Lettera al Sindaco Gennaro Capasso - 23-07-04 - Giuseppe Esposito |
Caro Sindaco,
oppure, caro Gennaro, confidenzialmente, se me lo permetti, visto che siamo coetanei e siamo stati anche compagni di scuola: premesso che il sottoscritto riconosce il massimo rispetto per la carica istituzionale che rivesti, (anche se non ho votato per te, sei anche il MIO Sindaco) ho letto con interesse le note di Giovanni Forgione relative al vostro incontro.
Ho analizzato alcuni punti e, sperando di non essere frainteso e proponendola così, come una chiacchierata tra amici, farò qualche considerazione, tramite il sito che, come sempre, è il mezzo più comodo per raggiungerti, perché fortunatamente sono obbligato dal lavoro a stare chiuso dentro dalle 7.00 alle 21.00 e proprio non ce l’ho il tempo di venire al Municipio, come tu non avrai sicuramente il tempo, dati i tuoi impegni, di passare in tipografia. Conoscendoti, direi che proprio non ti si addicono dei modelli comportamentali propri di altri personaggi.
Scusa Gennaro, ma se io fossi stato Sindaco (non ne ho le capacità di sicuro), e mi avessero “punzecchiato” pubblicamente, e anche con toni accesi qualche volta, mi sarei dato da fare per capire se effettivamente c’è qualcosa di reale in queste proteste o sono tutti attacchi gratuiti, così giusto pe’ fa casino e anche per dare spiegazioni, discutendone apertamente, e personalmente, senza interposte persone.
Se io, che sono un TUO cittadino, mi lamento (legittimamente non credi ?) perché la pista ciclabile non è ciclabile, perché si paga (pagava) un ingresso alle Terme che avrebbe dovuto essere gratuito da tempo, perché ho qualche dubbio che la raccolta differenziata così com’è non funzioni (oltretutto si dice che sia anche aumentata la bolletta), perché nel palazzotto dello sport c’è una discarica, perché se faccio un giro di lago devo fare la doccia per togliere la polvere ecc.ecc., tu, in qualità di MIO Sindaco, hai il diritto di replicare, ma soprattutto il DOVERE di informarci su come stanno effettivamente le cose, e se io merito una smentita, benvenga!!!
Ma se per parlare con te dobbiamo venire al Municipio (dove non ci vede e sente nessuno?), già si sente nell’aria odore di feudalesimo. I piedistalli non servono se si VUOLE il dialogo. E poi, a che serve trincerarsi dietro un “non parlo più”, o “non aprirò più quel sito”.? Se le proposte sono serie e con tanto di motivazioni, sicuramente saranno apprezzate e recepite, non credi? Anche con le inevitabili discussioni!
Che significa “non posso considerare ViviTelese perchè ecc. ecc.”? anch’io dovrei sentirmi offeso per non essere considerato dal MIO Sindaco, o no? Certo, il timore di essere bersagliato in continuo anche per la più piccola delle stupidaggini è legittimo, ma questo fa parte del tuo ruolo di Sindaco. Ci sono quelli che “rompono” e quelli che se ne stanno buoni buoni. Dovresti “considerarli” tutti.
Non si può chiudere la porta in faccia a 1300 persone che visitano ViviTelese ogni giorno con un semplice “mi sono offeso”. Tu dirai: ma perché devo fare io il primo passo? Ti rispondo: proprio perché rappresenti anche quel 50% di popolo che non ti ha votato, e a cui devi dimostrare di non essere continuativo negli aspetti “non buoni” della passata amministrazione, (ti ricordi cosa hai detto da un palco?: Esposito dovrà chiedere scusa quando gli dimostrerò ecc. ecc.)
La disponibilità di questo sito al dialogo è nota a tutti; quindi un passo già è stato fatto. Io sarei felice di chiederti scusa per averti definito “uomo di facciata”, ma finora….
Sempre affettuosamente e sperando in un contatto aperto… Giuseppe Esposito .
Per intervenire: invia@vivitelese.it
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