23 gennaio 2005
Polo scolastico, lettera aperta a "Il Sannio"
Pasquale Biondi- Alfonso Grillo

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

 

 

DEMOCRATICI DI SINISTRA

Circolo “Vera Lombardi” 

Unità di base “Mario Cirillo”

 

 

Lettera aperta al Caporedattore

de il Sannio Quotidiano - Valle Telesina

dottor Antonio Vecchiarelli

 

Egregio dottor Vecchiarelli,

nell’articolo di venerdi 20 u.s. il suo giornale parlava di pressioni politiche di DS e PRC sul Presidente della Provincia, Carmine Nardone, al fine di ostacolare l’acquisto dell’ex mulino “Capasso & Romano”. I due partiti venivano accomunati a non meglio identificati personaggi che starebbero brigando per sottrarre il liceo al comune di Telese e localizzarlo altrove. Il motivo delle pressioni è presto detto: DS e PRC confonderebbero il piano politico-amministrativo con quello personale-imprenditoriale, poiché il proprietario dell’ex mulino è l’assessore ai lavori pubblici del comune di Telese, Giuseppe D’Occhio.

Ci rendiamo conto di essere cittadini del Paese in cui il presidente del consiglio dei ministri è l’incarnazione dell’identità tra interessi privati e attività legislativa. Questa degenerazione, lo sappiamo bene, ha progressivamente prodotto una destrutturazione del sentire comune, cioè di quel “sentimento razionale” che una volta si sarebbe chiamato senso civico. Ma il suo giornale ha compiuto un ulteriore passaggio: anziché evidenziare l’anomala posizione dell’assessore D’Occhio – portatore di reali e notevoli interessi imprenditoriali – ha preferito muovere un’accusa di cecità politica a due partiti che, negli scorsi giorni, hanno semplicemente cercato di capire quale fosse lo stato dell’arte.

L’accusa che il suo giornale ci muove è molto grave ma, soprattutto, ingiusta. Le espressioni riportate nell’articolo di venerdì 20 gennaio fanno concludere al lettore che, pur di giocare un brutto tiro a D’Occhio, Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista sarebbero disposti a perdere il liceo di Telese. La cosa è a dir poco incomprensibile, soprattutto da parte di un giornale così attento alle vicende telesine da sapere con quanta dedizione e impegno i partiti della sinistra lottano per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, nella trasparenza e nella correttezza che ci ha sempre contraddistinto. L’obiettivo di DS e Rifondazione è quello di dare la sede migliore al glorioso liceo, nel comune di Telese: per raggiungere questo obiettivo siamo disposti a confrontarci con tutti.

Certo, lo diciamo sommessamente al suo giornale (che sembra riconoscere questo obiettivo soltanto all’amministrazione comunale di Capasso e D’Occhio), ci incuriosisce molto venire a conoscenza di una delibera di giunta comunale (la numero 267 del 20/10/2005) con cui si compie un atto che va esattamente nella direzione opposta a quella necessaria per risolvere almeno i problemi di sovraffollamento.

Infatti, mentre gli altri comuni mettono a disposizione del presidente Nardone i propri locali per le scuole superiori, l’amministrazione telesina, con un pacchiano gioco di prestigio, gli scippa quelli che già aveva in mano: la contraddizione tra le parole e i fatti è lampante.

La delibera richiamata adotta il programma triennale dei lavori pubblici, in cui l’ex istituto professionale “Palmieri” di via Roma viene inopinatamente trasformato in scuola media. Per la precisione, al punto 10 si parla di lavori di completamento dell’ex istituto professionale per 634.000 euro (con contributo regionale) e al punto 29 di lavori di adeguamento antisismico della scuola media per altri 400.000 euro (questa volta i fondi sono del CIPE). A dire il vero, i progetti depositati portano già l’intitolazione “Scuola media”.

Qual è la conseguenza? Che i locali dell’istituto professionale, cioè di una scuola media superiore, devono essere messi a disposizione della provincia, che è l’ente competente, mentre le scuole medie inferiori, di competenza del comune, rimangono nella disponibilità di Telese.

Facciamo solo cenno ad altre valutazioni sull’ex “Palmieri”: 1) i lavori sono in corso da anni, per cui sono stati accumulati colpevoli ritardi, senza i quali si poteva risolvere il problema urgente del sovraffollamento del liceo e ragionare con più calma di ogni ipotesi in campo;      2) non si tratta di lavori di adeguamento ma di abbattimento e ricostruzione, con modifica della pianta e del progetto; 3) proprio perché nuovo, l’edificio non dovrebbe aver bisogno di adeguamento antisismico; 4) per come è organizzata la cosa, a noi pare di poter anticipare l’ennesimo e maramaldesco drenaggio di fondi pubblici finalizzati alla sottrazione di una scuola superiore alla provincia.

Speriamo che questi ulteriori elementi possano contribuire a fare chiarezza. Intanto, ci dichiariamo disponibili ad incontrare tutti i soggetti interessati (studenti, genitori, insegnanti, preside) per dare il nostro contributo fattivo alla risoluzione dei problemi.

 

Telese Terme, 21 gennaio 2005

 

Pasquale Biondi

Segretario cittadino DS

 

Alfonso Grillo

Segretario cittadino PRC

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it