3
novembre 2004 Le polemiche non servono a nessuno
La
replica di Marilia Alfano: le polemiche non
servono a nessuno
«Ancora una volta sono costretta, mio malgrado,
ad intervenire in merito ad una vicenda che mi
vede inconsapevole protagonista, mi dispiace per
il lettore che forse si sarà annoiato nel
leggere di una piccola «querelle» che si sarebbe
innescata a seguito di una riunione che,
ribadisco nel caso ancora non fosse chiaro a
qualcuno, era solo interlocutoria. Anche io
preferirei dimenticare, così come vuole fare
l’Associazione commercianti di Telese, la
riunione di luglio, per più di una ragione: per
aver assistito ad uno «spettacolino» di pessimo
gusto che si è creato fra alcuni componenti
dell’associazione ed altri commercianti telesini,
per le urla che si sono udite, per i paroloni
che sono volati, per l'indecenza di una riunione
che doveva essere di tutt’altro spessore.
Le
riunioni, preciso, vengono indette non per
obbligo, ma nel tentativo di creare uno spirito
collaborativo, anzi per tentare di crearlo.
Certamente non è compito dell’amministrazione
stabilire se l'associazione commercianti esista
ancora oppure no, se l'associazione rappresenta
pochi commercianti o invece sia espressione di
molti, non credo che l'amministrazione debba
dirimere una controversia e le molte
contestazioni che sono esterne ed interne
all’associazione stessa che vanno avanti da
diversi mesi; le stesse contestazioni che sono
state oggetto di discussione in quella famosa,
ed indecente riunione di luglio.
L’Associazione commercianti dimentica,
evidentemente, che la riunione di giovedì sera,
alla quale non hanno volutamente preso parte,
nonostante gli inviti fossero stati inviati a
TUTTI i commerciatiti, ha avuto un buon
risultato e non perché lo dice la delegata al
commercio, ma perché lo hanno riferito i
presenti, lo hanno detto, per dirla come li
chiama l’Associazione anche i
«commercianti-dissidenti», quelli che pare non
riconoscono la legittimità dell’associazione,
(dissidenti da cosa o da chi, mi chiedo, non mi
risulta che l'Associazione abbia risolto il
problema delle strisce blu), per cui la delegata
non ha fatto passare nulla che non rispondesse
al vero, anche se forse a molti il risultato è
chiaramente indigesto.
All’Associazione commercianti mi preme
sottolineare e ricordare alcune importanti cose
per poi quindi chiudere la questione: la
riunione di luglio l'abbiamo già ricordata, ma
devo ricordare loro che quando si invia una
richiesta, a meno che non ci sia imminente
pericolo di vita o un caso di urgenza gravissima
(!) si possono anche aspettare quarantotto ore,
dico quarantotto, per ricevere una telefonata.
Il
fatto è questo: giovedì mattina 28 ottobre, lo
stesso giovedì della riunione, è arrivata al
comune di Telese Terme una richiesta, protocollo
13740, nella quale il «presidente
dell'associazione commercianti Diego Vallone
chiedeva di essere interpellato nelle decisioni
riguardanti le novità e modifiche che si
andranno a decidere per il settore commercio, in
quanto la stessa rappresenta una buona parte dei
commercianti contando circa 140 iscritti.» Certo
per un 'associazione è importante ed è motivo di
orgoglio avere 140 iscritti, anche sei loro
nomi, pur avendoli richiesti, non mi sono ancora
pervenuti, così a seguito della richiesta giunta
il giovedì, dopo appena quarantotto ore, cioè
sabato nel primo pomeriggio, ho telefonato
personalmente al presidente Vallone e dopo aver
trovato il cellulare spento, ho chiamato il
vicepresidente Francesco Coscia, il quale mi ha
detto che avrebbe dovuto ascoltare gli altri e
mi avrebbe fatto sapere.
Che fatto strano, ho pensato, prima mi si chiede
di essere ascoltati, convocati, sentiti, e poi
mi si dice che mi faranno sapere. E difatti il
giorno dopo, la domenica si fanno sentire, ma
attraverso un articolo sul giornale, a
carattere, e mi vorrei proprio sbagliare, solo
provocatorio, ma certamente assolutamente
infondato.
Nessuno mai ha negato il dialogo a chi lo ha
richiesto, nessuno mai si è scordato di nessuno,
agli amici dell'associazione mi permetto di
ricordare che anche in conversazioni verbali e
credo amichevoli con alcuni di loro, è stato
detto che non e 'era alcun problema ad
incontrarsi e, chi prova a dire il contrario
affama il falso, fa delle speculazioni di basso
spessore che certamente non contribuiscono allo
sviluppo del settore, o semplicemente non è
stato sufficientemente informato.
Nessuno pensa di possedere la bacchetta magica,
o il manuale delle istruzioni, ma almeno ha la
coscienza di chi vuole provare a cambiare
qualcosa, in meglio, senza più trovarsi di
fronte, per esempio, chi si lamenta perché a
Telese pare ci sia la «serranda selvaggia».
Ma
forse ha ragione qualcuno quando afferma che:
«all’associazione bisognava mandargli la
carrozza, che c'è chi non vuole che t’impicci,
che non vuole vedere chi collabora, che
stigmatizza chi si appassiona al suo lavoro...»,
questa è la cultura dell’apparire, dei facili
protagonismi, non della concretezza e
sinceramente non ci interessa.
Comunque nonostante questo bailamme, mi sento
serena, felice di notare che dopo una solo
interlocutoria riunione (e chi se lo aspettava?)
si stia creando un così grande fermento, dopo
mesi e mesi di assoluto torpore, dopo giorni di
assoluta indifferenza, dopo che Morfeo ha aperto
le braccia e li ha lasciati svegliare, sono
finalmente rinate associazioni, aggregazioni,
confederazioni, commercianti infervorati, tutti
presenti all’appello con il migliore dei
propositi.
Ma
prima di questa riunione dove erano andati a
finire, cosa hanno prodotto? Per concludere,
l’augurio sincero che l'Amministrazione fa a
tutti i commercianti di Telese è che insieme si
possa trovare impunto d’incontro fra le varie
categorie di esercenti, restando a disposizione
per qualunque richiesta, evitando piccole
speculazioni, alle quali d’ora in poi sarà dato
il loro valore, evitando possibili malintesi che
possono sorgere in chi fa qualcosa e si mette in
gioco, allontanando fattori negativi che
impediscono lo sviluppo del tessuto economico e
commerciale telesino.»
Cordialmente
Marilia Alfano
Consigliere delegato alle attività commerciali. |