Non bisogna essere dotati di particolare acume
per rendersi conto che ViviTelese, già
abbondantemente apprezzato da tanti e con pari
intensità vituperato da chi ne sottolinea solo
spirito critico, ha un merito indiscutibile: è
riuscito a porsi come foglio bianco su cui chi
lo desideri possa scrivere il proprio pensiero.
Questo favorisce senza dubbio la circolazione
delle idee, condivisibili o meno che siano,
facilita la conoscenza tra soggetti che,
altrimenti, nel corso di una vita, avrebbero al
massimo acquisito tra loro una semplice
riconoscibilità fisionomica. Aiuta, insomma,
quel processo di socializzazione che una
comunità come la nostra dovrebbe coltivare con
grande cura per il raggiungimento di sempre
migliore livello di vivibilità.
Accade così che riesci a scoprire che
Giovanni Malgieri, ormai nostro concittadino
da circa un ventennio, del quale hai avuto solo
notizia in relazione ad accadimenti clinici
(tuoi o di conoscenti), è certamente persona con
cui condividere, se ne hai indole e voglia,
impegno civile.
Scopri, attraverso Gino Di Vico,
“differenze” a cui forse non avevi in precedenza
prestato sufficiente attenzione. Ed a questo
proposito devo dire che, certamente per miei
limiti, alcune puntualizzazioni mi sono
sfuggite. Premesso che non discuto la
legittimazione di chicchessia a “non essere
stato d’accordo…”, premesso altresì che
condivido pienamente, non foss’altro che per
essere iscritto nell’elenco dei saggi, che “o è
bianco o è nero”, mi è sfuggito il passaggio
relativo al “non essersi riconosciuto non tanto
nel progetto ma nei progettisti”.
L’affermazione mi è sembrata alquanto forte
perché rischia di insinuare dubbi su persone,
lasciando al lettore l’arbitrio
dell’interpretazione o, peggio, dell’illazione.
Poiché, come dicevo, condivido che “o è bianco o
è nero”, mi piacerebbe capire dov’è la macchia
“nei progettisti”. Personalmente non ho avanzato
ipotesi per connaturato rifiuto a spiegare
l’altrui pensiero. Ritengo però che una riserva
così formulata, ove sciolta, aiuterebbe a
perfezionare il progetto, che in fondo ha
trovato consenso.
In
una famosa lettera ai Vescovi d’Italia Sua
Santità ricordava che “si cresce tutti se si
cresce insieme” (fu sulla base di questo
ammonimento che una quindicina di anni fa alcuni
proposero per Telese il movimento “Crescere
insieme” – e forse anche in quella occasione
prevalse la preclusione verso qualche
“progettista” maculato!). Discuterne, chiarirsi,
trovare soluzioni aiuterebbe certo a crescere
insieme con maggiore consapevolezza.
Intanto grazie a ViviTelese che ci offre questa
opportunità; … e se domani, e sottolineo se …
Telese Terme, 17 settembre 2004 ore 19,20
Alessandro Falconieri |