Campagna elettorale maggio-giugno 2009

Telese Terme

Elezioni Amministrative 2009 

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Una questione di credibilità

di Daniele Marra - 30 maggio 2009 

 

L’adesione ad un progetto politico è una questione di contenuti, ma anche, e soprattutto, di credibilità.

Allo stato attuale non conosco, nemmeno per sommi capi, i programmi delle liste D’Occhio e Capasso.

Non li conosco perché non li ho ricevuti a casa, non so dove è possibile reperirli e non si trovano in giro per le strade: chiederli direttamente ai candidati sarebbe, forse, possibile, ma è un po’ seccante.

Non vorrei sembrare invadente visto che sono così gelosamente custoditi.

Dunque provo a riassumere quel (poco) che ho compreso ascoltando i comizi e guardando i manifesti.

 

Per quanto concerne D’Occhio, rivendica orgogliosamente il suo passato, che, come si evince dal solitario manifesto elettorale (nel senso di una sua solitaria foto in bianco e nero con relativa scritta… “ero, sono…”), coincide con il passato più o meno recente di Telese. Su quel passato ognuno di noi può formulare un giudizio.

Mi pare di capire, inoltre, che il suo programma dovrebbe essere concentrato su una sorta di liberismo edilizio, fonte di indotto liberismo economico, che potrà, finalmente, portare la nostra cittadina a rivaleggiare con la densità per Km/q di Calcutta (sono, infatti, solo voci artatamente messe in giro quelle che ci paragonano a Caivano. Si tratta, a mio avviso, di un paragone assolutamente limitativo).

In tal senso confesso di aver avuto qualche difficoltà di interpretazione quando è apparso il successivo manifesto “saremo…il turismo”. Mi sono chiesto se si trattasse di un evidente caso di crisi di identità (che c’entrano tutti quegli alberi?, che c’entra il turismo?), oppure una timida ammissione di errore (confermata, tra l’altro, nei comizi), nel senso che si identificano nella foto (finalmente con chiarezza) gli ultimi alberi da abbattere.  Attendo speranzoso i prossimi comizi per capire meglio.

Tuttavia è indubbio che, su questo progetto, D’Occhio è assolutamente credibile.

E, in effetti, non valeva nemmeno la pena di scriverlo tanto il progetto è chiaro.

 

Più complesso ed articolato il progetto Capasso.

Il manifesto elettorale rivela una indecisione di fondo che è poi il segno caratterizzante della sua campagna elettorale. Si chiarisce che il progetto sarà portato avanti da una squadra e si identifica la stessa. Ma, per evitare gli spiacevoli inconvenienti che hanno caratterizzato la precedente amministrazione, si vuole evidenziare a tutti che questa squadra è defilata e, talvolta, anche un pò anomala e imbarazzata in quella postura vagamente militaresca.

Mi sa tanto di “vorrei (essere solo), ma non posso (per adesso)”.

Nei comizi della lista, poi, Capasso conferma quanto sospettavo: in questo paese non funziona niente.

Molte cose, negli ultimi cinque anni, non sono state fatte, non funzionano o si potevano fare meglio, fermo restante (sostiene con fermezza, Capasso) che il programma proposto (da lui) nel 2004 è stato interamente realizzato.

Dunque il vecchio programma prevedeva già di fare male o non fare proprio?.

Mi pare che faccia un po’ di confusione.

Forse, distrattamente, nei suoi comizi telesini, Capasso ha confuso gli appunti degli interventi di opposizione al Consiglio Provinciale con quelli di Sindaco in carica a Telese.

Per conseguenza (di tale distrazione) dovremmo avere degli interventi in consiglio provinciale a sostegno del Presidente Cimitile.

Spero che si accorga per tempo di questo increscioso errore e ci proponga, finalmente, dei comizi da Sindaco in carica.

Stante questa imbarazzante situazione, non si può esprimere un giudizio sulla credibilità di Capasso nel realizzare i programmi.

Attendiamo chiarimenti nella speranza che riordini i suoi appunti prima delle elezioni.

 

Infine, Liverini. Il manifesto identifica una squadra. E’ stato distribuito un programma scritto e, di conseguenza, sono stati presi degli impegni. Questo programma affronta una ampia serie di tematiche che ci riguardano direttamente e ne ricavo un’idea complessiva che, tutto sommato, è gradevole.

Si tratta, per lo più, di cose che si possono fare con un impegno serio, un po’ di buona volontà e la necessaria determinazione.

Certo si poteva comunicare meglio, ma anche per questo, immagino, si è deciso di scrivere.

E’ credibile Liverini nel proporre queste cose?. Io penso di si.

A me, a volte, ricorda la coerenza e la serietà di Romano Prodi.

Liverini è rimasto fermo, dal 2004, a dire le stesse cose, con coerenza e determinazione, mentre altri si agitavano senza avere una dirittura precisa ed aggregandosi, inspiegabilmente, dove pensavano che si potesse vincere.  

Io Prodi l’ho votato due volte. Voterò anche Liverini per la seconda volta.

Tra l’altro è simpatico a mia figlia che ha 4 anni. Sarà anche una motivazione stupida, ma i bambini, a volte, nella loro trasparenza, vedono ciò che noi non vediamo più.

 

 

 

 

 

 

In risposta ad Emilio Tazza 

di Daniele Marra - 20 maggio 2009 

 

 

Caro Emilio, ho letto con interesse ed attenzione il tuo intervento nel quale motivi le ragioni del voto per la Lista Capasso. L’approdo a questa tua scelta è sostenuto da un’analisi puntuale sulle novità e contraddizioni che ha evidenziato questa competizione amministrativa.

 

Ne richiamo alcuni tratti: l’assenza di uno schieramento politico di riferimento, la mancanza di indicazioni di voto da parte dei partiti politici (aggiungo: del centro – sinistra), la frammentarietà della rappresentanza, sono tutti elementi oggettivi del quadro telesino.

 

Eppure, a mio avviso, la politica è presente: basta per tutti la manifestazione di Domenica 17 maggio dell’intera deputazione sannita a sostegno del candidato sindaco, nonché consigliere provinciale, Capasso. Inoltre, poiché richiami, giustamente, la centralità dei sindaci per la loro storia e personale rilevanza, ricordo a me stesso che non più di un anno fa, alle elezioni provinciali, Capasso è stato candidato, ed eletto, nelle liste del centro - destra. Anzi, tuttora egli svolge, autorevolmente, il ruolo di opposizione alla Presidenza Cimitile ed alla maggioranza di centro – sinistra che entrambi abbiamo votato.

 

Al contrario Liverini è stato candidato nelle liste del centro sinistra a sostegno di Cimitile contribuendo, come altri della sua lista, alla vittoria nelle scorse elezioni provinciali. Peccato che non ci sia traccia di questo nelle tue considerazioni!. Ma è proprio per questo che, nonostante gli errori e quant’altro si possa imputare a Liverini, un uomo di sinistra dovrebbe trovarsi più a suo agio in quello schieramento.

 

Ovviamente, in assenza di indicazioni “di partito” , tutte le scelte sono legittime e non vanno demonizzate. Tuttavia, almeno, evitiamo di cercare giustificazioni nelle “ragioni della politica” e nel cosiddetto “voto utile”…! 

 

Daniele Marra

Iscritto al Partito Democratico 0824/941419

 

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