Intervento riferito a: Importante consiglio comunale

 

 

19 marzo 2006
S.Salvatore, la verità viene a galla
Fabio M. Romano  -  segnalazione di Stefano Avitabile

 

 

Gruppo politico NUOVI ORIZZONTI


Comunicato stampa

   

 

Chiamato in causa come autore di "inciuci" ed altri "misfatti" politici (vedi "Minerva", n.3, marzo 2006), mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni.

Nel corso della passata campagna elettorale, il candidato a sindaco della lista "Un Nuovo Giorno per S. Salvatore", lanciando specifiche accuse agli altri due antagonisti, a torto ritenuti alla guida di due liste di partito, sosteneva di non rappresentare alcun partito politico e di guidare una coalizione c.d. civica.

La verità, però, viene sempre a galla.

 

Gli ultimi avvenimenti amministrativi e le esternazioni di Emilio Bove sul periodico "Minerva", hanno dimostrato che l'antico detto "chi predica bene razzola male" è sempre valido ed attuale. Alla prima occasione opportuna, infatti, il dottore Bove ha subito dichiarato la propria appartenenza ad un partito politico.

 

Una considerazione preliminare: secondo l'articolo di "Minerva", Fabio Romano, presentando la sua candidatura alla Comunità Montana, avrebbe fatto venir meno l'unione e la coesione dell'attività politica svolta dai rappresentanti sansalvatoresi in contesti " che travalicano i confini del proprio territorio". Strano modo d'intendere la politica: seguendo questo ragionamento, qualora un nostro concittadino fosse eletto in assemble più grandi, extraterritoriali, tutti noi (sansalvatoresi) dovremmo appoggiarlo incondizionatamente, quasi per amor di patria... Un proposito nobile, ma illogico e difficilmente praticabile nella realtà. Comunque, se "la politica seria" è questa, pena "la credibilità e la reputazione di un intero paese" (addirittura!), ci aspettiamo che l' estensore dell'articolo dia il buon esempio e cominci a praticare quello che scrive, dando un appoggio incondizionato, "a prescindere" direbbe Totò, alle iniziative di ogni concittadino, anche avversario politico, che per ventura (facciamo un esempio casuale) si trovasse a sedere nel Consiglio provinciale: è di San Salvatore? Sì? Dunque, bisogna essere "coesi" con lui, tutto quello che fa va bene...

    E adesso veniamo ai fatti contestati e a quanto è accaduto realmente in Consiglio Comunale. .'

 

. Il capogruppo di "Nuovi Orizzonti", prima di procedere alle votazioni per la A Comunità Montana del Titerno, "nel suo breve intervento", ha chiesto il voto a TUTTI I CONSIGLIERI, di maggioranza e di minoranza.


 

La sua candidatura, come riportato correttamente anche in altri articoli apparsi nei giorni scorsi, era motivata innanzitutto dal principio dell'alternanza, basilare in un regime democratico. Un piccolo (ma importante) passo indietro nel tempo: nel 2002, all'atto dell'insediamento del nuovo Consiglio comunale, il capo-gruppo di "Un Nuovo Giorno per S. Salvatore" ha fatto letteralmente incetta di tutte le commissioni

previste, guardandosi bene dal proporne qualcuna ai consiglieri di "Nuovi Orizzonti". Un comportamento davvero poco democratico: praticamente quasi 700 cittadini di S. Salvatore cancellati dal panorama politico, come se non esistessero...

 

La legge che regola l'elezione dei consiglieri comunali nella comunità montana e soprattutto lo statuto dell'ente, che il dottore Bove dovrebbe ben conoscere per aver rivestito la carica di assessore per circa 4 anni, stabilisce che ogni comune ha diritto a tre consiglieri, di cui due della maggioranza ed uno della minoranza, senza distinzioni di sorta.

Non vi è alcuna norma o regolamento che vieti, in presenza di più gruppi di minoranze consiliari, l'elezione del consigliere appartenente al gruppo con un numero minore di rappresentanti in seno al Consiglio.

 

D'altronde, sempre come prescritto dalla legge in materia, dallo statuto dell'ente montano e come ribadito più volte dai Tribunali Amministrativi Regionali e dal Consiglio di Stato, in occasione della votazione, è stato correttamente adottato il sistema a voto limitato e non quello a voto separato.

 

Il dottore Bove, venendo meno a tutti i buoni propositi manifestati durante la campagna elettorale, si dichiarava esponente della "Margherita" ed invitava tutti i consiglieri comunali a non votare il capo-gruppo di "Nuovi Orizzonti" qualificandolo "uomo di destra"; sosteneva, infine, che l'elezione di quest'ultimo avrebbe alterato gli equilibri in senso all'ente montano amministrato da una maggioranza di centro sinistra. In sostanza, diceva chiaramente di non voler assolutamente lasciare la carica sino ad allora occupata: evidentemente, mettere da parte le aspirazioni e "le scaramucce personali" (come si predica nell'articolo) è un sacrificio che si chiede

sempre... agli altri.                  

                 .

Fabio Romano, sin dalla prima manifestazione della campagna elettorale, ha sempre dichiarato di non rappresentare alcun partito politico e, nel pieno rispetto dei propri elettori e soprattutto dei componenti della propria lista, non ha mai rappresentato le istanze o gli interessi di un partito politico, dichiarandosi sempre come indipendente. La sua elezione è stata determinata anche dal voto di cittadini e dal sostegno di candidati consiglieri che non appartenevano al suo stesso partito e, pertanto, mai poteva (o potrà) occupare posti istituzionali quale rappresentante di una sola specifica parte politica.

 

Di conseguenza, aderire. formalmente ad uno schieramento politico (come ha fatto il consigliere Bove per la "Margherita") significa disattendere la volontà degli elettori, che lo hanno eletto in una lista civica: sarebbe stato più giusto, in seno alla Comunità Montana, dichiararsi "indipendente" - ed è quello che farà Fabio Romano nel rispetto del mandato di tutti i suoi elettori, di destra, di centro e di sinistra.


 

 

Saranno i cittadini di S. Salvatore a giudicare, al termine del mandato elettorale, l'utilità e l'opportunità dell'elezione di Fabio Romano nel Consiglio dell'ente montano, in relazione a quanto sarà capace di fare nell'interesse del proprio paese.

 

Nessuno è autorizzato a fare provocatorie considerazioni sull'immagine di una persona che si occupa di politica sin dall'anno 1995, in tempi in cui era più comodo stare prudentemente seduti dietro la propria scrivania.

Il ns. rendiconto possiamo presentarlo in qualsiasi momento agli elettori e lo

presenteremo con chiarezza e dovizia di particolari al termine del mandato elettorale.

 

Per il momento il "conto" lo deve presentare chi negli enti territoriali ha

rappresentato i partiti politici e non il suo (nostro) paese.

Riteniamo, nel rispetto delle singole posizioni e delle ideologie politiche di ciascuno, che un buon amministratore comunale non debba essere né dI destra, né di sinistra, ma agire nell'esclusivo interesse della nostra comunità.

 

Una considerazione conclusiva, di carattere generale: nessuno dovrebbe avere la presunzione di essere insostituibile, Unicum (come la marca di un noto amaro). Forse occorrerebbe maggiore umiltà, senza pensare che il monopolio dell'intelligenza e della competenza sia legato solo al possesso di una laurea.

 

 

S.Salvatore Telesino, 16 marzo 2006

 

 

 

Fabio M. Romano

Capo gruppo di "Nuovi Orizzonti"

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it