Cari lettori, ho letto il breve confronto tra il
sig. Pacelli e la sig.ra Guarino a proposito del
“villaggio” e sinceramente ho sentito l’esigenza
di intervenire per dire la mia.
Voglio premettere che nulla mi lega
all’amministrazione termale, tantomeno
all’organizzazione, anzi, mai avrei immaginato
di scrivere due righe un giorno per prenderne le
difese; ma veniamo con ordine: innanzitutto
intendo dissociarmi dal conteggio che il sig.
Pacelli, sulla base di non si sa bene quali
sondaggi, telefonate, questionari o quant’altro,
ha fatto a proposito delle 6000 anime; può
infatti tranquillamente già contarne 5999 e sono
sicura che ci saranno altri compaesani che dopo
aver letto il mio intervento ne approfitteranno
per abbassare ulteriormente la sua stima
approssimativa (per eccesso s’intende).
Io
sono una ragazza di 23 anni e sono molto
contenta che finalmente qualcuno abbia “osato”
proporre qualcosa di alternativo ai soliti
balletti scolastici stile “la colita” o “lo
swing” che, per carità sono la prima a
“ballare”, ma che, il sig. Pacelli capirà, non
possono risultare l’unica attrazione di un
borghetto termale come il nostro; e poi spero
che prima e dopo aver esternato le sue
critiche, il sig. Pacelli si sia recato nel
parco delle Terme in queste sere: io ci vado
spesso e non mi sembra di vedere solo l’allegro
carrozzone della macchina organizzativa, da lui
individuato in 300 persone; al contrario vedo
tante persone che partecipano, chi alla lezione
di step, chi a quella di fitness, spinning,
balli latini, chi ai goccioloni (la piscina per
chi non la conoscesse) è seduto ad ascoltare
musica, ogni sera diversa, o chi semplicemente
riempie il cosiddetto “anfiteatro” assistendo
allo spettacolo principale, sorseggiando una
bibita e trascorrendo la serata in maniera
diversa dal passeggiare sul viale parlando di
tizio o caio.
Mi
risulta difficile poi, pensare che ogni sera
tutta quella gente, che partecipa in maniera
attiva a tutte le varie attività elencate,
telefoni al sig. Pacelli e si lamenti perché la
musica era alta o per gli altri motivi da lui
già citati; ok potrebbe anche essere ma, se così
fosse, stasera dovrebbe recarsi nel parco, e
trovare solo me che faccio la lezione di
aerobica, il cabarettista o il cantante che si
esibisce avanti ai baristi e l’intrattenitore
che ai goccioloni dalla disperazione prende e fa
il bagno vestito………dopo tutto come ha detto lui
siamo 6000 e quindi scontenti oggi, scontenti
domani il risultato dovrebbe essere pressappoco
quello descritto.
Invece, penso che chi FA qualcosa comunque
sbaglia perché sottoposto a critiche, che
possono essere giuste o meno, ma se non altro
noi cittadini di Telese e dintorni dobbiamo fare
un plauso all’organizzazione perché nella
persona di Enzo Neri ma anche di tutti i vari
collaboratori ha saputo OSARE a fare qualcosa in
una “piazza” difficilissima (e di questo il sig.
Pacelli ce ne ha dato la riprova), qual è
Telese; ovviamente e sicuramente di imperfezioni
ce ne sono ma, d’altronde la prima volta non è
mai perfetta e quindi spero che gli errori di
quest’anno serviranno da insegnamento per l’anno
prossimo.
Per concludere vorrei suggerire a quelle tante
persone che dicono che a Telese non si fa mai
niente di iniziare a proporre qualcosa di
costruttivo piuttosto che criticare ogni evento
proposto da chi tiene davvero al paese e perché
no anche a monetizzare il suo lavoro, voi non
fareste lo stesso?
Ribadisco di non fare parte dei trecento, di
essere una semplice studentessa e di aver fatto
quest’intervento solo per difendere chi, a mio
giudizio sta facendo qualcosa di costruttivo
(ho detto questo per prevenire eventuali
polemiche in delle più che auspicabili risposte,
in merito a qualche fantomatico interesse che mi
avrebbe spinto a fare quest’intervento).
UN
VIVO RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO I QUALI
STANNO LAVORANDO PER FAR SI CHE SI POSSA
RESPIRARE UN’ARIA DI ESTATE UN PO’ DIVERSA DAL
SOLITO.
Distinti saluti
Virginia Ferrara
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