Raccolta differenziata: l’esempio di Amorosi
Sono ormai più di 2 anni che a Telese è attiva
la raccolta differenziata per quanto riguarda i
rifiuti in plastica, carta, legno e metalli.
Tutti ci siamo abituati a vedere in giro per il
paese i sacchi gialli a partire dal lunedì sera.
E tanto più ci siamo abituati noi, abitanti
della piana di Telese, poco avvezzi alla
presenza già di bidoni e ancor più di buste di
qualsiasi genere sparse per la campagna. Ma era,
ed è, necessario. Tanto più che tali sacchetti
vengono regolarmente ritirati ogni martedì
mattina e, non contenendo alcuna traccia di
rifiuti umidi o alimentari, vengono ignorati
dagli animali (soprattutto i cani, randagi e
non) presenti sul territorio.
Da
qualche tempo però stiamo assistendo ad un
fenomeno nuovo del quale, inizialmente, ho
faticato a darmi una spiegazione.
Improvvisamente i bidoni situati sulle strade
della piana sono regolarmente pieni e
l’immondizia trasborda dal bidone fino ad
invadere completamente la strada e la campagna.
I cani, sempre più numerosi, trascinano ovunque
l’immondizia spargendola nei terreni coltivati.
Com’è possibile, mi chiedevo, che in una zona
così poco densamente popolata si produca una
tale quantità di rifiuti? Senza contare il fatto
che buona parte della popolazione è dedita
all’allevamento di pollame ed altri animali ai
quali è destinato ogni tipo di rifiuto vegetale.
Il dilemma mi affliggeva, vista la mia naturale
passione per i luoghi in cui sono nato e
cresciuto e che ormai sono ridotti ad una vera e
propria discarica a cielo aperto rinnovata ogni
qual volta (piuttosto raramente devo aggiungere,
ma a ragione vista la densità di popolazione)
c’è il passaggio dei camion addetti allo
svuotamento.
Poi, finalmente, la soluzione. Parlando con un
conoscente venivo messo al corrente del fatto
che nel Comune di Amorosi era ormai attiva la
raccolta differenziata totale, e per questo
motivo erano stati rimossi i bidoni dalle
strade.
Vuoi vedere che i cittadini amorosini vengono ad
impinguare i nostri bidoni di rifiuti? E perché
mai dovrebbero, visto che hanno sposato la causa
del riciclaggio con tale solerzia da passare
direttamente alla raccolta differenziata totale?
Per pigrizia? Per pagare di meno? Per comodità?
Difficile dirlo, ma tant’è!
Oggi mi capita, non spesso, di incontrare questi
“scaricatori abusivi” nelle vicinanze della mia
abitazione e quelli che si degnano di dare una
risposta (troppa vergogna?) dicono che loro
“non possono” fare la raccolta
differenziata. Saranno malati. Deve essere un
male molto diffuso nel Comune!
Richiedendo l’aiuto delle autorità competenti mi
viene detto che noi cittadini possiamo fare
qualcosa, denunciando gli abusi al Comando dei
Vigili Urbani e per questo ci siamo attrezzati.
Prima o poi (aspettiamo che il numero sia
abbastanza elevato) presenteremo ai Vigili la
lista. Fino ad allora restiamo ad osservare fin
dove un “non cittadino” può arrivare. E, devo
dire che non c’è limite.
Si
va dai bidoni situati sulla via Nazionale, prima
del cavalcavia della Fondo Valle Isclero (Fig.1)
e davanti il Mangimificio Liverini (Fig.2), a
quelli sulla via Fontanelle, di fronte la ex
Ce.Tel. (Fig.3) e all’incrocio precedente
(Fig.4), a quelli sulla via San Giovanni,
davanti l’MD Discount (Fig.5) fino ad arrivare
alla discarica, sempre sulla San Giovanni
(Fig.6), situata davanti un’abitazione
(incustodita! Una volta ci difendevamo solo dai
ladri!) e a quella sotto il cavalcavia della
Fondo Valle Isclero, lato Torello (Fig.7).
D’altra parte mi sono abituato allo scarico in
assenza di bidone, visto che avevo richiesto ed
ottenuto inizialmente la rimozione del bidone
situato nei pressi della mia abitazione,
vedendomi “recapitare” ugualmente gli sgradevoli
pacchi sul sito lasciato vacante, fino
all’individuazione evidentemente di un nuovo
deposito.
Fig.1 – Via Nazionale all’angolo con via
Ficocella
Fig.2 – Via Nazionale nei pressi del
Mangimificio Liverini
Fig.3 – Via Fontanelle nei pressi della ex
Ce.Tel.
Fig.4 – Via Fontanelle: un incrocio.
Fig.5 – Via San Giovanni nei pressi dell’MD
Discount
Fig.6 – Via San Giovanni. Un’abitazione
incustodita.
Fig.7 – Il cavalcavia della Fondo Valle Isclero,
lato Torello.
Potrei, naturalmente, dilungarmi sulla quantità
di rifiuti che ho visto personalmente scaricare
da residenti di Amorosi anche nei bidoni di
fronte i supermercati SISA ed EuroSpar (comodo
no? Prima di fare la spesa… e poi si può sempre
dire di averla presa lì tutta quella roba!) ma
evito di pubblicare altre foto perché penso che
quelle presenti siano già sufficientemente
rappresentative e perché il mio non vuole essere
un intervento di denuncia (che avverrà in sedi
diverse e più opportune) ma solo uno sfogo per
aver constatato che non siamo pronti, che non
sappiamo adeguarci a questa nuova frontiera che
è il riciclaggio, che dobbiamo aspettare che
qualche provvedimento (incentivi o multe) ci
abitui gradualmente alla raccolta differenziata,
quella vera e non quella percepita come
differenziazione tra quello che dichiariamo e
quello che buttiamo altrove.
E
cosa faremo quando ci propineranno
l’inceneritore? Diremo che non ce lo meritiamo?
Diremo che “non possiamo” accettarlo? O
che non abbiamo saputo sfruttare le occasioni
che abbiamo avute per dimostrarci più attivi,
più sensibili al problema rifiuti tanto da non
sporcare né le strade né la terra dalla quale
raccogliamo tutto quello che mangiamo?
Il
mio lamento non vuole essere un attacco ai
cittadini di Amorosi, che come evidenziato nel
titolo ho preso solo ad esempio (altre persone
si lamentano dello stesso trattamento ricevuto
da residenti di altri Comuni limitrofi) ma una
preghiera per le istituzioni: se non siamo
pronti, è inutile continuare con questa storia
della raccolta differenziata. Rimettiamo i
bidoni, perché se oggi risparmiamo 20 € all’anno
in rifiuti domani li mangeremo!
|