Scolando la pasta, notavo che l'acqua era
ogni giorno più limacciosa. Così mi sono
detto: forse è la pasta che non è buona; e
ho provato un'altra marca. Purtroppo il
risultato non è cambiato per niente. Allora
ho fatto un semplicissimo esperimento che
potete ripetere anche voi a casa.
Ho riempito una pentola con
acqua della fontana |
|
|
|
L'ho fatta bollire per 5
minuti. |
|
E questo è il risultato: una
quantità di residui
impressionante sul fondo
della pentola! |
|
|
|
Ho ripetuto poi lo stesso
procedimento con acqua presa
a casa di un amico che abita
in un altro comune. |
|
Ho lasciato bollire anche
questa per 5 minuti e... il
risultato è decisamente
diverso: sul fondo della
pentola il residuo è quasi
inesistente. |
|
|
A questo punto mi sono detto: esisterà un
sito della società che gestisce il nostro
acquedotto. E sono andato a visitarlo,
sperando di trovare chiarimenti.
Nel sito ho trovato una sezione dedicata
alla qualità dell'acqua distribuita. C'è una
paragrafo dal titolo molto rassicurante:
"valori mensili". Questo vuol dire che la
nostra acqua è controllata mensilmente!
Molto bene.
Così ho cliccato su "valori mensili", poi su
"Comune di Telese" e ho trovato la tabella
che segue:
Porca miseria, nell'indice dice "valori
mensili", mentre l'ultimo controllo risale
al 26 febbraio 2004, tre anni fa! E
poi, la tabellina è troppo scarna,
limitandosi a soli 8 striminzitissimi dati.
Sono ritornato alla home page del sito e ho
letto nel menù a sinistra la dicitura:
"richiedi informazioni". Ci ho cliccato
subito sopra, perché di informazioni me ne
dovevano eccome! Ma...
C'era da aspettarselo, la pagina è in
costruzione; proprio quella pagina
facilissima da allestire, in quanto non
dovrebbe contenere altro che l'indirizzo
e-mail oppure un banalissimo modulo (un "form",
come si dice in linguaggio corrente).
Chissà se sarà mai pronta, 'sta benedetta
pagina.
Nel frattempo, continuo a evitare di bere
l'acqua del rubinetto e non la uso più
nemmeno per brodi e minestre; al massimo ci
cuocerò la pasta, ma dopo averla scolata, la
sciacquerò ben bene per liberarla da quella
disgustosa patina limacciosa.
Fulvio Del Deo