7 aprile 2005
Sannio Quotidiano "oscura" i cittadini
Giovanni Forgione

 

 

Quasi tutti i giornali hanno un indirizzo politico o uno "stile editoriale". Sono i direttori delle testate a decidere, dopo i suggerimenti della redazione, se un pezzo deve andare o no. Tutto regolare? Si e no. Si, perché il giornale è mio e me lo gestisco io, dice il direttore. No, perché si fa finta di dare la parola ai cittadini e invece...

Molti giornali mettono a disposizione dei lettori uno spazio chiamato in vari modi come ad esempio: "lettere al direttore", "riceviamo e pubblichiamo". E' un modo civile di dare la parola a chi non è giornalista né rappresenta istituzioni o partiti politici. Il direttore del giornale "regalando" questo spazio è come se dicesse: "lo pubblichiamo così come è, senza necessariamente condividerne i contenuti, tanto la responsabilità è di chi firma.

Anche "Il Sannio Quotidiano" presenta questa rubrica ed abbiamo pensato bene, Giuseppe Grimaldi ed io, di inviare una lettera al direttore per affermare quelle che per noi sono verità, contro "verità diverse" apparse proprio sullo stesso quotidiano sannita.

La lettera l'abbiamo inviata via e-mail a "Il Sannio Quotidiano"; è arrivata a destinazione perché altrimenti avremmo ricevuto comunicazione di posta non consegnata. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, né di spazio indisponibile, né di quando sarebbe stata pubblicata.

 

Gent.ma Redazione de "Il Sannio Quotidiano",

vogliate pubblicare nella Vs. rubrica "riceviamo & pubblichiamo" il contenuto dell'allegato in riposta all'articolo/intervista al Prof. Di Mezza pubblicato sul Vs. giornale la scorsa settimana.

 

Cordiali saluti.

Giovanni Forgione e Giuseppe Grimaldi (www.vivitelese.it)

 

From: "invia" <invia@vivitelese.it>

To: valle.telesina@ilsannioquotidiano.it

Date: 29 Mar 2005, 11:35:35 AM

Subject: Con preghiera di pubblicazione

 

 

Per rispetto di "esclusività" abbiamo evitato di diffondere il contenuto della lettera sul sito ViviTelese, prima della eventuale pubblicazione sulla carta stampata. Oggi a 10 giorni dall'invio, dopo aver notato la cattiva volontà nel pubblicare i nostri contenuti, decidiamo di "fare uscire" l'intervento su ViviTelese.

 

E' comunque da sottolineare che lo stesso trattamento che abbiamo ricevuto in questa occasione, forse è stato riservato a chissà quanti altri cittadini che avrebbero voluto esprimere proprie opinioni. E' innegabile che questo episodio lascia una grande ombra sul modo di fare informazione locale sulla carta stampata.

 

Avrei voglia di chiedere tante cose al direttore de "Il Sannio Quotidiano"; chissà se mi risponderà...In passato ho provato a farlo una sola volta proprio un anno fa ma, purtroppo, non ho avuto risposta. Riproverò in occasioni future. Intanto, ecco il contenuto di quello che civilmente abbiamo chiesto di pubblicare, come "smentita" ad affermazioni fatte dal Prof. Antonio Di Mezza sullo stesso giornale; in definitiva è come se ci fosse stato negato il diritto di replica.

 

 

A "Il Sannio Quotidiano!

Richiesta per rubrica "riceviamo & pubblichiamo"

 

 

Circa 10 giorni fa si è tenuto a Telese un convegno sulla sicurezza ambientale con la presenza di esperti provinciali e regionali. Sul vostro quotidiano è uscito anche il relativo articolo dal titolo “Antonio Di Mezza: Sicurezza ambientale, è importante sensibilizzare”.

 

Nonostante il titolo presupponga la sensibilizzazione, nessun cenno viene fatto alla presenza dei cittadini sia al convegno, sia per modalità attuative della “sensibilizzazione”. Da circa quattro anni, noi cittadini organizzati attraverso il gruppo “ViviTelese” svolgiamo gratuitamente un servizio di segnalazione, continuo e ampiamente documentato, sulla situazione ambientale del territorio telesino. Tre volte abbiamo scritto al Prefetto e all’Arpac ottenendo risposte concrete.

 

E’ probabile che il Professore Di Mezza non conosca la realtà “ViviTelese”. Non siamo rimasti sorpresi del mancato invito al nostro gruppo anche perché la scarsa sensibilità degli addetti ai lavori locali contrasta con i nostri ideali e probabilmente per qualcuno di loro è più comodo far finta di non considerarci.

 

Comunque, leggendo del convegno su “Il Sannio quotidiano” del 25 marzo 2005, ci fa piacere sapere che non siamo i soli a richiamare l'attenzione verso la salvaguardia del nostro "una volta ameno" territorio. Già nel corso dell'inverno scorso, e fino a primavera inoltrata, l'illustrissmo Prof. Antonio di Mezza rilasciava settimanalmente dichiarazioni preoccupanti sullo stato di abbandono e la mancata tutela del territorio dell'intera valle. Gli ingombranti abbandonati sulla fondo Valle Isclero e le condizioni disastrose del manto stradale e dei servizi di alcune importanti arterie ci confermarono che non eravamo i soli a lamentarci dello stato di abbandono sempre più visibile e percepibile.

 

Ci aspettavamo però che il Professore richiamasse l'attenzione dell'amministrazione della sua cittadina anche contro un fenomeno in piena espansione: il continuo progredire delle discariche abusive. Pensavamo che l'esimio Professore di Microchirugia Pediatrica del II° Policlinico dell’Università di Napoli, durante le sue passeggiate sui marciapiedi telesini, avesse notato le precarie condizioni igieniche delle strade,dei cassonetti ed avesse annotato con quanto ritardo sono partite nella nostra comunità la raccolta differenziata e la raccolta degli ingombranti.

 

Ci aspettavamo che il Presidente del Consiglio Direttivo dell'Università del Sannio utilizzando internet, per le sue ricerche e per i suoi continui aggiornamenti, scoprisse da solo l'operosità di suoi concittadini che hanno raccolto numerose documentazioni fotografiche, filmati, hanno inviato richieste all'ARPAC, all'ASL, alle varie organizzazioni che si occupano di tutela ambientale fino a far arrivare addirittura una troupe di Striscia la Notizia per documentare “il chilometro di vergogna” a ridosso del Calore ... situato guarda caso a poche centinaia di metri dall'abitazione del noto Professore.

 

La triste realtà è che gli amministratori telesini ed il sindaco che non dicono la verità sulla reale situazione dei rifiuti (si badi bene “falso per iscritto”, per giustificarsi in modo puerile nei confronti del Prefetto da noi sollecitato), fino a negare l'esistenza di discariche con amianto sul territorio; e in più dobbiamo leggere che il convegno di Telese ha preso spunto dal problema amianto in territorio di Amorosi.

 

Caro Professore Di Mezza, lei che organizza convegni sulla sicurezza ambientale, perchè non ci parla di Telese Terme e del depuratore che non ha mai depurato le acque di scarico della nostra comunità, della centrale fotovoltaica che non ha mai generato energia, delle discariche con amianto tuttora esistenti in buona parte del territorio telesino (anche a poche centinaia di metri da casa sua), del tentativo di autorizzare una discarica nello stadio comunale, degli scarichi abusivi nel Seneta, nel Grassano e nel Tre Colori, della raccolta multimateriale con i sacchi mai svuotati e tuttora giacenti a San Lorenzello, dell’abusivismo e del permissivismo edilizio, del nuovo ponte di Solopaca che sbuca direttamente sul lago dove tutti conosciamo i risultati dei lavori eseguiti?

 

Noi crediamo che Lei conosca molto bene queste problematiche eppure non ne ha mai parlato. Il suo apporto, ovviamente meglio se distaccato dall’attività politica di partito di cui Lei è un noto esponente, potrebbe contribuire a risistemare l’habitat oltraggiato delle nostre terre.

 

Leggendo l'articolo della scorsa settimana a nostro avviso trapelava un pizzico di delusione per l'assenza di tanti amministratori al convegno sulla sicurezza ambientale. Non le sembra che simili esempi di latitanza siano una conferma alla veridicità di tante bugie di cui siamo continuamente vittime?

 

Caro Professore consulti la nostra ricca (anzi, ricchissima) documentazione e qualora dovesse condividerla ci garantisca il giusto apporto per costringere i politici al rispetto del nostro ambiente, alla sicurezza del nostro futuro ed una volta tanto ad invitarli a tener fede agli impegni promossi in campagna elettorale. Con il suo apporto e con il suo impegno possiamo sicuramente fare qualcosa di più.

 

Giovanni Forgione Giuseppe Grimaldi (www.vivitelese.it)

 

A questo link l'intervento del professore Di Mezza che ci ha fatto "rabbrividire" e reagire con la richiesta di pubblicazione.

 

    

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Per intervenire: invia@vivitelese.it