Dott. Pucino,
ho appena letto
la tua (vostra) missiva
sul sito ViviTelese, e subito tengo a dirti
(dirvi) che la decisione di disertare i due
convegni “Rivivere Telesia”, organizzati dal
Comune di Telese Terme, è stata condivisa da
tutto il gruppo di maggioranza. Sai, caro dott.
Pucino, la continuità amministrativa di San
Salvatore non ha mai concepito scelte dettate da
semplice protagonismo. Noi, che siamo una
squadra che si impegna, non amiamo fare fuoco e
fiamme per lasciare, poi, solo fumo negli occhi
di chi ci circonda. E, malgrado ciò che scrivi,
il Sindaco Pacelli, non avrebbe mai “schiumato
rabbia” per un affronto, che, se ancora non te
ne sei accorto, non è stato “fatto a me”, ma a
tutti noi, in maniera alquanto maldestra. A
quanto la ragione comune evidenzia, la miopia
politica di certi personaggi, noti a tutti, è
sempre esistita, indipendentemente da chi
amministrava il paese.
A dispetto di
quanto vuoi insinuare, inoltre, il compianto
Preside ha sempre fatto, insegnato e condiviso
una politica fondata sul rispetto, della
comunità come delle diverse rappresentanze,
degli alleati come degli avversari, delle
persone come degli sciacalli politici. Quindi,
(o forse con te devo usare ergo?!) il
Sindaco Pacelli (che tu non hai conosciuto
affatto né come politico né come amministratore
della cosa pubblica, ma hai incontrato,
probabilmente, su tue espresse richieste come i
tanti cittadini facevano e, certamente, non per
problematiche di interesse pubblico, non essendo
tu mai stato consigliere comunale), avrebbe
agito esattamente in modo identico. Dopo
venticinque anni di stretta collaborazione posso
garantirti che ha sempre scelto lui i modi, i
tempi e i luoghi dei suoi interventi e non ha
mai lasciato ad altri questo compito.
Di Pacelli, caro
dottor Pucino, sono orgoglioso di essere stato
allievo, perché nella sua personalità ho trovato
e riconosciuto valori e comportamenti che vanno
dalla democrazia all’onestà nell’amministrare,
dalle mani pulite all’essere sempre al servizio
dei propri cittadini e a difesa del proprio
territorio. La mia amministrazione lavora
basandosi sulla continuità di questi valori, e
“rinnovando” attraverso azioni politiche che
riusciamo giornalmente a produrre. Azioni
modulate secondo leggi in continua evoluzione,
essendo di Forza Italia dovresti saperlo meglio
di me, nonché in funzione dei diversi
interlocutori. Bisogna continuamente adeguarsi
ai tempi che cambiano velocemente, e i paragoni
poi, sono proprio fuori luogo. Nessuno a mia
memoria ci ha mai relegato in un cantuccio, come
tu (voi) dici (dite), e questo gli
amministratori di Telese, specialmente quelli
che fanno parte del Consorzio idrotermale, lo
sanno benissimo. Non so se ti sei accorto
dell’ampio spazio dedicato da “Il Sannio” e “Il
Mattino alle vicende del nuovo statuto
consortile.
Premesso questo
vorrei chiarire alcune questioni relative alla
tua (vostra?!) divertente esposizione.
Punto primo:
nella lettera aperta, o manifestino (come tu lo
definisci), non c’è nessuna prima progenitura
rivendicata. L’intento era, ed è, rendere noto,
alla comunità e anche a chi fa finta di
ignorarlo che, progetti concreti esistevano già,
e, per la loro importanza, avrebbero potuto
essere considerati nella misura appropriata
invece che volutamente dimenticati da chi vuole
solo dare sfoggio di un prestigio personale.
Dare, insomma, a Cesare quel che è di Cesare
(giusto per non essere frainteso da chi si
appiglia a inconcludenti ambiguità lessicali,
Cesare non sono io, ma è la storia di Telesia).
Punto secondo:
sempre per non essere frainteso dai più o pochi…
il mio intervento non è stato fatto per
“personalismo esasperato” ( a dire il vero
questa è un’inclinazione estranea al mio
carattere). Caro Pucino, si anche tu caro
(ironia o semplice educazione scegli tu), sono
stato eletto come Sindaco di San Salvatore, non
impugno alcuno scettro, rappresento un popolo e
ricopro una carica istituzionale. Quindi per
logica elementare, se puoi appellarti al fatto
che non tutta la popolazione è d’accordo con me,
non puoi tralasciare così grossolanamente che
lì, sul manifesto, è l’Istituzione Comune che
parla, non la persona.
E poi, non è per
il “semplice uditore” che il Comune si indigna,
ma per la miopia politica (intesa come governo
della res pubblica, non come machiavellico
progetto) di un’azione che “non distingue” le
possibilità di collaborazione e condivisione di
idee, che il governo passato a te tanto caro ha
sostenuto e approvato, dalla corsa univoca verso
un obiettivo che si rivelerà presto effimero.
Punto terzo: tu
dici che, in quella occasione, avrei dovuto
dimostrare le capacità di rappresentanza che mi
sono richieste dal ruolo che, ti preciso, non
ho, nel senso di possedere, ma semplicemente
ricopro! Sai Pucino, anzi no, non lo sai: la
rappresentanza di un popolo non è mai passiva,
non è mai solo presenza, ma è sempre azione,
costruttiva, propositiva e ragionata (non
calcolata). E questo non si fa creando rumore in
una conferenza avviata, ma chiarendo
pubblicamente, perché di Istituzioni parliamo, e
ragionevolmente le ragioni che obbligano a
mancare all’evento organizzato.
Punto quarto:
l’occasione, come tu la descrivi, non “era
quanto di meglio” un “ vero politico “ si
sarebbe augurato. Ho sempre lavorato per la
gente di San Salvatore e, per usare una tua
espressione, “chi se ne frega” di “chiarire,
davanti ad una platea qualificata, le ragioni
del malcontento”. La non curanza è stata fatta
non verso di me, ma verso un’eredità comune. Il
malcontento non è personale, ma allargato alla
comunità, e poi, i pugni sul tavolo li sbattono
i bambini viziati: i veri politici parlano,
coinvolgono e rivendicano con la concretezza e
l’adeguatezza i diritti e i valori che
difendono.
Certo, caro
dottore, organizzare convegni, seminari e quanto
altro per promuovere e valorizzare i nostri
tesori e i nostri territori, spetta a me, ma se
mi consenti (consentite) spetta anche al gruppo
di maggioranza e a quanti ne possono avere
condivisione anche se appartenenti al gruppo di
minoranza.
I tempi e i modi
da me, o meglio, da noi auspicati nel corpo
della lettera aperta, apprezzata moltissimo e a
viva voce dal popolo sansalvatorese, non li hai
(avete) colti, o forse non avete voluto farlo.
Mi spiego: la parte in cui affermo che ”……In
loco, inoltre, verrà promosso, attraverso
svariate iniziative, il sito archeologico, una
volta reso fruibile e visitabile…..”
significa che prima di organizzare convegni,
manifestazioni è necessario costruire: la mia
amministrazione promuove solo la concretezza!
Questi, a nostro
avviso, sono infatti i momenti giusti per
promuovere e valorizzare il nostro territorio, e
non mi riferisco solo al sito archeologico.
La strategia
adottata da me e dal gruppo di maggioranza, che
ho l’onore di guidare, doveva servire, in questa
circostanza, ed è servita ad evitare di subire
un altro scippo come quello subito nel 1953,
quando furono decretati confini e quote delle
Terme tra i due comuni, in un consorzio coatto
nella misura del 71% per Telese e il 29% per San
Salvatore.
Il nuovo stato
dei luoghi, così come le quote, nell’ambito del
complesso idrotermale e, considerando quello
ricadente nel territorio di San Salvatore
Telesino, vanno sicuramente rivisti. Questo
discorso presto sarà avviato nei modi e nei
luoghi idonei e competenti.
Dottore Pucino,
una cosa non è chiara nella tua (vostra)
missiva: tu (voi) da che parte stai (state)?
Stai (state) a’ccà o a’llà? Di chi sei (siete)
paladino?
Io e la mia
maggioranza, come la stragrande maggioranza dei
cittadini di San Salvatore Telesino, stamm’
a’ccà e non siamo assolutamente disponibili ad
ulteriori scippi, ci basta quello del 1953!
Colgo l’occasione
per farti gli auguri per la carica che ho
scoperto che tu ricopri: Coordinatore di Forza
Italia di San Salvatore Telesino. A proposito:
da quando? Chi ti ha nominato? Come sei stato
eletto?
Tutti gli altri
partiti o movimenti, di destra, di sinistra o di
centro, hanno realizzato comunicati stampa,
affisso manifesti, inviato le decisioni delle
loro assemblee agli altri partiti e pure al
Sindaco. Tu, o devo supporre Forza Italia no! Ti
auguro comunque di portare il tuo partito dai
circa 650 voti di quest’anno, ai voti delle
politiche del 2001, quando Forza Italia, con la
bella faccia di Berlusconi su tutti i manifesti
affissi per tutto il territorio nazionale,
superò la soglia dei 1200 voti a San Salvatore.
Ricordo che tu, nella primavera successiva
offristi, questo valore aggiunto ad un altro
candidato Sindaco che purtroppo non aveva lo
stesso faccione di Berlusconi.
Vuoi vedere che
sotto sotto il buon dottore Pucino ha iniziato
con questa sua missiva la sua campagna
elettorale come aspirante candidato Sindaco in
cerca di consensi e del ricambio del valore
aggiunto dato nel 2002 da chi l’ha allora
ricevuto? Sarà una campagna elettorale
bellissima e vincente. Per chi? Indovina (te) un
po’!
Pleonasticamente
aggiungo: i ringraziamenti nascono dalla
cortesia e dall’umiltà di riconoscere il valore
aggiunto e l’impegno delle persone a cui sono
diretti, per cui non sono né la totalità dei
miei interventi, né interminabili, né inutili e
né insignificanti.
Con la stima di
sempre, che resta comunque immutata,
distintamente, e lo sottolineo, ti saluto.
Il tuo
pleonastico (e solo secondo te/voi) Sindaco
Giuseppe Creta
Lì, 24 ottobre
2006
|