Pedaggi al sud? Non sono una novità - 29-07-04 - Sandro Forlani

 

 

 


Notizia tratta da Repubblica.it del 28 luglio 2004

 

Il progetto del ministro dei Trasporti riguarda
4.200 chilometri della rete gestita dall'Anas
"Pedaggio per le strade statali"

la proposta di Lunardi nel Dpef
"E' un giusto prezzo per avere servizi a buon livello"
"Ci sono resistenze ma i cittadini reagiranno bene"

ROMA - Pietro Lunardi, ministro per le Infrastrutture e i Trasporti ritiene che gli automobilisti debbano pagare il pedaggio anche sulle strade statali. E insiste su quello che definisce un sistema per contribuire al finanziamento delle grandi opere. Una proposta che, tra l'altro, il ministro ha già inserito nel "Programma infrastrutture strategiche" allegato al Dpef, il documento di programmazione economica e finanziaria.

Lunardi ha difeso la sua idea oggi, a margine della presentazione del lavoro del parco archeologico dei porti di Claudio e di Traiano a Fiumicino: "Ci sono sempre state resistenze, che però sono incomprensibili. E' un giusto prezzo per avere servizi a buon livello e credo che i cittadini se avranno un buon servizio reagiranno bene".

Il pagamento dei nuovi pegaggi, secondo la proposta del ministro, riguarda 4.200 chilometri del totale della rete delle strade statali gestite dall'Anas. "Ovviamente non sarà l'unico modo - ha proseguito Lunardi - per finanziare le grandi opere, perché abbiamo bisogno di tante e tante risorse, però ci dovrà aiutare".

E in questa direzione deve contribuire anche il Sud, aggiunge il ministro. In attesa del pedaggio per le strade statali, nel meridione bisogna cominciare a pagare quello per le autostrade. Su questo il ministro non usa mezzi termini: "Il Sud non era abituato a pagare pedaggi. Questo fatto si riconduce sempre al solito discorso che una delle forme per cui il Mezzogiorno è stato sempre discriminato era anche perchè non si pagavano pedaggi in autostrada. Io credo che il Sud deve comportarsi come il Nord. Deve comportarsi meglio del Nord e deve adeguarsi a quelle che sono le regole del Paese. E se quindi il Mezzogiorno avrà buoni servizi è giusto che paghi i pedaggi".  


 

29-07-04 - Sandro Forlani

 

Se qualcuno,di memoria corta, avesse bisogno di un sunto, di un compendio di tutto quello che ha saputo fare il Governo Berlusconi, ma soprattutto di quello che vuole fare,deve semplicemente stamparsi questo trafiletto e leggerlo tutti i giorni.

 

E’ di una semplicità allucinante : dovete pagare tutto e di più !

 

E poi ancora, giudica incomprensibile il fatto che ci siano resistenze a queste proposte. E’ come se il rapinando,con le mani alzate, oltre a dare con un sorriso il portafogli al rapinatore, gli fornisca anche il codice pin delle sue carte di credito. Per puro masochismo.

 

Scandalosa è anche l’incompletezza della proposta: vuole una nuova tassa, perché di questo si tratta, per chi percorre le statali. E le velocissime e ben manuntenute superstrade tipo Telese-Caianello ? La zingara morta ? La via San Giovanni ? La via Giammattei a San Lorenzello ? (quella del surreale film di Totò)

 

Se pedaggio deve essere,pedaggio sia, e non ci venga a dire, l’illuminato e creativo Ministro, che il Sud non sia abituato ai pedaggi; ormai dopo 27 anni di residenza in Comuni del Sud, anch'io, oltre che Telesino, mi sento del Sud, almeno abbastanza per sapere che al Sud i “pedaggi” li abbiamo sempre pagati, molto più che al Nord, dove ho vissuto per 22 anni. Certo, questi pedaggi, senza ipocrisia o con molta ipocrisia, sono sempre stati chiamati con dei nomi convenzionali, tipo “tangente”, ”pizzo”, ”camorra”, ”clientelismo”, ”sudditanza”,”quota mensile”,”apparentamento”.

 

Purtroppo questi “pedaggi” il Sud li ha sempre pagati non per avere servizi migliori, ma per evitare servizi ben peggiori, di pelo e contropelo, mentre il Nord, a fronte di qualche pedaggio Statale, più propriamente chiamato “tasse”, ha sempre avuto strade ed autostrade e servizi  degni di quelli d’Europa.

 

Io credo che il Sud deve comportarsi come il Nord. Deve comportarsi meglio del Nord”

E perché mai,dovrebbe farlo?

Non le basta, signor Ministro, che il Sud si comporti meglio del Nord, alle urne? Si è già dimenticato della Sicilia, di quale consenso abbia portato alla Sua coalizione, ora al Governo con quei voti? Dobbiamo proprio fare di più?

Sandro Forlani

PS Sul sito di Repubblica.it c’è la possibilità di esprimere un voto contro od a favore di questa barzelletta: io l’ho espresso, ed al momento del mio voto i “no” erano al 94%,mentre la somma dei “si” e “non so” al 6%.

Un gradevole aforisma del Sud è  “ mai peggio”. Purtroppo,oggi,in quest’era squaternaria di Berlusconi,che stiamo vivendo,il peggio è ogni giorno dietro l’angolo, si chiami Tremonti, Calderoli o Lunardi,il risultato non cambia : nuove Tasse!

PS2  Qualcuno, importante, mi ha invitato a “riposarmi”, qualcun altro, altrettanto importante a “dormire la notte”. Non ci riesco.

 


 

29-07-04 - Giuseppe Grimaldi

 

Fonte www.tgcom.it - segnalazione di Giuseppe Grimaldi

 

http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo212844.shtml

 

 

"Pedaggio anche su strade statali"

Consumatori contro l'idea di Lunardi

Pedaggio anche sulle strade statali come sulle autostrade. Ma solo un tratto, gestito dalla rete Anas, di ben 4mila e 200 chilometri. E' la proposta del ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi contenuta nel Dpef. La tariffa potrebbe essere introdotta sulla Salerno-Reggio Calabria, sul Grande raccordo anulare e sulla Roma-Fiumicino. Grazie al nuovo pedaggio si ricaverebbe in due anni oltre un miliardo di euro. Ma lntesa consumatori insorge.

 

Consumatori: "Un pedaggio feudale"


"Non soddisfatto del business dei giubbotti catarifrangenti costato 400 milioni di euro e dell'ulteriore business sui patentini, costato altri 200 milioni di euro alle famiglie, il ministro col buco intorno che ha scavato una voragine nei conti degli italiani, si accinge a proporre il pagamento di un assurdo pedaggio feudale su 4.200 chilometri del totale della rete delle strade statali gestite dall'Anas, per finanziare le grandi opere, come quello richiesto nel medioevo per attraversare i territori di competenza dei briganti, richiesto oggi dal Governo per finanziare la sua sconfinata megalomania!".

 

"Opposizione in tutte le sedi"
L'Intesaconsumatori critica aspramente la proposta ribadita dal ministro Lunardi di far pagare il pedaggio sulle strade statali. "Intesaconsumatori - si legge ancora nella nota - scandalizzata da un governo che aveva promesso meno tasse e più opportunità per tutti mentre in realtà mette le mani svuotando sempre più le tasche di italiani, anche del ceto medio, impoveriti come non mai nella storia repubblicana, si opporrà in tutte le sedi ad un disegno di inusitata violenza ed arroganza sulla pelle dei consumatori".

 


 

 

 

Per intervenire: invia@vivitelese.it