intervento riferito a: Castelvolturno, un cancello chiude un'oasi

 

 

6 gennaio 2005
Cancello a Castelvolturno, azione giudiziaria
Stefano Montone

 

 

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE

FIUME VOLTURNO ONLUS

CASTELVOLTURNO – ENTRO FINE MESE PARTIRA’ L’AZIONE GIUDIZIARIA CONTRO IL CANCELLO DEI VARICONI.

“Siamo profondamente rammaricati dal fatto che il Comune di Castel Volturno non ci abbia preventivamente interpellato sulla questione del cancello” Sono le parole di Stefano Montone presidente dell’Associazione ambientalista Onlus Fiume Volturno.

“la nostra associazione, dati alla mano, si è dimostrata la più fattiva in Campania in materia di tutela dell’ambiente. Non riusciamo a capire perché non è stato chiesto il nostro parere, perché siamo stati tenuti fuori. Orbene al pari delle altre associazioni ambientaliste coinvolte rivendichiamo il sacrosanto diritto di accedere liberamente nell’area dei Variconi per svolgere le nostre indagini di carattere scientifico e naturalistico. Probabilmente la nostra colpa è stata quella di non essere impelagati nella politica, di fare dell’ambientalismo vero e non a fini propagandistici.

Aspettiamo dunque un riscontro veloce concreto da parte del Comune di Castel Volturno, in mancanza procederemo legalmente al fine di far rimuovere il cancello, lo faremo entro fine mese.

Precludere l’ingresso ad un luogo pubblico non è giusto. Il posto era meta di ambientalisti, pescatori e amanti della natura che ora non possono più ammirare la stupenda oasi.

Se con il cancello si è pensato di tutelare i Variconi, si è scelto il metodo più sbagliato. Il posto va tutelato con una sorveglianza continua e non certo impedendo l’ingresso agli ambientalisti.

Noi dell’associazione Fiume Volturno ci siamo sempre recati sul posto per ricerche naturalistiche, per scattare fotografie,insomma per stare in mezzo alla natura, ora però non possiamo più accedervi.

Sarebbe stato meglio affidare la vigilanza alle numerose guardie volontarie venatorie e ambientali appartenenti alle tante associazioni presenti sul territorio, invece si è scelto il metodo peggiore. Praticamente è stato come dire che siccome ci sono i ladri, nessuno esca di sera.”

 

    

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