Habitat più sicuro tutela per la salute dell’
uomo
Era questo il titolo del convegno organizzato a
Telese Terme venerdì 18 marzo, una settimana fa.
Alla data odierna nessuna notizia è trapelata.
Abbiamo atteso invano un comunicato stampa del
municipio di Telese Terme o qualche articolo
giornalistico ma, né Il Mattino, né Il Sannio
Quotidiano hanno pubblicato un resoconto sulla
giornata di studio.
ViviTelese, che da quattro anni si dedica agli
interessanti argomenti trattati nel convegno,
avrebbe voluto pubblicare, divulgare, informare
i cittadini sulle novità e su cosa concretamente
possono fare i cittadini per tutelare la propria
salute e quella dell'ambiente in cui vivono.
Non ci arrendiamo e quindi, cercheremo di
contattare gli organizzatori o i relatori per
avere qualche documento o relazione che possa
informarci.
Il
ruolo del Comune di Telese Terme era solo quello
di ospitare gli esperti. Il sindaco Capasso
infatti, come si legge dal manifesto, è
intervenuto solo per i saluti. E' ovvio che ai
cittadini telesini piacerebbe conoscere le
impressioni del sindaco a termine della giornata
di studi. Sarebbe interessante anche conoscere
quali iniziative saranno intraprese a medio e
lungo termine dopo aver ascoltato gli esperti
relatori del convegno. Sarebbe bello
ma....sappiamo bene che Capasso non risponde ai
cittadini pubblicamente su ViviTelese.
Facciamo un tentativo con l'Assessore
all'Ambiente Fuschini che ha dimostrato in
diverse occasioni, diversamente dal sindaco, la propria disponibilità
nei confronti dei cittadini e di ViviTelese:
Gentile Assessore Fuschini,
Alla luce dei risultati del convegno
svoltosi a Telese il 18 marzo, dai temi
molto interessanti:
-
rischi biologici sanitari
-
onde elettromagnetiche
-
radiazioni
ionizzanti
-
rischio amianto
-
acque e
fattori inquinanti
-
medicina termale come
opportunità curativa naturale,
potrebbe informare i cittadini di
Telese Terme che Lei amministra,
sulle iniziative adottate in
concreto per rendere il nostro
habitat più sicuro, a tutela della
nostra salute?
Gradirei una risposta anche nel caso
in cui non vi fossero iniziative
municipali in atto. In questo caso
potrebbe informarci dei progetti e
di cosa prevede per il futuro.
Giovanni Forgione
E-mail inviata alle ore 21:45 del 24
marzo 2005
>>>Risposta
dell'Ass.Fuschini |
La giornata di studio
Habitat più sicuro tutela per la salute dell’
uomo era promossa
da
-
AIAS - Associazione
Italiana fra Addetti alla
Sicurezza
-
Università Popolare del
Sannio
con il contributo
di
-
Regione Campania
- assessorato all'Ambiente,
-
Comune di Telese
Terme,
-
Impresa Minieri - Terme di Telese
-
Igiene urbana Lavorgna di San Lorenzello
Si
è parlato di:
-
rischi biologici sanitari
-
onde elettromagnetiche
-
radiazioni
ionizzanti
-
rischio amianto
-
acque e
fattori inquinanti
-
medicina termale come
opportunità curativa naturale
Si legge ancora nella
presentazione:
Un meeting interessante, nato dalla
preoccupazione di presentare un habitat meno
aggressivo per la salute dell'uomo e per questo
sempre più libero da fattori inquinanti e che
apre le porte ad un progetto ambizioso coltivato
da alcuni ingegneri locali d'intesa con
l'Associazione Italiana Addetti alla Sicurezza:
una settimana scientifica sulle problematiche
ambientali con i massimi esperti nazionali e
stranieri.
Sono intervenuti:
-
Antonio Di Mezza
(presidente Università Popolare del Sannio)
-
Alfredo Minieri (presidente
Minieri S.p.a. - Terme di Telese)
-
Gennaro
Capasso (sindaco di Telese Terme)
-
Fausto Pepe
(direttore Arpac Benevento)
-
Luigi Nocera
(assessore all'Ambiente Regione Campania)
-
Ugo Santomauro (presidente
AIAS Campania)
-
Armando Masucci (A.O.S. G.
Moscati Università degli Studi di Siena)
-
Lino Raffaele (esperto qualificato in sistemi
radiologici e inquinamento radiattivo -Asl Ce
1)
-
Eugenio Sciabica (presidente
Commissione Nazionale Amianto - Dirigente
Ministero della Salute)
-
Floriana Papa (responsabile
nazionale Sindacato Medici Termali - Università
degli Studi di Pavia)
-
Luciano Fonzi (Ordinario di Anatomia Università degli
studi di Pavia)
-
Claudio Rossi (direttore
Dipartimento Scienze Tecnologiche e Chimiche -
Università di Siena)
-
Luciano Capobianco
(direttore regionale Arpac)
Il sito web dell'AIAS
è molto bene
organizzato e quindi
vi invito a
visitarlo. Gli atti
dei convegni sono
scaricabili solo da
utenti registrati e
dai soci. Non è
stato comunque possibile risalire a
notizie del convegno telesino.
http://www.aias-sicurezza.it/
L'Università
Popolare del Sannio
non ha sito web nè
e-mail per contatti
e quindi, nemmeno
qui possiamo
ricavare
informazioni;
questi i dati
dell'Università
popolare del Sannio:
Segreteria: Presso
il Comune di Calvi,
Via Roma - 82010
Calvi BN
Presidente: Antonio
Di Mezza, Via Vallo
Rotondo, 4 - 82037
Telese Terme.
Specializzata in
Corsi di Medicina ed
Educazione Continua
in Medicina (ECM);
il Presidente è
ordinario di
Chirurgia Pediatrica
presso l'Università
degli Studi di
Napoli Federico II.
Sul sito della Regione Campania,
sezione Ambiente, è
possibile leggere
questa pagina
interessante (non
riferita al convegno
di Telese)
Rifiuti in
Campania
tutti i
pezzi del
mosaico
1. La
pattumiera
d'Italia
-
L'emergenza
rifiuti ha
una lunga
storia. E'
quella delle
vecchie
"discariche",
grandi fossi
nei quali
nei decenni
scorsi è
stato
sversato di
tutto.
Enormi
pattumiere a
cielo aperto
in cui
finivano
anche
rifiuti
industriali
non trattati
e rifiuti
tossici di
ogni tipo.
2. Il
ruolo della
camorra
-
Inquinamento
della terra,
delle falde,
dell'acqua.
Un enorme
disastro
ambientale
colposo. Un
colossale
giro
d'affari,
quasi sempre
illegale.
Una delle
principali
fonti di
finanziamento
di clan e
famiglie
malavitose.
Intrecci,
collegamenti,
alleanze
ricostruiti
nei rapporti
della
commissione
antimafia.
3.
Paralisi
colpevole
- Allo
strapotere
dei signori
delle
discariche
ha
corrisposto
l'incapacità
di tante
istituzioni
di costruire
un'alternativa
a quel
sistema. Gli
ultimi
decenni sono
la storia di
proposte
avanzate e
poi mai
approvate,
di piani
restati
inattuati,
del
prevalere di
spinte
localistiche.
Decenni di
colpevole
paralisi.
4. La svolta
-
Poi è
arrivata la
svolta. Un
piano
operativo
della
Regione che
prevede lo
sviluppo
della
raccolta
differenziata
e la
realizzazione
di impianti
industriali
per il
trattamento
dei rifiuti: CDR,
termovalorizzatori,
impianti di
compostaggio,
isole
ecologiche.
Senza un
moderno
ciclo
industriale
non si
costruisce
una
alternativa
credibile e
realistica
ai "signori
delle
discariche".
5.
Continuità
istituzionale
-
Nel maggio
del 2000
Antonio Bassolino
subentrava
ad Antonio
Rastrelli e
Andrea Losco
nel ruolo di
Commissario
straordinario
ai rifiuti.
Il
centrosinistra
poteva
scegliere lo
scontro
politico,
rinnegando
il piano
rifiuti già
varato dal
centrodestra.
Ridiscutere
il piano
ereditato
avrebbe
significato
il ritorno
alla
paralisi.
Mentre
eravamo già
fuori tempo
massimo. E'
stata scelta
la
continuità
istituzionale,
nell'interesse
dei
cittadini.
6. Un lavoro
senza
precedenti
-
Gli ultimi
anni in
Campania
sono stati
una corsa
contro il
tempo. Sono
stati
realizzati 7
impianti di CDR per la
produzione
di
combustibile
da rifiuti.
Autorizzati
e messi in
esercizio
aree di
trasferenza,
impianti di
compostaggio,
di
selezione,
di
trattamento
della
frazione
organica
stabilizzata.
In Campania
non ci sono
più
discariche
per il
rifiuto
indifferenziato.
Ma, per
completare
il ciclo,
restano da
fare i
termovalorizzatori.
7. Perchè i
termovalorizzatori
-
Attualmente,
tutti i
rifiuti
urbani,
6.850
tonnellate,
vengono
trattati
dagli
impianti di
CDR. Ogni
giorno
vengono
prodotte
2.200 balle
di
combustibile.
800.000
balle
all'anno. O
bruciamo le
balle nei
termovalorizzatori
o
trasformiamo
la Campania
in un enorme
stoccaggio
di balle.
8. I
termovalorizzatori
in tutto il
mondo - Sono
in tutto il
mondo: a
Parigi e a
Vienna, in
tutte le
grandi
regioni del Nord-Italia.
Molti con
dimensioni
eguali o
maggiori di
quelli che
realizzeremo
in Campania.
Si tratta di
impianti
industriali
compatibili,
sottoposti a
norme di
sicurezza
rigidissime.
9. La
raccolta
differenziata
- I CDR hanno
bisogno di
una forte
raccolta
differenziata.
Anche in
questo campo
abbiamo
fatto molti
passi in
avanti.
Partivamo da
zero, oggi
siamo al
12%. In
Italia il
risultato
migliore per
la raccolta
differenziata
è quello
della
Lombardia,
al 30%. La
Campania può
raggiungere
questi
risultati.
Rimane
comunque
l'esigenza
di trattare
i rifiuti
che restano.
10.
Responsabilità
e
collaborazione
- Su richiesta
del
Presidente
della
Regione, il
27 febbraio
2004 il
Governo
nomina
responsabile
per
l'emergenza
rifiuti un
Prefetto,
Corrado
Catenacci.
La Regione
ha
continuato
ad
affiancare
il
Commissariato,
nello
spirito di
responsabilità
e
collaborazione.
Nel rispetto
dell'ambiente.
Al servizio
dei
cittadini.
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