
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Circolo “Vera Lombardi”
Unità di base “Mario Cirillo”
Lettera aperta al Caporedattore
de il Sannio Quotidiano - Valle Telesina
dottor Antonio Vecchiarelli
Egregio dottor Vecchiarelli,
nell’articolo di venerdi 20
u.s. il suo giornale parlava di pressioni
politiche di DS e PRC sul Presidente della
Provincia, Carmine Nardone, al fine di
ostacolare l’acquisto dell’ex mulino “Capasso &
Romano”. I due partiti venivano accomunati a non
meglio identificati personaggi che starebbero
brigando per sottrarre il liceo al comune di
Telese e localizzarlo altrove. Il motivo delle
pressioni è presto detto: DS e PRC
confonderebbero il piano politico-amministrativo
con quello personale-imprenditoriale, poiché il
proprietario dell’ex mulino è l’assessore ai
lavori pubblici del comune di Telese, Giuseppe
D’Occhio.
Ci rendiamo conto di essere cittadini del Paese in cui il
presidente del consiglio dei ministri è
l’incarnazione dell’identità tra interessi
privati e attività legislativa. Questa
degenerazione, lo sappiamo bene, ha
progressivamente prodotto una destrutturazione
del sentire comune, cioè di quel “sentimento
razionale” che una volta si sarebbe chiamato
senso civico. Ma il suo giornale ha compiuto un
ulteriore passaggio: anziché evidenziare
l’anomala posizione dell’assessore D’Occhio –
portatore di reali e notevoli interessi
imprenditoriali – ha preferito muovere un’accusa
di cecità politica a due partiti che, negli
scorsi giorni, hanno semplicemente cercato di
capire quale fosse lo stato dell’arte.
L’accusa che il suo giornale ci muove è molto grave ma,
soprattutto, ingiusta. Le espressioni riportate
nell’articolo di venerdì 20 gennaio fanno
concludere al lettore che, pur di giocare un
brutto tiro a D’Occhio, Democratici di Sinistra
e Rifondazione Comunista sarebbero disposti a
perdere il liceo di Telese. La cosa è a dir poco
incomprensibile, soprattutto da parte di un
giornale così attento alle vicende telesine da
sapere con quanta dedizione e impegno i partiti
della sinistra lottano per migliorare le
condizioni di vita dei cittadini, nella
trasparenza e nella correttezza che ci ha sempre
contraddistinto. L’obiettivo di DS e
Rifondazione è quello di dare la sede migliore
al glorioso liceo, nel comune di Telese: per
raggiungere questo obiettivo siamo disposti a
confrontarci con tutti.
Certo, lo diciamo sommessamente al suo giornale (che sembra
riconoscere questo obiettivo soltanto
all’amministrazione comunale di Capasso e
D’Occhio), ci incuriosisce molto venire a
conoscenza di una delibera di giunta comunale
(la numero 267 del 20/10/2005) con cui si compie
un atto che va esattamente nella direzione
opposta a quella necessaria per risolvere almeno
i problemi di sovraffollamento.
Infatti, mentre gli altri comuni mettono a disposizione del
presidente Nardone i propri locali per le scuole
superiori, l’amministrazione telesina, con un
pacchiano gioco di prestigio, gli scippa quelli
che già aveva in mano: la contraddizione tra le
parole e i fatti è lampante.
La delibera richiamata adotta il programma triennale dei
lavori pubblici, in cui l’ex istituto
professionale “Palmieri” di via Roma viene
inopinatamente trasformato in scuola media. Per
la precisione, al punto 10 si parla di lavori di
completamento dell’ex istituto professionale per
634.000 euro (con contributo regionale) e al
punto 29 di lavori di adeguamento antisismico
della scuola media per altri 400.000 euro
(questa volta i fondi sono del CIPE). A dire il
vero, i progetti depositati portano già
l’intitolazione “Scuola media”.
Qual è la conseguenza? Che i locali dell’istituto
professionale, cioè di una scuola media
superiore, devono essere messi a disposizione
della provincia, che è l’ente competente, mentre
le scuole medie inferiori, di competenza del
comune, rimangono nella disponibilità di Telese.
Facciamo solo cenno ad altre valutazioni sull’ex “Palmieri”:
1) i lavori sono in corso da anni, per cui sono
stati accumulati colpevoli ritardi, senza i
quali si poteva risolvere il problema urgente
del sovraffollamento del liceo e ragionare con
più calma di ogni ipotesi in campo; 2) non
si tratta di lavori di adeguamento ma di
abbattimento e ricostruzione, con modifica della
pianta e del progetto; 3) proprio perché nuovo,
l’edificio non dovrebbe aver bisogno di
adeguamento antisismico; 4) per come è
organizzata la cosa, a noi pare di poter
anticipare l’ennesimo e maramaldesco drenaggio
di fondi pubblici finalizzati alla sottrazione
di una scuola superiore alla provincia.
Speriamo che questi ulteriori elementi possano contribuire
a fare chiarezza. Intanto, ci dichiariamo
disponibili ad incontrare tutti i soggetti
interessati (studenti, genitori, insegnanti,
preside) per dare il nostro contributo fattivo
alla risoluzione dei problemi.
Telese Terme, 21 gennaio 2005
Pasquale Biondi
Segretario cittadino DS
Alfonso Grillo
Segretario cittadino PRC |