Intervento riferito a: Risposta a: "Io sono comunista perché..."

 

26 agosto 2004
Anticomunisti e antifascisti
Ezio Esposito

 

 

NON RIGUARDAVA SANDRO FORLANI

MA GLI ANTICOMUNISTI (e ANTIFASCISTI) DEL GIORNO DOPO.

La pagina che ho mandato su ViviTelese, sito sempre più indispensabile alla nostra Comunità, dal titolo "Risposta a: io sono comunista perchè..." è stata tratta dal libro "La Vera Guerra" di Richard Nixon, edito in Italia nel 1980 by Editoriale Corno

Nel mio piccolo, fino alla caduta del muro di Berlino e il conseguente disfacimento dell'URSS, sono stato anticomunista convinto e attivo perché il comunismo incarnava valori antitetici ai miei e non a caso mi ero collocato nell'estrema destra parlamentare rautiana.

Oggi, voglio dirlo con tutta la carica di anarchico radicale di destra, dichiararsi ancora anticomunisti (o antifascisti) significa essere,consapevolmente o non, collusi, nel nostro infelice Sud, con la peggiore borghesia massonica parassitaria che, dall'Unità d'Italia in poi si è appropriata del potere economico-politico campano, la quale dopo la caduta delle ideologie e l'affermarsi del peggiore nichilismo ha prepiziato l'ascesa al potere, anche locale, dei propri vassalli più servizievoli.

Vorrei capire in base a quali principi democratici una congrega di "anti" lavora affinché un gruppo di potere si perpetui per ripetute legislature impedendo, così, qualsiasi alternanza.

Questi "anti" hanno paura di Rifondazione Comunista o di...Sandro Forlani?

Questi acritici "anti" voglio scandalizzarli: a me Bertinotti piace. Come si diceva una volta: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. In quanto ai ragazzi telesini di Rifondazione ce n'è, fra loro, alcuni splendidi, da 110 e lode, e mi dispiace che non militino nel mio partito.

 

    

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