5 gennaio 2007
Telese, Aldo Maturo si fa onore a Pesaro 
ViviTelese

 

 

Il Resto del Carlino ha voluto dedicare al telesino Aldo Maturo impegnando due intere pagine di giovedì 4 gennaio 2007, nell'ambito dei Testimoni del '900 che hanno dato lustro alla città di Pesaro.

Aldo Maturo, un telesino illustre

In carcere senza privarsi di umanità

Gli anni di piombo a Fossombrone con brigatisti e malavitosi

tra dovere e paura

di LUIGI LUMINATI

Incontrandolo, Aldo Maturo dà subito l’idea del rigoroso servitore dello Stato, dell’alto burocrate capace, però, di non estraniarsi dalla realtà quotidiana e di non diventare, esclusivamente, l’espressione di una casta auto-referenziale, come spesso accade, in Italia. L’essere nato in Campania, terra in cui l’approdo al settore pubblico è spesso naturale, non spiega, comunque, perché, agli albori degli anni Settanta, il giovane laureato scelse, tra il concorso per direttore di carcere e quello per dirigente di prefettura, dopo aver superato brillantemente le prove in entrambi, la strada più difficile, complessa e per certi versi dolente.

Aldo Maturo la spiega così: «Ero affascinato da un mondo a me sconosciuto. Ma anche dalle materie che avevo studiato per il concorso. Mi sembrava di poter scoprire un mondo diverso da quello che avevo conosciuto fino a quel momento». E così avvenne. La partecipazione ai corsi della Scuola superiore della pubblica amministrazione nella Reggia di Caserta, il rodaggio a Rebibbia come vice-direttore furono altre spinte positive. «Il carcere romano era, all’epoca all’avanguardia, venivano delegazioni straniere a visitarlo. Spesso toccava a me accompagnarle e spiegare l’organizzazione

Segue….

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