Intervento riferito a: Guardia, antenna nei pressi del cimitero: risposte

 

 

10 agosto 2008
Guardia, Maria Mucci scrive a Falato
Maria Mucci

 

 

Egregio Dott. Falato,

 

Le chiediamo scusa se il nostro tentativo di coinvolgerla nel problema dell’antenna installata nei pressi del cimitero, speranzosi in un suo intervento attivo, l’abbia disturbata e distolta da altre più importanti tematiche istituzionali. Non ci sembra, però, di averla tirata in ballo artificiosamente.

La nostra lettera risale a più di un mese fa e l’intento era coinvolgerla in quanto ex-sindaco, e perciò a conoscenza dei fatti, e in quanto assessore della Provincia, e perciò con maggiori possibilità di intervento a favore della sua comunità. Non ci sembra che un incontro casuale possa ritenersi una risposta ufficiale, o l’interessare l’Assessore all’Ambiente un’azione indispensabile, visto che già noi gli avevamo inviato per conoscenza la lettera a Lei indirizzata.

Siamo perfettamente a conoscenza che l’interlocutore principale per la gestione del territorio è il Sindaco. Prima di rivolgerci a Lei, noi ci siamo rivolti all’attuale Sindaco, che, però, ci ha detto che questo problema lo aveva ereditato dall’Amministrazione precedente. Questo è il motivo della nostra richiesta di un suo intervento. Se ci avesse concesso un incontro più celere, vista l’urgenza del problema ( Le ricordiamo che abbiamo saputo della nuova localizzazione solo a lavori quasi ultimati ), le avremmo chiesto informazioni sul perché si è determinata questa situazione, sulla società specializzata che avrebbe dovuto redigere il piano di localizzazione, sul perché il piano non è stato più fatto, né è stata più richiesta all’Arpac la valutazione ex ante del campo elettromagnetico, sulle centraline di controllo continuo e accessibili alla popolazione, sulle ragioni della sentenza del TAR, su quante antenne, delle venti da Lei citate nel Consiglio comunale del gennaio 2007, sono già presenti sul nostro territorio, e molte altre cose. Nonostante la nuova Amministrazione sia dello stesso schieramento della precedente, sembrava che queste notizie potesse darcele solo Lei. Ci chiediamo come mai non vi sia continuità di azione tra amministrazioni che, ci pare, sono espressione della stessa coalizione.

In attesa di una sua risposta, e della risposta dell’attuale Sindaco, abbiamo comunque ricostruito, per quanto possibile, la questione.

Lei richiama la vicenda della localizzazione precedente ed il suo interessamento per non farla installare in Corso Umberto I°. Le ricordiamo che tutti i problemi sono sorti perché il Comune, alla presentazione della DIA da parte della Telecom il 31 luglio 2006, non ha risposto nei termini previsti, lasciando che scattasse il silenzio assenso, come da Ordinanza del TAR Campania citata nella Delibera di Giunta n. 118 del 26/11/2007. Delibera che Lei ci ha gentilmente inviato, ma che noi conosciamo bene perché da lì siamo partiti per ricostruire il tutto.

Il Piano da Lei proposto nel Consiglio comunale del 22/1/2007, citato nella stessa Delibera, ha portato alla sentenza del TAR, sempre citata nella Delibera, che afferma che il Comune non può ritardare sine die la realizzazione di un opera che ha già ottenuto il silenzio-assenso. Forse, se la delibera di Consiglio comunale fosse stata fatta prima che si formasse il silenzio-assenso, la sentenza sarebbe stata diversa, lasciando maggiori possibilità di azione al nostro comune. Ribadiamo ancora una volta che se queste opere godono di corsie preferenziali, ai Comuni non è stata , però, negata la prerogativa di governo del territorio. Semplicemente, non sono abbastanza attenti ad usare i pochi strumenti a loro disposizione, o lo fanno in maniera approssimativa e superficiale. I suoi riferimenti a difetti procedurali e tecnici sottovalutati dalla Telecom ci lasciano perplessi. Come mai il Comune non si è avvalso di ciò nelle sue azioni contro la Telecom, lasciandole l’onere di risolvere da sé i problemi derivanti da sue valutazioni sbagliate?

Lei fa riferimento ai suoi tentativi di bloccare l’installazione dell’antenna, condividendo le richieste dei cittadini che vi si opponevano, ma poi cita il numero di telefonini in Italia, la necessità di ottenere informazioni ovunque ci si trovi, e l’uso di telefonini anche da parte dei bambini. Come dobbiamo interpretare le sue parole? A noi sembra che non è proprio convinto della necessità di regolare l’installazione selvaggia di antenne, giustificando il tutto con la domanda crescente di questi servizi. A parte la considerazione sull’induzione al consumo anche non necessario nella nostra società, Le ricordiamo che vi sono linee guida europee  che invitano alla cautela ed alla precauzione, viste le poche certezze sull’effetto dell’inquinamento elettromagnetico sulla salute, soprattutto dei bambini. E’ vero che i limiti di esposizione italiani sono al di sotto dei limiti fissati dall’Europa, ma sono molto al di sopra dei limiti consigliati da alcuni studi. Molte associazioni mediche, un esempio per tutti è l’appello di Friburgo del 2002, invitano a limitare l’esposizione ai campi elettromagnetici , per i loro effetti sulla salute, riscontrati dai medici firmatari nell’esercizio della loro funzione. Molti comuni in Svezia e Danimarca hanno vietato l’installazione delle antenne UMTS  nei loro territori perché ancora non si sa con certezza quali effetti possono avere sulla salute, adottando il principio di precauzione per difendere i loro cittadini ed il loro ambiente.

Noi non crediamo che tutti i cittadini siano strumentalizzati nella loro opposizione al proliferare di antenne per la telefonia mobile, di ripetitori per la diffusione del segnale televisivo del digitale terrestre e dell'attraversamento sui luoghi abitati di linee elettriche a media ed alta tensione. Noi crediamo che i cittadini che si mobilitano contro questi impianti, pur non disconoscendo l'utilità dei servizi di comunicazione e trasporto di energia e della loro importanza per la crescita sociale ed economica, ribadiscano la necessità di coniugare progresso e tutela della salute, mettendo in campo tutti gli accorgimenti tecnici, normativi e legislativi affinché il progresso non rappresenti un problema per le popolazioni. E si aspettano che gli  amministratori ascoltino i loro timori e le loro proposte senza pregiudizi o supponenza, cercando insieme i mezzi per trovare soluzioni possibili condivise. Il tipo di considerazioni da lei proposte ci preoccupa, in quanto sembra avallare un modo di governare succube degli interessi forti, che rende segrete le decisioni e risolve i conflitti mandando l’esercito, giustificando il tutto con l’interesse strategico nazionale. Contro questa deriva autoritaria al servizio del profitto delle grandi aziende, gli Enti locali, in quanto enti più vicini ai territori ed alle esigenze dei cittadini, possono agire per difendere l’ambiente e la democrazia, purché abbiano come obiettivo un vero governo del territorio nell’interesse dell’ambiente e del benessere dei cittadini ed attuino scelte partecipate e sostenibili.

Speriamo ci siamo chiariti su ciò che ci spettavamo da Lei in quanto ex sindaco, visto che tutto è successo nell’ultimo anno del suo mandato. Inoltre, da tecnico, avrebbe anche potuto risponderci su quanto contestiamo all’Amministrazione attuale, ossia, oltre la mancata informazione dei cittadini, la decisione della localizzazione in deroga al PRG, senza delibera del Consiglio comunale e parere dell’ASL.

Visto che abbiamo letto la sua lettera sul sito dei Coraggiosi sabato scorso, approfittiamo dello stesso sito per risponderle e per fare ulteriori considerazioni.

Non Le sembra che lo stallo della situazione politica a Guardia sia penalizzante per i cittadini e incomprensibile per molti di loro? Si può continuare a far parte di una coalizione di governo chiamandosene fuori? A noi semplici cittadini, alcuni anche votanti questa coalizione, sembra che ai nostri politici faccia comodo sostenere la posizione dello scaricabarile. Il Sindaco  accusa alcuni componenti della maggioranza; alcuni componenti della Giunta accusano il Sindaco, l’opposizione è contro tutti ma è divisa. E’ possibile continuare in questo modo? Quali interlocutori credibili hanno i cittadini che vorrebbero una buona amministrazione e possibilità di partecipare, come tutti sembrano auspicare a parole?

Alcuni di noi hanno già avuto esperienze con il Comitato “A Guardia dell’Ambiente “. Nel disastro della gestione dei rifiuti in Campania, ed in nome del principio di sussidiarietà previsto dallo Statuto del nostro Comune, quel Comitato ha cercato di collaborare per migliorare la raccolta differenziata, per trovare momenti di condivisione tra Amministrazione e cittadini, per affermare e praticare il diritto a partecipare alle scelte che investono il territorio e che riguardano la tutela della salute. Si è impegnato molto ma ha riscontrato un muro proprio con gli esponenti dei Coraggiosi che fanno parte dell’Amministrazione. Come Lei giustamente dice, è il Sindaco ad essere preposto alla tutela della salute , alla programmazione, all’indirizzo politico, ecc. Quel Comitato si è  rivolto al Sindaco, in quanto rappresentante delle istituzioni, guadagnandosi, però, l’ostilità dei Coraggiosi.

Ci chiediamo, dopo quell’esperienza e quella che stiamo vivendo ora, perché continuano a far parte dell’Amministrazione, se non ne hanno fiducia. Come ci chiediamo perché il Sindaco continua a governare senza una maggioranza coesa. A noi sembra che tutte queste divisioni e ostilità impediscano persino la gestione ordinaria della vita della nostra comunità, figuriamoci il governo delle situazioni più difficili.

Lo ripetiamo, siamo solo semplici cittadini confusi dalla poca chiarezza della politica nel nostro Comune, e frustrati nella nostra voglia di partecipazione democratica alla vita amministrativa. Noi vogliamo prenderci le nostre responsabilità, ma vorremmo che anche i politici si prendessero le loro, per essere protagonisti del governo del territorio e non semplici esecutori di scelte calate dall’alto e imposte contro la volontà dei propri amministrati, e, a volte, con procedure non sempre trasparenti o corrette. La prima responsabilità di chi è stato eletto è assolvere al mandato avuto dai cittadini, che è quello di amministrare la cosa pubblica in modo efficiente per il bene di tutta la comunità. Questo interessa ai cittadini, e non i contrasti infiniti ed estenuanti che bloccano qualsiasi iniziativa. La seconda importante responsabilità che dovrebbero assumere è il recupero della capacità di ascolto ed il rispetto dei propri elettori, sempre, non solo al momento del voto, comportandosi con l’umiltà necessaria a chi si pone al servizio dei propri concittadini.

Nel ringraziarla della sua risposta, seppure ricevuta in ritardo rispetto all’urgenza da noi avvertita, e non del tutto convincente rispetto ai problemi da noi posti, porgiamo distinti saluti.

Guardia Sanframondi, 5/8/2008

Maria Mucci    ( a nome dei cittadini contrari all’antenna nei pressi del cimitero e per un Piano comunale per regolamentare la localizzazione delle antenne )

 

 

     

 Valle Telesina


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