Caro Ilario,
ho
letto il tuo intervento del 30 agosto 2004 su
ViviTelese, apprezzandone il senso civico di
persona matura e saggia. Ed è proprio quel senso
civico che a Telese bisogna recuperare, quale
precondizione per riportare la politica locale
in un ambito di normalità.
In
un ambito ove le forze politiche si aggregano
secondo una visione socio-economico-culturale
che li rende affini e conseguentemente vanno,
quindi, a misurarsi e a scontrarsi
periodicamente negli appuntamenti elettorali.
Il
tentativo politico di trasversalità, che in me
esprimeva la sintesi non priva di
responsabilità, è evidente che ha trovato, nei
“puristi” o in quelli che “non amano sporcarsi
le mani”, facili argomenti di critica e di
distacco dal progetto politico proposto.
Sul conto di costoro, pur senza voler dare
giudizi, credo che pesa una grave responsabilità
nei confronti di una comunità che voleva
finalmente voltar pagina, perché stanca e
afflitta da soprusi e da angherie. Per di più,
io credo che tutti i candidati della mia lista
meritino un plauso ed un riconoscimento
incondizionati e senza riserve.
Essi hanno dimostrato di avere la capacità
rivoluzionaria di sfondare gli steccati
ideologici (purtroppo ancora esistenti),
sospinti da un pathos e da una forte idealità di
ripristinare nella propria comunità le regole di
una convivenza rispettosa e serena, ispirata a
irrinunciabili principi che mettono al centro
delle cose la persona con i propri bisogni ed i
propri disagi. E ci si è uniti intorno a queste
idee, pur nelle diversità politiche.
E
non meritano forse rispetto e stima tanto quelli
dell’area della sinistra, quanto quelli
dell’area di destra che vicendevolmente hanno
dovuto ed hanno saputo convivere, spesso
sacrificando un po’ del proprio credo politico
per pervenire ad un risultato condiviso e utile
alla comunità?
La
risposta al riguardo credo che sia univoca ed è
stata data dall’entusiasmo della gente e dal
forte consenso elettorale ottenuti. Credo che
nonostante l’esito numerico sfavorevole, noi
abbiamo vinto una battaglia sia prima delle
elezioni sia dopo le elezioni.
Prima delle elezioni, perché abbiamo avuto la
straordinaria capacità di sancire un’alleanza
tra persone che amano le sfide e guardano al
futuro con ottimismo. Un futuro nel quale
abbiamo creduto e crediamo sia possibile
affermare una nuova visione del governo del
nostro paese, in grado di perseguire l’equità
sociale e di innalzare la qualità della vita di
tutti i cittadini.
Non un governo, quindi, che guarda solo agli
interessi di gruppi corporativi, ma un governo
amico di tutti, che sia in grado di farsi carico
anche delle esigenze dei più deboli. Dopo le
elezioni, perché abbiamo riscontrato che
l’entusiasmo che ci ha accompagnato durante la
campagna elettorale non è venuto meno ora.
Sarà anche presuntuoso ma sembra, anche adesso a
distanza di mesi, di aver vinto. I 2008 nostri
elettori non ci hanno abbandonato. Abbiamo
acceso una speranza nel cuore della gente.
Abbiamo dato vigore e stimoli alla passione
civica e politica di tanti che vivevano nella
rassegnazione di un destino immodificabile.
Abbiamo catturato l’attenzione e l’interesse di
molti giovani della nostra comunità. Credo, in
sintesi, che abbiamo messo in moto un circuito
virtuoso e autentico, che avrà un peso decisivo
nei processi di cambiamento per il nostro paese.
E
purtroppo siamo stati visti con sospetto anche
da molti altri, che, forse, per difendere
qualche piccolo interesse personale o per
irragionevoli rancori, non hanno condiviso il
progetto politico avendo ravvisato in esso una
odiosa, inaccettabile incoerenza politica, da
sanzionare dando il proprio consenso alla lista
antagonista.
Ma
tant’è; anche questo conta in politica.
Approfitto di questa occasione per ringraziare
tutti i candidati della mia lista. Esprimo loro
tutta la mia stima, la mia amicizia, il mio
affetto. Ognuno di loro ha dato il meglio di sé:
correttezza, onestà, lealtà, determinazione,
convinzione, competenza, sentimenti di profondo
amore per Telese.
Spero che tutti rimarranno affascinati da questa
esperienza, nell’auspicio di restare uniti anche
nel futuro. Ma se non dovesse essere così, se
qualcuno riterrà più giusto allontanarsi da
questa strada che insieme abbiamo tracciato, mi
auguro che, quantomeno, questa significativa ed
esaltante avventura, per le belle cose prodotte,
non venga dimenticata come un qualcosa che è
accaduto per caso.
Spero, al contrario, che essa sia entrata a far
parte del nostro patrimonio ideale ed etico, di
cui sentirsi fieri ed orgogliosi. Credo,
peraltro, che questa esperienza ci ha reso, più
forti e più combattivi per contrastare e per
opporci a tutte le arroganze e a tutte le
violenze da qualunque parte esse possano
profilarsi.
Ora, quindi, è tempo di guardare concretamente
alle cose da fare. Io e gli altri amici eletti
nel gruppo di minoranza siamo convinti che ci
aspetta un duro lavoro di opposizione.
Preferiremmo un dialogo costruttivo con la
maggioranza. Purtroppo i segnali che arrivano
vanno in tutt’altra direzione. Vengono
calpestati i pur minimi diritti della minoranza.
Ci
sembra che la maggioranza voglia interpretare il
proprio ruolo in senso privatistico,
considerando la minoranza come un gruppo di
persone fastidiose e pretestuose, sempre pronte
ad intralciare i loro piani ed i loro programmi.
Ebbene, anche se appare banale, credo che non
possa sfuggire il fatto che la rappresentanza
politica è di pari dignità per tutti i
consiglieri.
Cambiano solo le funzioni: c’è chi decide; c’è
chi controlla. Voler annullare quest’ultima
funzione perché si ha la maggioranza, credo
proprio che non rientri tra i principi
democratici del nostro ordinamento giuridico. La
volontà della maggioranza determinerà il nostro
tipo di opposizione.
Se
essa deciderà che sia giusto che ai processi di
sviluppo e di cambiamento partecipi in maniera
attiva, propositiva e concordata anche la metà
dei cittadini che noi rappresentiamo, diciamo
fin d’ora che siamo pronti a misurarci ed a
condividere le scelte importanti per Telese.
Se
essa, invece, deciderà che le scelte per il
futuro della nostra cittadina riguardano solo
chi ha vinto e pertanto le decisioni ci verranno
notificate in consiglio comunale con una
maggioranza di tipo bulgaro, allora è evidente
che il nostro agire sarà improntato
necessariamente ad altri criteri. In noi, c’è la
chiarezza delle idee, la competenza, la
caparbietà e la forza per condurre una
opposizione seria, responsabile e nell’interesse
dei cittadini, fino a quando questa maggioranza
eserciterà il proprio mandato.
Non so se sia vera la notizia, giuntami da
qualche giorno, che prima o poi ci stancheremo
ed ognuno di noi abbandonerà il campo. Ciò non
accadrà, perché la nostra vita l’abbiamo
improntata al senso di responsabilità e alla
dignità.
Questi valori li abbiamo sempre difesi e
continueremo a difenderli a qualsiasi prezzo.
Non saranno poi ne i sorrisi ne la strette di
mano a influenzare il nostro atteggiamento
politico.
I
suddetti convenevoli attengono ad un altro
piano. Fanno parte della buona educazione alla
quale sicuramente non ci sottraiamo, perché non
sapremmo fare diversamente stante in noi il
forte radicamento di tali elementari e
fondamentali principi.
Telese Terme 11 settembre 2004
Con affetto
Giovanni Liverini |