Campagna elettorale maggio-giugno 2009

Telese Terme

Elezioni Amministrative 2009 

Interventi dei cittadini

 

 

in alto gli interventi più recenti

 

5 giugno 2009 - Intervento di Umberto Di Lorenzo

Mi prendo giusto cinque minuti per rispondere ad Elvio Esposito e precisare un paio di punti, poi la smetto, giuro, ché non è che posso stare a correre con un idrante dietro a tutte le code di paglia che bruciano.

Primo. Io non ho chiamato in causa nessuno in particolare, mi sono limitato a fare delle considerazioni di carattere generale. Ho recato degli esempi, evitando di fare nomi perché non mi si pensasse a favore di questo o di quell'altro. Sono considerazioni che nascono da cose viste con i miei occhi e sentite con le mie orecchie, a Telese e non, tant'è che se ci fai caso ho parlato di Telese solo nelle primissime righe.

Secondo. Nessuno ha detto che i giovani di Telese siano dei quaqquaraquà (per dirla alla Sciascia), non ho affermato che qualcuno li obblighi ad iscriversi ad alcun partito e non ho insinuato che seguano degli ideali a cui non si sentono realmente legati. Sopratutto, se pure ho portato degli esempi (come sopra), non mi pare di essermi scagliato contro i giovani (tutti, poi) della Valle Telesina dicendo che siano delle cattive persone. Semmai li ho esortati ad avere un atteggiamento nei confronti della politica diverso da quello che io ho potuto constatare in giro, a cercare di non cadere in logiche di partito in cui si trovano, loro malgrado, invischiati a causa probabilmente dell'inesperienza. Il tutto secondo una mia personalissima opinione che tu non hai neppure contestato, avendo semplicemente stravolto per intero quanto da me detto per fare un'apologia di te stesso di cui (davvero) non si sentiva il bisogno. Da come dici tu sembra che io abbia espresso totale disistima nei confronti di tutti i ragazzi della zona, ma chi? Ho criticato, questo sì, i partiti che provano ad accattivarsi i giovani con le menzogne, non solo, ad arrogarsi tutte le iniziative giovanili senza averne il diritto, e anche questo è un malcostume che ho potuto constatare semplicemente guardandomi intorno.

Terzo. Forse hai provato a girare la frittata, pensando che chi ti legge è fesso. Se non ci hai provato, semplicemente non ci sei arrivato. Io non mi permetterei mai di dire che certi lavori sono meno dignitosi di altri (io?!?), è anzi lodevole che i giovani in questo periodo nero cerchino qualsiasi modo per alzare due lire senza gravare sui genitori. Io ho solo detto, e purtroppo per chi prova a "manipolare" penso di essere stato abbastanza chiaro e di non aver creato possibili fraintendimenti (e se non è così ditemelo), di aver notato che ci sono dei giovani candidati (e intendo ovunque, non ho parlato di te, non ho parlato di Telese, non ho parlato neppure della Campania) che si basano su eventuali agganci nel mondo del lavoro per cercare dei voti, il che è purtroppo una pratica politica ben nota e consolidata, soltanto mi sembra che i giovani possano (e, secondo me, debbano) avere ben altri argomenti per il loro target elettorale. Sbaglierò..

Ora il punto è: dato che io non ho fatto lo straccio di un nome proprio per evitare tutto questo pippotto (e me lo sarei risparmiato volentieri, fidati), o come dicevo prima c'hai la coda di paglia, e sono fatti tuoi, oppure al contrario di quanto sostieni hai proprio approfittato dell'occasione per farti questa fantomatica "autopubblicità" (!?), e sono (stra)fatti tuoi. A questo però si aggiunge che sono io che sbaglio, che ogni anno ci casco, che penso di poter esprimere un'opinione con la speranza di creare un confronto serio, e non che qualcuno si metta a sbattere i piedi e stringere i pugnetti. Ma imparerò, prima o poi imparerò..

Insomma, a conti fatti ti sei autodenunciato, complimenti per il perfetto esempio di excusatio non petita. E complimenti per il (notevole) gioco di parole nel titolo.

A risentirci (semmai) dopo le elezioni, ché mi so' stufato. Fine del pippotto.

--
Umberto Di Lorenzo

 

 

 

3 giugno 2009 - Intervento di Umberto Di Lorenzo

Ci conto...

Qualcuno aveva chiesto: non vi sembra una buona idea portare i giovani nelle liste a Telese? Vorrei subito dire: no, non mi è sembrata una buona idea. Non perché credo che i giovani non debbano partecipare attivamente alla vita, anche politica, della comunità, tutt'altro. Ma perché sarebbe bene che i giovani partissero dal basso, evitando tutta la trafila di logiche di partito, liste, listarelle, dispettucci, dictat dall'alto, tradimenti di uomini e di valori. Citando una delle poche persone che ha mantenuto la propria dignità personale in questo clima politico surreale, non possiamo "cadere nella trappola del se non ti candidi non puoi fare politica". La politica è in quello che ci accade intorno ogni giorno.

Le facce che vediamo candidate quest'anno a Telese Terme sono le stesse di cinque anni fa. Le parole sono già trite e ritrite, i modi sono identici, non è cambiato niente, viene solo da chiedersi come possiamo sperare quindi che cambi qualcosa nei fatti. Prima della scorsa tornata elettorale telesina (2004) avevo avuto una lunga diatriba con i giovani di una delle liste, cose su cui non voglio tornare perché è il passato ed è stato già abbastanza allora. Ma resta lo stesso odiosissimo malcostume ad ogni benedetta tornata elettorale, che sia politica, amministrativa, europea, c'è sempre la lista, il partito, il movimento che rivendica la paternità di ogni buona azione giovanile. "Sono solo i nostri giovani che portano avanti un impegno culturale e sociale" e robe del genere. Non c'è niente che mi faccia arrivare di più il sangue alla testa.

Quest'anno mi è stato detto che se faccio il rompiscatole e il polemico e sto sempre a menarla contro questo o contro quell'altro è perché "sono invidioso" e "quando mi è stato proposto di entrare nei giovani dell'Udeur mi sono tirato indietro, preferendo starmene con le mani in mano". Ma ci siamo bevuti il cervello? Io è da anni che mi impegno, o almeno ci provo (quando più e quando meno, a seconda degli impegni di sopravvivenza spicciola) in ambito culturale e sociale senza sentire il bisogno di fare il tirapiedi di Mastella. E con me tanti altri giovani che sono sempre rimasti fedeli ai propri ideali e, sopratutto, indipendenti, preferendo rimetterci economicamente di tasca propria se necessario, piuttosto che vendersi e prestarsi a deplorevoli giochi di partito. E qui ogni volta c'è chi esprime massimo disprezzo per il lavoro di questi giovani ribadendo "sono solo i nostri ragazzi che". Poi, invidioso? Ma io l'invidia ce la posso avere per chi se ne frega, chi riesce asceticamente a guardare tutto con distacco, se ne fossi capace sarebbero anni che farei nonna papera, tutto il dì torte, feste per i nipoti e invasare passiflora. E' di un'incredibile decadenza dei giovani che mi lamento, non di non poter godere dei fantastici privilegi di essere iscritto all'Udeur.

Non che sia solo questo, ho assistito a scene che a raccontarle in giro qualcuno mi indicherebbe la strada per Sant'Elena. C'è chi è stato lì a pretendere che le attività del forum giovanile si interrompessero durante il comizio di questo o di quell'altro candidato.. Ma dove sta scritto? Dovrebbe essere il contrario, sarebbero i candidati a dover interrompere la loro campagna elettorale di bugie e promesse buone solo per il clientelismo su cui hanno basato la propria carriera politica, per andare ad ascoltare le esigenze dei giovani! Da quando le attività associative sono soggette all'attività politica? Diventerebbe fin troppo facile per i candidati fare ostruzionismo, e ci manca solo questa, che già..

Ho visto dei giovanissimi candidati (e per giovanissimi non intendo quarantacinquenni, parlo di gente tra i venti e i trenta) andare a chiedere il voto ai coetanei (e fin qui), ma non, come si potrebbe pensare, con la promessa di creare spazi giovanili, momenti culturali, occasioni di aggregazione sociale, progetti di lavoro giovanile. No, si proponeva invece in cambio un posto da mazziere in un circolo di anziani, PR in discoteca, cameriere in un bar, una roba agghiacciante (ovviamente non per i posti di lavoro in sé, quanto per il fatto che vengano usati come merce di scambio da un giovane candidato), da rabbrividire, perché se questo clientelismo terra-terra fosse il livello di tutti i giovani di qua saremmo buoni che andati. Per fortuna so che non è così.

Ai giovani lancio un appello, e chiudo: riprendiamoci ciò che è nostro, impegnamoci per far uscire la nostra terra dalla situazione di mortificazione culturale in cui versa, non basta organizzare le gite fuori porta per poter sostenere di essersi impegnati per la cultura e il sociale, non basta saper fare il piazzista di sé stesso per essere un buon candidato per i giovani. Usciamo da queste logiche di partituccio da quattro soldi, andiamo a rompere l'anima ai nostri padri che ci governano, pretendiamo di essere coinvolti in tutto (tutto) quello che riguarda la pubblica amministrazione, e in futuro magari entriamo davvero in politica, ma partendo dal basso, senza cedere ai ricatti. E, ripeto (fino allo sfinimento mio e di chi legge), riprendiamoci la cultura, riabituiamoci alla bellezza, se tornassimo a conoscere la bellezza della cultura e dell'arte e a farla riscoprire a chi si è inaridito a causa di un mondo sempre più difficile, tutto il resto (il verde, gli spazi sociali, un maggior criterio nell'edilizia, la bonifica delle aree dismesse - ormai discariche a cielo aperto - e tutto ciò con cui i politicanti di turno si riempiono la bocca) verrebbe da sé. Ci conto, eh.

Buona, anzi splendida vita.

 

 

Indice generale dei Candidati   

 

Archivio interventi prima della presentazione delle liste


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it