Rispondo alla sua
dissertazione del 3 c.m. sul contenuto delle
mie "annotazioni", Sig.Tripodi, unicamente
perché desidero spiegare a lei e ad altri
interessati -meglio e di più- il disagio che ho
nell'animo alla vista di un paese totalmente
cambiato in peggio, che proprio non riesco a
digerire.
Rispondo, altresì, perché penso, fors'anche a
torto, che lei abbia voluto condurre
"l'argomento" sul binario della politica,
distogliendo l'attenzione dei Telesini dai
problemi reali che affliggono la Telese di oggi.
Così, ha tirato in ballo la questione di un
cosiddetto progetto lago-secondo lei, 25
miliardi di vecchie lire -perdute- (certamente
non per colpa sua o mia), lire che pur sarebbero
state una manna per le casse telesine (mentre
sulle progettualità e uso di esse conservo la
mia opinione); mi ha erudito sul significato di
parole quali: progresso - divenire sociale -
villaggio globale (dimenticandone altre, forse
più importanti, quali: repubblica – democrazia –
diritti – doveri -prepotenza e, in via
prioritaria, trasparenza); ha menzionato
l'esistenza di "un'accesa dialettica politica e
sociale" locale... .e così via all'infinito.
Sig.Tripodi, mettiamo da parte la politica e mi
dica in tutta sincerità: ma lei veramente crede
in quello che ha scritto su Telese oppure non è
sufficientemente documentato, indipendentemente
da quello che agli occhi non può sfuggire?
E
poi, una curiosità Sig Tripodi, qual è stata la
molla che le ha procurato un sussulto al mio
sfogo, da lei confuso con un amarcord inutile e
piena di malinconica nostalgia, tale da far
credere a se stesso di essere la persona adatta
per impartire una lezione, non so di che cosa,
ad un'altra persona che neanche conosce?
Forse ha dimenticato che prima di lei ci
sarebbero altre persone più autorevoli ed
anziane (lei vive a Telese da soli 24 anni) che
avrebbero potuto e dovuto bacchettarmi al posto
suo, e non l'hanno fatto, mentre lei, si, e
fors'anche con orgoglio?
Però, Sig.Tripodi, con tutta sincerità, valuti
meglio le cose e si scrolli anche di quella
preoccupazione che potrebbe scatenare "paranoie
senza costrutto" (parole sue) che sono prive di
fondamenta in un dialogo corretto e civile tra
persone serie come noi, perché io insisto e sono
convinto che qui non discutiamo di "luoghi
comuni triti e ritriti" (parole sue), né di
politica, ma di fatti esistenti e incontestabili
che, a mio avviso, hanno determinato un
cambiamento geografico, sociale ed economico di
rilevanza storica tanto da stravolgere in
negativo una località che tanti anni fa era
considerata, forse in modo esagerato, un angolo
di paradiso (anche se puzzolente...).
Detto ciò, io credo sempre di più che in
qualsiasi luogo, per gestire la "cosa pubblica",
ossia la vita di una comunità, ci vogliono al
comando persone che si votino" alla missione
amministrativa" con principi improntati alla
collaborazione, coinvolgimento, partecipazione
di tutti i cittadini dietro una sola formula:
TRASPARENZA. Utopia! ! !
Vero, quella "missione", poc’anzi citata è stata
completamente ignorata dagli amministratori
(quasi tutti immigrati) che si sono avvicendati
sul Comune di Telese dal dopoguerra ad oggi di
cui vado ad elencare, per sua pro-memoria visto
che lei vuole affidare alla storia le vicende
telesine; i nomi dei relativi sindaci e cioè:
Romano Gerardo più, Di Mezza Giuseppe, Selvaggio
Michele, D'Occhio Giuseppe più, Capasso Gennaro
-oggi-.
Sull’operato delle amministrazioni tutte, il mio
giudizio storico, non salomonico, lo può già
scrivere: negativo.
E
non per disfattismo, per un fatto personale o
qualsivoglia ma per tutto ciò che ho già scritto
e dirò ancora- aggiungo, e non vorrei apparire
noioso, perché a Telese tutto era semplice per
la sua posizione geografica.
Immagini una tavolozza liscia, e su di essa
tanto verde, acqua, acquitrini (lagni), poche
case, aria fetida per le acque sulfuree ma
salutari, le terme con il parco e le acque
suddette, il torrente grassano, il lago, il
viale Minieri, via Roma, la zona piana, il
vecchio campo sportivo, la chiesa antica, il
camposanto senza ville con tombe semplici, e
tante altre cose, e, infine gli abitanti onesti
e disponibili simili a personaggi Felliniani.
Certamente il paese non poteva restare tale,
perché il progresso travolge tutto ed io sono
entusiasta di esso tant'è vero che, da
immigrato, dove sono stato ho cercato sempre di
collaborare attivamente con le comunità locali e
credo di aver lasciato ad esse, senza peccare di
presunzione, una discreta impronta personale per
l'accrescimento ed il miglioramento della
condizioni di vita dei luoghi che mi hanno
ospitato. Proprio per queste ragioni, non riesco
a capire perché a Telese il progresso è arrivato
in senso contrario, in modo distorto.
E,
intanto, Sig. Tripodi nei suoi 24 anni vissuti a
Telese, secondo lei, tutto è andato per il
meglio? Secondo lei, solo qualche sconcio
sopportabile come l'abbandono del lago, la
gestione delle Terme, e un po' di cemento agli
angoli del paese, nient'altro, suvvia,
Sig.Tripodi, apra gli occhi e visto che è stato
l'unico a darmi retta, voglio essere benevolo
con lei concedendole ancora un'opportunità di
dialogo ma a patto che lasciamo da parte ogni
altra vanità e parliamo solamente della città di
Telese Terme, degli eventi trascorsi e di ciò
che si potrà ancora fare per salvare quello che
resta.
E
allora parliamo alla gente che ci legge, a
quella soprattutto che fa finta di ignorare
*DELLE COSTRUZIONI: ad un piano e più piani in
tutto il paese, sulle sponde del torrente
grassano, sugli ex-acquitrini (lagni), nella
zona mercato, vicino al lago, di fronte alle
Terme, addossate l'una alla'altra, senza
parcheggi, “casupole” tipo Barbie (in via
S.Pertini), davanti al campo sportivo nuovo (in
sostituzione di un'area per l'ingresso dei
tifosi, o parcheggio) ecc... *DELLA SCUOLA:
l'asilo infantile sembra un penitenziario;
La
scuola elementare è quella situata in un vecchio
edificio di un passato pericoloso, istituti
situati qua e là in locali inadatti e, intanto,
si parla di creare un polo scolastico (Ben
venga!) da situare (idea aberrante!) nei locali
ex-pastificio Capasso&Romano; ecc.ecc... *DELLE
TERME: e la sua gestione (già menzionata) *DEL
LAGO:con tutte le sue incognite (già
menzionato)ecc..ecc.. *DELLE STRADE: larghe
(poche), strette (molte), ecc.ecc.. *DEL
TRAFFICO: ogni giorno più caotico e
insostenibile, ecc.ecc. *DELLO SPORT: il campo
sportivo vecchio che fine farà, il campo
sportivo nuovo, il palazzetto dello sport
incompiuto *DEL CULTO: una chiesa antica e
storica fu abbattuta e soppiantata da quella
nuova insufficiente ai bisogni fedeli, occorre
ricordare anche la chiesetta anch'essa
recentemente abbattuta per incuria ambientale, e
la nuova dove sorgerà? *DEL CIMITERO: con le
coperture tipo" PUB" *PISTE CICLABILI: che si
snodano su strade trafficate *DEI GIOVANI E DEL
LORO FUTURO "non comment" *DI TANTE ALTRE COSE
EL CUI ELENCO SAREBBE LUNGO
Gli argomenti elencati (e molti non sono
menzionati), sono alcuni di quelli per i quali
gli avvenimenti hanno già prodotto i loro
effetti, per gli altri che dovranno verificarsi
dovrebbe mobilitarsi quella parte della comunità
che ancora possiede la voglia di migliorare.
Alla luce di quanto detto, se lei, per il futuro
Sig.Tripodi, valuterà con serietà il senso dei
miei"sfoghi", avrà ancora la mia attenzione,
altrimenti il colloquio finisce qui,
definitivamente.
Per chiudere solo due annotazioni tipo "comari
al mercato", ma che serviranno, probabilmente, a
risolvere i suoi crucci:
•
LA PRIMA riguarda la" Manifestazione della Festa
del Campanile" sulla quale sono d'accordo con
lei ritenendola una "Kermesse" di buon valore
mediatico che però lo scaltro santo Mastella
organizza a suo proprio uso e consumo nello
scenario del bel parco Telesino. E,
mentre,Telese appare nelle notizie dei Tg di
mezzo mondo, dall'altra parte l’amministrazione
comunale dove sta? Quale beneficio ottiene? Cosa
mette in mostra? Meglio non apparire!!
•
LA SECONDA è: chi strumentalizza il Sig Raiola?
Quale setta Carbonara l'annovera tra suoi
adepti? Devo deluderla, Sig Tripodi, nessuno,
niente di tutto ciò.
Esiste però l'aiuto condiviso di alcuni amici,
vecchi telesini appartenenti al comitato civico
" la città di tutti" (Quello a cui il sindaco
Capasso non ha degnato di una risposta sulla
Petizione di 500 finn riguardante la Filiera
Termale), solo per quanto attiene la parte
grammaticale e/o lessicale (d'altronde chi
scrive è un pensionato ex-operaio), però le
assicuro che i pensieri e i concetti sono miei,
solamente miei e non li baratto con nessuno.
Le
annotazioni "parte seconda" finiscono qui ed io,
Sig Tripodi, la saluto "a suo modo" con tutto il
rispetto di un nostalgico Telesino.
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