Francamente mi sembra di essere stato
chiaro nell'utilizzo della metafora
"quattro calci al pallone". E' ovvio,
caro Sandro, che non mi riferisco alle
squadre giovanili o a quelle dei
dilettanti i cui praticanti onorano
questa disciplina sportiva.
I
riferimenti sono espliciti alle
delusioni che puntualmente ci "rifila"
il settore professionistico vero e
proprio. Parliamo di Olimpiadi, di
Europei e di Mondiali?Penso che di
soddisfazioni negli ultimi 20 noi tifosi
ne abbiamo avute poche in proporzione
alle potenzialità attribuite alle nostre
rappresentative.
Oggi
molte società (per favore leggi
grandi club) lamentano "grossi buchi
nello stadio" durante le partite. Di chi
è la colpa? Probabilmente anche dei
fallimenti miseramente rimediati in
queste competizioni, oltre che dai
biglietti troppo costosi, dalla TV che
quasi ogni sera ci ossessiona con
incontri di calcio e dibattiti sul
calcio, e ... forse è anche per colpa di
SkyTv.
L'Italia del basket ha sfiorato il
colpaccio alle Olimpiadi... guarda caso
in Italia sta resuscitando la passione
per la palla a spicchi.
Ricordi i successi della pallavolo con
Velardo coach? Cosa accadde al movimento
pallavolistico italiano? ... un aumento
incredibile del numero di praticanti
tesserati e tanto interesse verso questo
sport che i più pensavano praticato solo
dagli studenti per riempire le ore di
educazione fisica.
Il
problema è che in Italia quando si parla
di sport si pensa al calcio e quando
dico CALCIO, caro Sandro, ti ripeto
intendo il Calcio di Serie A e B quello
professionistico con la "P" maiuscola,
non quello che gioca Saby e altri
giovanotti che vanno in campo per
divertirsi, rinunciando alla serata in
birreria, rimediando sfottò antipatici
sul campo senza minimamente pensare ai
facili e lauti guadagni del calciatore
professionista.
Oggi
sembra che lo sport si identifichi non
più con una sola disciplina, ma
addirittura con tre club Milan, Inter e
Juventus. Provate a contare quanti
stranieri o meglio quanti non italiani
sono tesserati con queste società. Per
aumentare l'interesse ed il "peso
internazionale" si ricorre ad atleti al
di là delle Alpi (non lo stadio)
e poi si rimediamo figuracce incredibili
in campo internazionale. Perchè non
rinunciare a qualche giocatore e
lavorare con maggior interesse sul
settore giovanile. Ovvio perchè non si
ottengono subito i risultati che
contano!
Se le
società professionistiche che militano
negli sport minori operassero allo
stesso modo delle società di calcio
subito dovrebbero dichiarare il
fallimento senza che nessuno possa
illudersi di possibili emendamenti!
Soltanto dalla serie C, forse meglio
dire dalla C2 in giù, il calcio diventa
come tutti gli altri sport. Ci vogliono
sacrifici e costanza per cercare di
raggiungere nuovi traguardi ... e
questo, penso, riesco ancora a capirlo!
Giuseppe Grimaldi |