9 novembre 2009
Telese, si ricomincia continuando nella legalità
Lia Buono

 

 

Riporto anche io la frase di Del Deo

 

«Faccio i miei più sinceri auguri a Pino D'Occhio, lanciandogli subito una sfida: dimostri ai suoi concittadini già nei primi giorni che, nonostante lui sia sempre quel gatto Garfield che ben conosciamo, da oggi in poi volterà pagina a Telese, ponendo fine allo squallore cui Capasso ci stava facendo rassegnare. Un tantino di spregiudicatezza nelle scelte a volte non guasta, ma adesso più che mai è necessaria una grande dose di buon senso, quello che da troppi anni a questa parte pare sia mancato del tutto ai nostri amministratori».

 

In verità finché si scherza... parlare di perle di Del Deo, mi suona un po’ come quegli “appiccichi” dai Balconi dei vicoli Spagnoli, stranamente posposti sul sito ViviTelese.

 

In Verità sicuramente il mio compaesano bis, essendo compaesano a Telese e a Napoli, non si riferiva alla spregiudicatezza penale che ha portato il nostro primo cittadino a saldare i suoi debiti alla giustizia ma a quell’arguzia e spregiudicatezza intellettuale che, nel bene o nel male ha fatto del “nostro” Pino D’Occhio figura di primo piano degli ultimi venti anni(sono troppi per essere un caso) di vita amministrativa e politica telesina.

 

Il “Nostro” Pino D’Occhio,il “nostro” Ingegnere,il “nostro” Sindaco,amico sorridente o nemico buffone,amico sincero o nemico arrogante, umano o diabolico ma, giova ricordare: confermato e riconfermato alla amministrazione del nostro delizioso ed amato  paese per più di venti anni dalla approvazione espressa dal corpo sociale attraverso elezioni competitive e regolari.

 

Crolla con la sua caduta un sistema e si ricomincia continuando nella legalità, poiché far crollare l’intera impalcatura amministrativa significherebbe coinvolgere e sconvolgere troppi  innocenti, poiché legalità in ambito di politiche pubbliche non è   “applicazione formalistica della legge senza tener conto delle esigenze e dei valori democratici e dei bisogni dei cittadini”.

Non si esaurisce il compito degli amministratori con emissioni di provvedimenti o semplice rispetto di formalità previste dalla legge.

 

La affermazione di Del Deo circa la spregiudicatezza nelle scelte al fine di raggiungere risultati di pubblico interesse trova conforto nella affermazione

 

“Sempre e in mille modi le esigenze sociali si fanno sentire, sicché il nascondersi dietro la norma mina l’efficienza e soprattutto rende impossibile la prosecuzione di un sano ed utile rapporto con la rappresentanza politica della società.In tale rapporto si conferma l’importanza della fase di attuazione della fase di governo,l’applicazione della legge,che non può prescindere dalla mediazione amministrativa tra diversi interessi economici e sociali”.

 

Caro Fulvio, magari fosse mia! E' invece lezione di Scienze Politiche dell’Esimio Professore R. Feola della Università Federico II, da te magistralmente sintetizzata… Non rammaricarti di non essere filosofo amico mio …tu lo sei eccome!

 

Mio nonno non sapeva scrivere ma sapeva la trigonometria e il moto degli astri celesti…L’uomo più Saggio che io abbia mai conosciuto.

 

I titoli servono ai titolati.

 

Lia Buono.

 

 

     

 Valle Telesina


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