I filmati
relativi alla conferenza sono stati realizzati dagli organizzatori dell'incontro: studenti del Liceo e genitori.
In basso un articolo (già
pubblicato) riferito al
dibattimento.
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19 marzo 2008
Elezioni grazie: la politica si ricorda del liceo? Maria Mucci Ieri sera si è tenuto un incontro organizzato dai Comitati dei genitori e degli studenti del Liceo di Telese per discutere con i segretari di partito ed i candidati alle
prossime elezioni provinciali dell’eterno problema della sede, da anni inadeguata ed insufficiente ad accogliere una popolazione scolastica in continuo aumento. Bene hanno fatto i Comitati ad approfittare di questa occasione.
Le elezioni sono l’unica molla che sembra faccia scattare la casta: infatti hanno partecipato tutti, e tutti hanno riconosciuto la necessità di trovare
una soluzione e di dare finalmente dignità di condizioni di studio e di lavoro ad un istituto fondamentale per tutta la Valle telesina. Quello che come cittadina ed insegnante del liceo mi ha colpito è la differenza di questa
serata con le tante altre che l’anno scorso abbiamo vissuto per contrastare la decisione di adibire ad edificio scolastico l’ex-mulino, quando, sfruttando l’emergenza, in varie occasioni hanno tentato di far passare la
soluzione mulino come unica strada percorribile. Molti dei presenti di ieri sera non si sono mai visti l’anno scorso, né hanno preso posizione, lasciando
studenti, genitori ed insegnanti a lottare da soli, magari anche accusandoli d essere strumentalizzati da una parte politica. Stasera nessuno ha osato parlare di strumentalizzazioni, evidentemente temendo la perdita di qualche
voto. Mi fa piacere ricordare che se qualche partito appoggiava la nostra battaglia era per la evidente assurdità della proposta e per una sincera convinzione che una scuola meritava ben altre progettualità. I DS ( ormai ex )
di Telese hanno anche presentato un progetto di polo scolastico molto valido, suggerendo persino ipotesi di finanziamento, come provocazione alle obiezioni della mancanza di fondi per l’edilizia scolastica. Molte delle forze
politiche presenti non hanno mai mostrato nessun interesse, né hanno fatto critiche, mostrando di non ritenere importante impegnarsi per risolvere un problema che pure molti cittadini consideravano prioritario.
Anche il vice presidente della Provincia solo pochi mesi fa affermava di non sapere niente del progetto, per non citare il fatto che anche prima aveva cambiato opinione da
un incontro all’altro: dall’appoggio alla costruzione di un edificio ex-novo alla difesa a spada tratta della scelta del mulino pochi giorni dopo. Tornando all’incontro di questa sera, tutti hanno dichiarato la loro assoluta
disponibilità ad impegnarsi per trovare una soluzione per una istituzione scolastica fondamentale per decine di paesi del circondario. Purtroppo nessuno si è sbilanciato più di tanto, né dichiarato come avrebbe risolto la
questione. Le mie perplessità non sono state fugate, né le varie dichiarazioni mi hanno molto tranquillizzata. Ma quello che ancora di più non mi ha
tranquillizzata, è vedere i vecchi avversari nella stessa coalizione. Fino a poco tempo fa eravamo sicuri di non vedere mai come alleati dei politici che fino al giorno prima si erano combattuti. Le parole spese in nome del
cambiamento e della trasformazione, soprattutto dopo le recenti vicende locali e nazionali, ci preparavano a vedere, soprattutto a livello locale, schieramenti decisi anche in base a visioni e posizione diverse su questioni
fondamentali manifestatesi nel corso dell’ultimo anno. All’incontro, invece, mi sono trovata con forze politiche contrarie all’ipotesi mulino alleate con le forze politiche che volevano imporci quell’edificio fatiscente come
istituto scolastico. Sarà perché non aderisco ad un partito, e sono la solita ingenua immatura politicamente, la cosa mi ha fatto una certa impressione.
L’ opposizione a quella soluzione era anche opposizione ad una gestione affaristica della cosa pubblica di certi politici, che prendevano decisioni sbagliate sulla testa dei propri amministrati, mostrando un’idea miope e
distorta della politica, intesa solo come perseguimento dei propri interessi e non come servizio all’intera comunità. Questa idea diversa di politica non si è mostrata solo nella gestione del problema del liceo, ma anche nelle
scelte in materia di governo del territorio, e in particolar modo nella gestione dei rifiuti. Come ci si può alleare con forze politiche che si sono
contrastate su temi così importanti, e che segnano una differenza politica fondamentale? Non credo che un assessorato, o due o tre incarichi in qualche società partecipata, possano garantire il cambiamento e la trasformazione
di un modo di fare politica che sinora è stato finalizzato più al mantenimento dei privilegi di pochi che al benessere di tutti. A me sembra più che altro trasformismo, e certo non mi fa ben sperare nella volontà dei politici
di voler risolvere realmente i problemi che assillano il nostro territorio. A partire dal nostro liceo. |