Intervento riferito a: Galtarossa e i sacrifici

 

 

19 novembre 2004
A volte bisogna ricorrere ai puntini sulle "i"
Giuseppe Grimaldi

 

 

Francamente mi sembra di essere stato chiaro nell'utilizzo della metafora "quattro calci al pallone". E' ovvio, caro Sandro, che non mi riferisco alle squadre giovanili o a quelle dei dilettanti i cui praticanti onorano questa disciplina sportiva.

I riferimenti sono espliciti alle delusioni che puntualmente ci "rifila" il settore professionistico vero e proprio. Parliamo di Olimpiadi, di Europei e di Mondiali?Penso che di soddisfazioni negli ultimi 20 noi tifosi ne abbiamo avute poche in proporzione alle potenzialità attribuite alle nostre rappresentative.

Oggi molte società (per favore leggi grandi club) lamentano "grossi buchi nello stadio" durante le partite. Di chi è la colpa? Probabilmente anche dei fallimenti miseramente rimediati in queste competizioni, oltre che dai biglietti troppo costosi, dalla TV che quasi ogni sera ci ossessiona con incontri di calcio e dibattiti sul calcio, e ... forse è anche per colpa di SkyTv.

L'Italia del basket ha sfiorato il colpaccio alle Olimpiadi... guarda caso in Italia sta resuscitando la passione per la palla a spicchi.

Ricordi i successi della pallavolo con Velardo coach? Cosa accadde al movimento pallavolistico italiano? ... un aumento incredibile del numero di praticanti tesserati e tanto interesse verso questo sport che i più pensavano praticato solo dagli studenti per riempire le ore di educazione fisica.

Il problema è che in Italia quando si parla di sport si pensa al calcio e quando dico CALCIO, caro Sandro, ti ripeto intendo il Calcio di Serie A e B quello professionistico con la "P" maiuscola, non quello che gioca Saby e altri giovanotti che vanno in campo per divertirsi, rinunciando alla serata in birreria, rimediando sfottò antipatici sul campo senza minimamente pensare ai facili e lauti guadagni del calciatore professionista.

Oggi sembra che lo sport si identifichi non più con una sola disciplina, ma addirittura con tre club Milan, Inter e Juventus. Provate a contare quanti stranieri o meglio quanti non italiani sono tesserati con queste società. Per aumentare l'interesse ed il "peso internazionale" si ricorre ad atleti al di là delle Alpi (non lo stadio) e poi si rimediamo figuracce incredibili in campo internazionale. Perchè non rinunciare a qualche giocatore e lavorare con maggior interesse sul settore giovanile. Ovvio perchè non si ottengono subito i risultati che contano!

Se le società professionistiche che militano negli sport minori operassero allo stesso modo delle società di calcio subito dovrebbero dichiarare il fallimento senza che nessuno possa illudersi di possibili emendamenti!  

Soltanto dalla serie C, forse meglio dire dalla C2 in giù, il calcio diventa come tutti gli altri sport. Ci vogliono sacrifici e costanza per cercare di raggiungere nuovi traguardi ... e questo, penso, riesco ancora a capirlo!

Giuseppe Grimaldi

 

 

 

    

Altri interventi sullo stesso tema


Per intervenire: invia@vivitelese.it