14 settembre 2007
Inceneritore, cresce la forza dei cittadini
Giovanni Forgione

 

 

Ho assistito alla parte finale del consiglio comunale di Puglianello attraverso Media TV. (Leggi anche il Resoconto de Il Sannio Quotidiano aggiunto in questa pagina il 15 set 2007). Le idee che mi sono fatto ascoltando sono molteplici. Provo ad esprimerle. Non ho seguito tutto dall'inizio e quindi, cari lettori, mi informerete per qualche mia eventuale "svista". I vostri commenti e le correzioni a ciò che ho percepito le pubblicherò in questa stessa pagina.

1) La partecipazione di una così ampia platea, con invito esteso a tutti i partiti e a tutti i comitati civici, fa onore al sindaco di Puglianello  organizzatore del consiglio, date le positive modalità di apertura con la volontà (che ha avuto successo) di mettere intorno allo stesso tavolo cittadini e politica, in un confronto senza esclusione di colpi.

2) L'inceneritore di San Salvatore è un totale abuso, non previsto né dal buon senso, né dal parere di esperti studiosi (come il prof. Montanari) né dalla programmazione provinciale approvata dallo stesso consiglio provinciale presieduto da Nardone. Il NO alla centrale, almeno al microfono del consiglio di Puglianello, è unanime.

3) La dicotomia tra biomasse o ecoballe è irrilevante. Un inceneritore rovina l'ambiente e produce dannosissime polveri sottili indipendentemente da quello che brucia. C'è ancora chi ha la faccia per affermare che le bruciare le biomasse non inquina ambiente e polmoni. Da non dimenticare che la ditta che dovrebbe costruire la centrale non esclude che si possano bruciare anche le ecoballe. C'è anche chi ha affermato, nel consiglio aperto di Puglianello, che il progetto delle centrali prevedeva solo biomasse a Reino e solo ecoballe a San Salvatore.

4) La decisione di nominare un comitato scientifico è un secondo grave abuso dopo che il consiglio provinciale si era già espresso nettamente contro le centrali. La forzatura di far cambiare idea ai consiglieri provinciali è antidemocratica e getta una macchia sulla serietà e sulla democraticità delle decisioni del consiglio provinciale negli ultimi anni. E' emerso il grande timore della commissione tecnica in quanto, è stato detto, "tutte le commissioni di esperti sono al servizio della politica"; E' un escamotage per potere ignorare la volontà dei cittadini e la stessa volontà del consiglio provinciale espressa il 20 agosto.

 

5) E' cresciuta nei politici la consapevolezza che i cittadini non sono più così sprovveduti come appariva loro qualche anno fa. Aggiungo io che l''informazione libera, come quella di ViviTelese, e come la divulgazione di comunicati dei comitati civici, ha arricchito in modo esponenziale le conoscenze dei cittadini.

I dietro-front e le indecisioni dei consiglieri provinciali, nascono da timori concreti nel vedere traballare la propria poltrona. I politici sono di fronte ad un rinnovato modo di porsi dei cittadini in rapporto alle decisioni politiche. L'atteggiamento popolare appare con maggiore profondità e più ampia criticità. Questo miglioramento "improvviso" dei cittadini è dipeso in gran parte dal pericolo imminente per la propria salute ma già aleggiava da qualche tempo.

6) Non si capisce il senso e l'utilità per il Sannio di una centrale che dovrebbe produrre energia per Bergamo. Né si capisce chi ha proposto, e dove sta scritto, che la centrale dovesse essere localizzata a San Salvatore. Mistero. Il consigliere Romano di S.Salvatore ha confermato che il "contentino" di energia per il comune di S.Salvatore riguarderebbe solo il municipio e non la popolazione.

7) I consiglieri provinciali, affermano di essere contrari al termovalorizzatore senza atti ufficiali. Non so se qualcuno tra loro abbia già redatto un comunicato con carta intestata della Provincia. So che si può fare. ViviTelese riceve, grazie ad Antonio De Lucia, responsabile dell'ufficio stampa della Provincia, tutti i comunicati dell'ente. So che quando un consigliere provinciale vuole esprimersi su "carta intestata" della Provincia, può farlo. Il consigliere Lamparelli, ad esempio, ha firmato un "comunicato personale" attraverso l'ufficio stampa provinciale per esprimere le proprie opinioni sul consigliere Ascierto Della Ratta. Il simpatico consigliere provinciale Mario Borrelli ha dichiarato apertamente sui giornali la propria contrarietà alla centrale e ha anche detto che sarà il primo a mettersi davanti alle ruspe.  Perché arrivare a queste espressioni da spot pubblicitario? Ci vuole tanto domani in Provincia a dettare "istituzionalmente" all'ufficio stampa la propria contrarietà alla centrale?

I numerosi comunicati "scritti" di contrarietà sono solo delle segreterie dei partiti ed alla fin fine non contano granché perché non hanno lo stesso potere decisionale di un consigliere con diritto di voto.

8) Desolante l'intervento finale del consigliere provinciale Lucio Rubano che ha affermato: "chi viene votato dai cittadini, li rappresenta per un certo numero di anni: il politico non è tenuto a chiedere il parere dei propri elettori per ogni decisione che deve prendere; se alla conclusione del proprio mandato non è stato gradito, il cittadino non lo voterà più". Queste parole in sintesi affermano che i comitati civici sono inutili, che la discussione popolare è irrilevante, che le opinioni dei cittadini non contano, che ViviTelese non serve a niente. Veramente deludente e contro l'etica della rappresentanza popolare. Forse il consigliere Rubano dimentica che è al servizio dei cittadini e come rappresentante politico dovrebbe consultare i cittadini sempre e con dovuto garbo. Quando è stato eletto, il consigliere Rubano, non penso che abbia presentato un programma che già prevedesse l'inceneritore a San Salvatore nel 2007. Secondo Rubano, lui dovrebbe decidere per il SI o per il NO senza fare alcun riferimento agli umori, alle opinioni, alle paure, peraltro giustificate, dei cittadini.

9) Il quadro della politica sannita è proprio desolante. Spesso osserviamo sedicenti rappresentanti del popolo che rappresentano solo se stessi e a volte nemmeno se stessi se prevalgono interessi di cordata. Dalla vetrina del consiglio di Puglianello è anche apparsa, evidente, la deprimente tendenza a cavalcare l'onda del NO all'inceneritore per fare campagna elettorale.

10) Se la rivolta popolare è così massiccia, se i comitati proliferano, un motivo ci sarà: la gente è stanca di essere presa per i fondelli da una classe politica che è costretta a rispettare imposizioni e interessi di lobby.

 

 

     

 Valle Telesina


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