni non volgerà dalla nostra parte. Sono altresì dispiaciuto che la tua permanenza a Roma ti abbia impedito di partecipare ai comizi del tanto agognato Liverini, e suona quasi strano che la piazza, in quelle occasioni, sia sempre stata riempita da persone che, sfortunatamente, caro Umberto dal profilo accattivante, non la pensano esattamente come te. A questo punto, se la saggezza degli antichi non può sbagliare,"Vox Populi Vox Dei", la mia saggezza non può essere meno infallibile."Vox Tua Vox Nemo".

Ho appena riletto la famigerata lettera. Hai proprio ragione, quel cumulo di frasi fatte e argomentazioni inutili hanno stufato anche me. Quasi quasi adesso per ricrearmi mi vado a fare uno di quei bellissimi cruciverba che pubblicavi sul giornalino. Lo sai che la 17 orizzontale ancora non l'ho capita?

Un saluto, un abbraccio e un augurio,torno alla mia vita triste e squallida.

Michele Massaro
 


 

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