A "Il Sannio Quotidiano!
Richiesta per rubrica "riceviamo &
pubblichiamo"
Circa 10 giorni fa si è tenuto a Telese
un convegno sulla sicurezza ambientale
con la presenza di esperti provinciali e
regionali. Sul vostro quotidiano è
uscito anche il relativo articolo dal
titolo “Antonio Di Mezza: Sicurezza
ambientale, è importante
sensibilizzare”.
Nonostante il titolo presupponga la
sensibilizzazione, nessun cenno viene
fatto alla presenza dei cittadini sia al
convegno, sia per modalità attuative
della “sensibilizzazione”. Da circa
quattro anni, noi cittadini organizzati
attraverso il gruppo “ViviTelese”
svolgiamo gratuitamente un servizio di
segnalazione, continuo e ampiamente
documentato, sulla situazione ambientale
del territorio telesino. Tre volte
abbiamo scritto al Prefetto e all’Arpac
ottenendo risposte concrete.
E’ probabile che il Professore Di Mezza
non conosca la realtà “ViviTelese”. Non
siamo rimasti sorpresi del mancato
invito al nostro gruppo anche perché la
scarsa sensibilità degli addetti ai
lavori locali contrasta con i nostri
ideali e probabilmente per qualcuno di
loro è più comodo far finta di non
considerarci.
Comunque, leggendo del convegno su “Il
Sannio quotidiano” del 25 marzo 2005, ci
fa piacere sapere che non siamo i soli a
richiamare l'attenzione verso la
salvaguardia del nostro "una volta
ameno" territorio. Già nel corso
dell'inverno scorso, e fino a primavera
inoltrata, l'illustrissmo Prof. Antonio
di Mezza rilasciava settimanalmente
dichiarazioni preoccupanti sullo stato
di abbandono e la mancata tutela del
territorio dell'intera valle. Gli
ingombranti abbandonati sulla fondo
Valle Isclero e le condizioni disastrose
del manto stradale e dei servizi di
alcune importanti arterie ci
confermarono che non eravamo i soli a
lamentarci dello stato di abbandono
sempre più visibile e percepibile.
Ci aspettavamo però che il Professore
richiamasse l'attenzione
dell'amministrazione della sua cittadina
anche contro un fenomeno in piena
espansione: il continuo progredire delle
discariche abusive. Pensavamo che
l'esimio Professore di Microchirugia
Pediatrica del II° Policlinico
dell’Università di Napoli, durante le
sue passeggiate sui marciapiedi
telesini, avesse notato le precarie
condizioni igieniche delle strade,dei
cassonetti ed avesse annotato con quanto
ritardo sono partite nella nostra
comunità la raccolta differenziata e la
raccolta degli ingombranti.
Ci aspettavamo che il Presidente del
Consiglio Direttivo dell'Università del
Sannio utilizzando internet, per le sue
ricerche e per i suoi continui
aggiornamenti, scoprisse da solo
l'operosità di suoi concittadini che
hanno raccolto numerose documentazioni
fotografiche, filmati, hanno inviato
richieste all'ARPAC, all'ASL, alle varie
organizzazioni che si occupano di tutela
ambientale fino a far arrivare
addirittura una troupe di Striscia la
Notizia per documentare “il chilometro
di vergogna” a ridosso del Calore ...
situato guarda caso a poche centinaia di
metri dall'abitazione del noto
Professore.
La triste realtà è che gli
amministratori telesini ed il sindaco
che non dicono la verità sulla reale
situazione dei rifiuti (si badi bene
“falso per iscritto”, per giustificarsi
in modo puerile nei confronti del
Prefetto da noi sollecitato), fino a
negare l'esistenza di discariche con
amianto sul territorio; e in più
dobbiamo leggere che il convegno di
Telese ha preso spunto dal problema
amianto in territorio di Amorosi.
Caro Professore Di Mezza, lei che
organizza convegni sulla sicurezza
ambientale, perchè non ci parla di
Telese Terme e del depuratore che non ha
mai depurato le acque di scarico della
nostra comunità, della centrale
fotovoltaica che non ha mai generato
energia, delle discariche con amianto
tuttora esistenti in buona parte del
territorio telesino (anche a poche
centinaia di metri da casa sua), del
tentativo di autorizzare una discarica
nello stadio comunale, degli scarichi
abusivi nel Seneta, nel Grassano e nel
Tre Colori, della raccolta
multimateriale con i sacchi mai svuotati
e tuttora giacenti a San Lorenzello,
dell’abusivismo e del permissivismo
edilizio, del nuovo ponte di Solopaca
che sbuca direttamente sul lago dove
tutti conosciamo i risultati dei lavori
eseguiti?
Noi crediamo che Lei conosca molto bene
queste problematiche eppure non ne ha
mai parlato. Il suo apporto, ovviamente
meglio se distaccato dall’attività
politica di partito di cui Lei è un noto
esponente, potrebbe contribuire a
risistemare l’habitat oltraggiato delle
nostre terre.
Leggendo l'articolo della scorsa
settimana a nostro avviso trapelava un
pizzico di delusione per l'assenza di
tanti amministratori al convegno sulla
sicurezza ambientale. Non le sembra che
simili esempi di latitanza siano una
conferma alla veridicità di tante bugie
di cui siamo continuamente vittime?
Caro Professore consulti la nostra ricca
(anzi, ricchissima) documentazione e
qualora dovesse condividerla ci
garantisca il giusto apporto per
costringere i politici al rispetto del
nostro ambiente, alla sicurezza del
nostro futuro ed una volta tanto ad
invitarli a tener fede agli impegni
promossi in campagna elettorale. Con il
suo apporto e con il suo impegno
possiamo sicuramente fare qualcosa di
più.
Giovanni Forgione Giuseppe Grimaldi
(www.vivitelese.it)
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