Gentile signor Parroco.
Quando il giorno 9 ottobre Le ho
scritto
quella lettera, in un primo
momento ero indeciso se
spedirGliela o no...
Poi ho visto il signor Yehoshua
ben Yosef (più
noto in Italia come Gesù) che mi
faceva l'occhiolino e OK col
pollice in alto .
Così mi sono fatto coraggio e ho
premuto il tasto "invio" e la
mia mail è partita verso la Sua
casella postale e, per
conoscenza, verso quella di
ViviTelese, affinché tutta
la popolazione della Valle
potesse essere partecipe del
nostro proficuo scambio di idee.
A quel punto, mi si è avvicinato
Neemàn (che in
Italiano vuol dire "fedele",
Fido), il cagnolino del signor Yehoshua
ben Yosef, il
quale scodinzolando mi ha
leccato dolcemente la mano in
segno di riconoscenza per la
scelta da me appena compiuta.
E ci siamo messi in trepida
attesa.
Passa un giorno e nulla.
Passano due giorni... e ancora
nessun messaggio in casella!
Passano tre giorni, quattro
giorni ecc. e sempre non arriva
risposta!
Il povero Neemàn ha iniziato a
guaire triste e a rifiutare il
cibo. Se non fossimo solo al
giorno
3 di Kislev...
se la luna fosse piena,
sicuramente lui la notte
ululerebbe alla luna tutto il
suo dolore.
Il signor Yehoshua
ben Yosef non sa
più come fare... ha provato coi
croccantini, con i biscottini
alla mandorla che gli piacciono
tanto... ha comprato perfino del
filetto di vitello! Ma niente da
fare.
Risponda, signor Parroco. La
preghiamo in ginocchio il
sottoscritto e il piccolo Neemàn.
Perfino il signor Yehoshua
ben Yosef che
solitamente è più abituato a
riceverne di preghiere che a
farne, ha detto: «Bussate e vi
sarà aperto, al giorno d'oggi
può essere inteso anche come
"Scrivete e vi sarà risposto"!»
Fulvio Del Deo
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