Dopo la denuncia congiunta nei confronti di
anonimi lanciatori di sassi, fatta dalle stesse
vittime delle sassaiole e in aggiunta da me, che
mi sono trovato per caso a passare in via
Cassino, si registra un intervento anonimo
giunto sotto forma di messaggio e-mail a
ViviTelese.
Ribadisco, se ce ne fosse bisogno, che le
migliaia di opinioni e testimonianze pubblicate
su ViviTelese sono tutte firmate da persone che
si sono sottoposte alla procedura
di riconoscimento. L'anonimato è bandito dal
nostro sito; chi si nasconde dietro le quinte
non può confrontarsi con gli altri
in un dialogo all'interno di una comunità
civile.
Per questi motivi gli interventi anonimi che
riceviamo non vengono pubblicati. E' comunque
inquietante la reazione di un anonimo che,
sull'argomento delle sassaiole, ha scritto a
ViviTelese dopo aver letto le testimonianze
pubblicate su questo sito.
E'
ovvio che non pubblichiamo l'intervento
dell'anonimo ma alcune frasi del suo messaggio
ve le sottopongo con un mio commento a lato.
Anonimo |
Giovanni Forgione |
Il modo in cui
si comportano i giovani telesini è solo
il frutto della poca voglia del comune e
degli abitanti di progredire iniziando
in primis a rispettare ed a far
rispettare le leggi. |
Se per "progredire" intendi una
direzione di maggiore vivibilità mi
trovi d'accordo. Se invece il progresso
è tirare sassi alle case terrorizzando i
cittadini, non saprei... |
L'unico fatto sconvolgente di quello che
hai scritto e che hanno sottolineato
anche le signore Sabrina Di Mella e Rosa
Iesce è il fatto che ancora oggi dopo
vari mesi di contestazione e di denunce,
la zona non è pattugliata dalle forze
dell'ordine. |
Quello che ho
descritto, l'ho visto per caso ed una
sola volta. Dopo le denunce delle
signore, penso proprio che le forze
dell'ordine stiano indagando. In che
modo indagano non devono certo renderlo
pubblico. Sono sicuro che presto si
arriverà a dare spiegazioni agli
avvenimenti. |
In ogni caso quei ragazzi vanno lì solo
per ridere di questa brutta situazione
che si è creata nel nostro paese!!!!
Quindi nessuna lotta armata, nessuna
sommossa e nessuna carica |
Qui non ti capisco proprio:
-quali ragazzi vanno per ridere?
-quale situazione si è creata?
-tu parli a nome di altri?
-le signore non hanno ricevuto sassi
alle loro case?
-quello che ho visto io me lo sono
sognato? |
Giovedì 2 maggio,
un
giorno dopo la pubblicazione di questa pagina,
l'anonimo riappare (si fa per dire) e scrive a
ViviTelese altri due messaggi. In sintesi,
pretende la pubblicazione integrale di quanto ha
scritto pur affermando al volontà di restare
anonimo. La sua richiesta non può essere
accettata. Se invece, uscisse allo scoperto,
dichiarando la propria identità, potrebbe
scrivere quello che vuole e per quante volte
vuole.
L'anonimo in quanto tale, non esiste, non fa
parte della società civile; poiché non accetta
le regole della civiltà, non può pretendere di
dipingere con la propria scura anarchia un luogo
sano, variopinto e civile come ViviTelese.
Più volte l'anonimo dice di essere stato
censurato. Penso che può essere ipotizzata una
censura solo nei riguardi di un autore noto, di
un martire, di una persona reale con nome e
cognome. Poiché l'anonimo fugge dalla società
civile, fatta di regole di convivenza
democratica, egli non può invocare alcun
regolamento se continua a nascondersi dietro le
quinte. L'anonimo non c'è, non è identificato:
non può essere censurato chi non è.
Su
ViviTelese tutti, ma proprio tutti, hanno il
diritto di scrivere, di comunicare le proprie
opinioni al mondo, purché identificati. Su
questo sito non c'è spazio per chi tira le
pietre e poi nasconde la mano. ViviTelese è (e
rimarrà) lo spazio libero, aperto e gratuito per
chiunque desideri esprimersi. In sei anni di
attività su ViviTelese un migliaio di persone
hanno pubblicato le proprie opinioni. Non esiste
un solo cittadino in Italia e nel mondo che
possa affermare di essere stato censurato su
questo sito.
L'anonimo si abbandona inoltre a giudizi
farneticanti sulla gestione di ViviTelese e su
come dovrebbe essere il sito. In alcuni momenti,
al massimo grado di irrazionalità, l'anonimo
"ordina" di pubblicare e addirittura "minaccia"
di pubblicare altrove le proprie considerazioni.
Nelle sue condizioni attuali, egli non può
esprimere giudizi né dare consigli. |