Una questione di credibilità
di Daniele Marra - 30
maggio 2009
L’adesione ad un progetto politico è una
questione di contenuti, ma anche, e soprattutto,
di credibilità.
Allo stato attuale non conosco, nemmeno per
sommi capi, i programmi delle liste D’Occhio e
Capasso.
Non li conosco perché non li ho ricevuti a casa,
non so dove è possibile reperirli e non si
trovano in giro per le strade: chiederli
direttamente ai candidati sarebbe, forse,
possibile, ma è un po’ seccante.
Non vorrei sembrare invadente visto che sono
così gelosamente custoditi.
Dunque provo a riassumere quel (poco) che ho
compreso ascoltando i comizi e guardando i
manifesti.
Per quanto concerne D’Occhio, rivendica
orgogliosamente il suo passato, che, come si
evince dal solitario manifesto elettorale (nel
senso di una sua solitaria foto in bianco e nero
con relativa scritta… “ero, sono…”),
coincide con il passato più o meno recente di
Telese. Su quel passato ognuno di noi può
formulare un giudizio.
Mi pare di capire, inoltre, che il suo programma
dovrebbe essere concentrato su una sorta di
liberismo edilizio, fonte di indotto liberismo
economico, che potrà, finalmente, portare la
nostra cittadina a rivaleggiare con la densità
per Km/q di Calcutta (sono, infatti, solo voci
artatamente messe in giro quelle che ci
paragonano a Caivano. Si tratta, a mio avviso,
di un paragone assolutamente limitativo).
In tal senso confesso di aver avuto qualche
difficoltà di interpretazione quando è apparso
il successivo manifesto “saremo…il turismo”.
Mi sono chiesto se si trattasse di un
evidente caso di crisi di identità (che
c’entrano tutti quegli alberi?, che c’entra il
turismo?), oppure una timida ammissione di
errore (confermata, tra l’altro, nei comizi),
nel senso che si identificano nella foto
(finalmente con chiarezza) gli ultimi alberi
da abbattere. Attendo speranzoso i prossimi
comizi per capire meglio.
Tuttavia è indubbio che, su questo progetto,
D’Occhio è assolutamente credibile.
E, in effetti, non valeva nemmeno la pena di
scriverlo tanto il progetto è chiaro.
Più complesso ed articolato il progetto Capasso.
Il manifesto elettorale rivela una indecisione
di fondo che è poi il segno caratterizzante
della sua campagna elettorale. Si chiarisce che
il progetto sarà portato avanti da una squadra e
si identifica la stessa. Ma, per evitare gli
spiacevoli inconvenienti che hanno
caratterizzato la precedente amministrazione, si
vuole evidenziare a tutti che questa squadra è
defilata e, talvolta, anche un pò anomala e
imbarazzata in quella postura vagamente
militaresca.
Mi sa tanto di “vorrei (essere solo), ma non
posso (per adesso)”.
Nei comizi della lista, poi, Capasso conferma
quanto sospettavo: in questo paese non funziona
niente.
Molte cose, negli ultimi cinque anni, non sono
state fatte, non funzionano o si potevano fare
meglio, fermo restante (sostiene con
fermezza, Capasso) che il programma proposto
(da lui) nel 2004 è stato interamente
realizzato.
Dunque il vecchio programma prevedeva già di
fare male o non fare proprio?.
Mi pare che faccia un po’ di confusione.
Forse, distrattamente, nei suoi comizi telesini,
Capasso ha confuso gli appunti degli interventi
di opposizione al Consiglio Provinciale con
quelli di Sindaco in carica a Telese.
Per conseguenza (di tale distrazione) dovremmo
avere degli interventi in consiglio provinciale
a sostegno del Presidente Cimitile.
Spero che si accorga per tempo di questo
increscioso errore e ci proponga, finalmente,
dei comizi da Sindaco in carica.
Stante questa imbarazzante situazione, non si
può esprimere un giudizio sulla credibilità di
Capasso nel realizzare i programmi.
Attendiamo chiarimenti nella speranza che
riordini i suoi appunti prima delle elezioni.
Infine, Liverini. Il manifesto identifica una
squadra. E’ stato distribuito un programma
scritto e, di conseguenza, sono stati presi
degli impegni. Questo programma affronta una
ampia serie di tematiche che ci riguardano
direttamente e ne ricavo un’idea complessiva
che, tutto sommato, è gradevole.
Si tratta, per lo più, di cose che si possono
fare con un impegno serio, un po’ di buona
volontà e la necessaria determinazione.
Certo si poteva comunicare meglio, ma
anche per questo, immagino, si è deciso di
scrivere.
E’ credibile Liverini nel proporre queste cose?.
Io penso di si.
A me, a volte, ricorda la coerenza e la serietà
di Romano Prodi.
Liverini è rimasto fermo, dal 2004, a dire le
stesse cose, con coerenza e determinazione,
mentre altri si agitavano senza avere una
dirittura precisa ed aggregandosi,
inspiegabilmente, dove pensavano che si potesse
vincere.
Io Prodi l’ho votato due volte. Voterò anche
Liverini per la seconda volta.
Tra l’altro è simpatico a mia figlia che ha 4
anni. Sarà anche una motivazione stupida, ma i
bambini, a volte, nella loro trasparenza, vedono
ciò che noi non vediamo più.
In
risposta ad Emilio Tazza
di Daniele Marra - 20
maggio 2009
Caro Emilio, ho letto con interesse ed
attenzione il tuo intervento
nel quale motivi le ragioni del voto per la
Lista Capasso. L’approdo a questa tua scelta è
sostenuto da un’analisi puntuale sulle novità e
contraddizioni che ha evidenziato questa
competizione amministrativa.
Ne
richiamo alcuni tratti: l’assenza di uno
schieramento politico di riferimento, la
mancanza di indicazioni di voto da parte dei
partiti politici (aggiungo: del centro –
sinistra), la frammentarietà della
rappresentanza, sono tutti elementi oggettivi
del quadro telesino.
Eppure, a mio avviso, la politica è presente:
basta per tutti la manifestazione di Domenica 17
maggio dell’intera deputazione sannita a
sostegno del candidato sindaco, nonché
consigliere provinciale, Capasso. Inoltre,
poiché richiami, giustamente, la centralità dei
sindaci per la loro storia e personale
rilevanza, ricordo a me stesso che non più di un
anno fa, alle elezioni provinciali, Capasso è
stato candidato, ed eletto, nelle liste del
centro - destra. Anzi, tuttora egli svolge,
autorevolmente, il ruolo di opposizione alla
Presidenza Cimitile ed alla maggioranza di
centro – sinistra che entrambi abbiamo votato.
Al
contrario Liverini è stato candidato nelle liste
del centro sinistra a sostegno di Cimitile
contribuendo, come altri della sua lista, alla
vittoria nelle scorse elezioni provinciali.
Peccato che non ci sia traccia di questo nelle
tue considerazioni!. Ma è proprio per questo
che, nonostante gli errori e quant’altro si
possa imputare a Liverini, un uomo di sinistra
dovrebbe trovarsi più a suo agio in quello
schieramento.
Ovviamente, in assenza di indicazioni “di
partito” , tutte le scelte sono legittime e non
vanno demonizzate. Tuttavia, almeno, evitiamo di
cercare giustificazioni nelle “ragioni della
politica” e nel cosiddetto “voto utile”…!
Daniele Marra
Iscritto al Partito Democratico 0824/941419 |