08/12/2006
Ds,
giunta e consiglieri provano a chiarirsi
Troppe le perplessità sul progetto dell’ex
molino Capasso e Romano
Slitta la presentazione dell’ipotesi progettuale
del polo scolastico di Telese Terme. Prevista
per domani, è stata rinviata di una settimana.
Il progetto, come noto, è su iniziativa dei Ds,
come annunciato dal segretario Rossano Insogna
in occasione della tumultuosa riunione che
Nardone e Grimaldi tennero nella cittadina
telesina con i genitori e gli alunni
frequentanti il complesso che ospita i licei
scientifico e classico. Ovviamente, la versione
ufficiale riferisce che, a base del rinvio, vi
sono questioni di tipo tecnico, in effetti, il
motivo vero è l’intenzione di ricercare un punto
di intesa all’interno della Quercia. È risaputa,
infatti, la divaricazione che si è venuta a
creare tra presidente della Provincia ed
assessori da una parte e consiglieri e partito
dall’altra.
Nardone, in particolare, non avrebbe affatto
digerito l’iniziativa assunta dal suo segretario
provinciale, che ha promosso il progetto di polo
scolastico di cui si è detto, interpretando
l’iniziativa come una vera e propria invasione
di campo. Allo scopo di pervenire ad un
chiarimento, su sollecitazione dei quattro
consiglieri provinciali, è stata convocata una
riunione cui prenderanno parte, oltre a Nardone
e Insogna, gli assessori alla Rocca Ciervo e
Nista, i consiglieri Bozzi, Damiano, Gagliardi e
Bosco, nonché l’on. Costantino Boffa. All’ordine
del giorno, il piano strategico, i rapporti tra
giunta e consiglieri (questi ultimi denunciano
innumerevoli sfasature nel rapporto con il
presidente e gli assessori), ma il segretario
Insogna assicura che si parlerà un pò di tutte
le questioni, quindi pure del caso Telese.
La
Provincia, intanto, per rispondere in tempi
brevi alle pressanti richieste inviate dalla
dirigente scolastica dei licei scientifico e
classico, sta predisponendo un bando per
reperire in tempi brevi le 10 aule considerate
necessarie per un adeguato funzionamento della
scuola. «Un bando per un immobile nel territorio
di Telese - spiega l’assessore Pasquale Grimaldi
-, anche se ci è pervenuta una lettera con 80
firme tra genitori e ragazzi che ipotizzano
anche opzioni in paesi limitrofi.
Naturalmente, per valutare le offerte che
arriveranno alla Provincia costituiremo una
commissione composta, oltre che dai nostri
esperti, da rappresentanti delle autorità
locali, dei genitori e degli studenti. Si tratta
di una soluzione temporanea, dovuta alla
necessità di rispondere all’emergenza
prospettataci».
Resta, però, sempre da decidere la soluzione
definitiva, se si insisterà nell’acquisizione
dell’ex molino Capasso e Romano, oppure se si
reperirà un’altra opzione, magari già quella
immaginata dai diessini. Intanto, i lavori
nell’ex molino sembra siano in corso, anche se
c’è chi si interroga sulla validità del permesso
di costruire rilasciato dal Comune «per la
ristrutturazione ed adeguamento funzionale di
locali da destinare ad attività didattiche».
Permesso rilasciato in data 4 settembre, giusto
ad una settimana dalla presentazione della
richiesta, avvenuta in data 28 agosto. Al punto
3 del provvedimento autorizzativo, però, si
legge che «l’efficacia del permesso di costruire
è subordinata all’acquisizione dell’atto di
asservimento delle aree per parcheggio
pubblico...».
Due settimane dopo, l’amministratore degli
immobili della «Capasso e Romano Spa»,
l’ingegnere Giuseppe D’Occhio (ex sindaco ndr.)
rappresentava che l’immobile era in corso di
acquisizione da parte della Provincia di
Benevento, «secondo il relativo protocollo
d’intesa con il Comune di Telese Terme».
Protocollo, si ricorderà, sancito con la
delibera della giunta provinciale in data 13
gennaio scorso, solo che da allora ad oggi il
consiglio della Rocca dei Rettori non ha
approvato alcun acquisto. Pertanto, chi
ottempera all’asservimento richiesto dal Comune
di Telese perché il permesso di costruire per
l’ex molino sia valido?
Da
ricordare, inoltre, che non è stato il consiglio
comunale a deliberare il cambio di destinazione
d’uso, bensì il Comune si è avvalso solo di un
parere richiesto all’ingegner Ferruccio
Ferrigni, chiamato ad esprimersi sulla
legittimità urbanistica del permesso di
costruire richiesto dalla società «Capasso e
Romano».
Peraltro, il quesito trasmesso al tecnico dal
Comune di Telese risulta datato gennaio 2005 e
la risposta dell’ingegner Ferrigni è del 3 marzo
dello stesso anno, quindi prima del protocollo
d’intesa.
Si
fa, inoltre, riferimento ad una richiesta di
permesso di costruire necessariamente diversa da
quella presentata un anno e mezzo dopo (il 28
agosto 2006).
Ma, i contestatori dell’operazione si sono
proposti di verificare pure la sussistenza
dell’autorizzazione dei vigili del fuoco circa
il piano di evacuazione e sicurezza
dell’immobile. Già lunedì, nel corso della
riunione della Quercia, se ne dovrebbe sapere di
più.
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