Il
Mattino - 10/12/2004
LA
POLEMICA Confindustria difende Jannotti
Il
Comitato di presidenza attacca Confapi: non è un
interlocutore credibile
Solidarietà per gli attacchi ricevuti e piena
condivisione della linea politica. Il Comitato
di Presidenza di Confindustria si schiera al
fianco del presidente Jannotti sul «caso» Camera
di Commercio. In un documento affidato al
direttore Sergio Vitale si esprime solidarietà a
Jannotti «rispetto alle basse insinuazioni che
gli sono state rivolte da parte di alcuni
soggetti».
«Se qualcuno tenta di insinuare una
delegittimazione di Jannotti sottolinea che in
Confindustria non ci sono "ragazzi del coro".
Confindustria è una cosa seria. Ogni attacco a
Jannotti è un attacco a Confindustria,
all'organizzazione nel suo insieme». Il Comitato
ribadisce che «grazie a Confindustria è stata
fatta chiarezza sia rispetto al ruolo che alcuni
soggetti hanno giocato e stanno giocando nella
vicenda del rinnovo camerale che rispetto alla
lealtà dei comportamenti dei dirigenti della
Confapi, contrariamente alla condotta di grande
correttezza che Confindustria ha sempre avuto».
Se
Confindustria «non avesse, con trasparenza e
linearità, prodotto un documento chiaro,
inequivocabile e "diretto" sin dai primi dello
scorso novembre, anche in questa tornata si
sarebbe assistito alle solite manovre di
sottobanco». Il Comitato ribadisce, inoltre, che
«Confindustria non si è mai permessa di
interpretare le norme, lasciando il compito a
chi è deputato a farlo. A Confindustria non
interessa se il Consiglio è decaduto o decadrà a
gennaio. Se i sei mesi siano comprensivi dei 45
giorni o meno. Se si è operato in regime di
prorogatio o meno. Sono questioni, secondo il
Comitato, del tutto marginali. A Confindustria
interessa una sola cosa: girare pagina e al più
presto. Costruire con la collaborazione degli
altri una Camera di Commercio innovativa e che
reciti un ruolo attivo per lo sviluppo economico
e sociale della provincia. Una Camera di
Commercio senza nomenklature».
II
Comitato ha dato mandato al presidente Jannotti
di «continuare a creare il massimo
dell'aggregazione tra le associazioni
assegnatarie di seggi nel futuro Consiglio
camerale per dare un governo all’ente quanto più
rappresentativo e partecipato». In merito alla
squadra di Confindustria, già definita, il
Comitato «ribadisce che sarà ufficializzata
quando tecnicamente potrà essere messa in
campo». Infine, viene contestato «un solo errore
al presidente Jannotti. Quello di avere ritenuto
affidabile una dirigenza Confapi che, per la
verità, per risolvere i suoi problemi
associazionistici, è dovuta ricorrere
ripetutamente, per sua stessa affermazione, ed
anche in queste settimane, alla magistratura.
Per quanto riguarda i dati sulla
rappresentatività, Confindustria è da tempo
pronta a dimostrare la propria, a presentare i
propri numeri nella consapevolezza, però, che
anche, e soprattutto, gli altri lo dovranno
dimostrare.
Certamente Confapi non avrà difficoltà ad
indicare quali sono e dove sono le aziende (e si
sottolinea aziende) dichiarate e con una media
di 14 dipendenti ad azienda. Se così fosse la
vera Confindustria provinciale sarebbe la
Confapi». Difficoltà a digerire il boccone
Confapi? «Nessuna difficoltà, secondo il
comitato di Confindustria, perché non si può
digerire qualcosa che non c’è e che non
rappresenta un interlocutore credibile né per il
sistema istituzionale né per quello delle
relazioni sindacali».
Il
Sannio Quotidiano -
10-12-2004
Ente camerale, si esprime la Regione
All’ordine del giorno della giunta di Palazzo
Santa Lucia approda oggi la discussione sul
commissariamento Intanto la Confindustria
solidarizza col suo presidente Jannotti: «La
Confapi è inattendibile»
(oc) - Il commissariamento della Camera di
Commercio di Benevento è ormai questione di ore.
Oggi stesso la questione approda sul tavolo
della Giunta regionale che ne discuterà nella
seduta odierna. L’arrivo del commissario,
insomma, è imminente. L’indicazione del
funzionario regionale che s’insedierà al posto
di Roberto Costanzo potrebbe arrivare oggi
stesso, con la firma apposta al decreto di
nomina dal presidente della Regione, Antonio
Bassolino, su proposta della Giunta, che
recepirà, a sua volta, secondo la prassi,
l’indicazione dell’assessore regionale alle
attività produttive, Gianfranco Alois.
A
sostituire Costanzo, secondo le indiscrezioni
circolate ieri, sarebbe un dirigente
dell’Avvocatura Regionale, anche se nelle ultime
settimane era stata prospettata anche la nomina
di un magistrato della Corte dei Conti. Intanto,
ieri pomeriggio, il comitato di presidenza della
Confindustria sannita, in un documento
sottoscritto dai quattro vice presidenti,
Michele Pastore, Giuseppe Pellegrino, Roberto
Salerno e Carlo Varricchio; dai consiglieri
delegati Giuseppe Cicala, Giuseppe d’Avino,
Bruno Fragnito, Enzo Lombardi e Cosimo Rummo e
dal Past President Donato Callisto, ha espresso
“piena condivisione alla linea politica e
gestionale del Presidente Jannotti Pecci e
solidarietà per gli attacchi ricevuti attraverso
le dichiarazioni rilasciate ai giornali”.
Il
Comitato dichiara di “non accettare ingerenze
nella vita di Confindustria. La compattezza
dell’associazione intorno al suo presidente -
assicurano a via Rummo - è testimoniata anche
dai numerosi attestati di stima pervenute dalla
base associativa. Grazie a Confindustria -
aggiunge l’associazione degli industriali - è
stata fatta chiarezza sia rispetto al ruolo che
alcuni soggetti hanno giocato e stanno giocando
nella vicenda del rinnovo camerale sia rispetto
alla poca lealtà dei dirigenti della Confapi.
Se
Confindustria non avesse prodotto, con
trasparenza, un documento chiaro ed
inequivocabile sin dai primi dello scorso
novembre – osserva Confindustria - anche in
questa tornata si sarebbe assistito alle solite
manovre di sottobanco”. Poi un passaggio sulla
contestata interpretazione delle norme sulla
prorogatio camerale: “Confindustria non ha
invaso il campo e lascia questo compito a chi è
deputato a farlo. A noi non interessa se il
Consiglio è decaduto o decadrà a gennaio, se i
sei mesi siano comprensivi dei 45 giorni o meno
e se si sia operato, o meno, in regime di
prorogatio. Si tratta di questioni del tutto
marginali. A Confindustria interessa una sola
cosa: voltare pagina, al più presto, per
costruire insieme agli altri una Camera di
Commercio innovativa e senza nomenklature”.
Piena fiducia al Presidente Jannotti, dunque,
“affinchè continui ad aggregare le associazioni
assegnatarie di seggi nel futuro Consiglio
camerale e per cercare di conferire all’ente un
Consiglio quanto più rappresentativo e
partecipato possibile”. In merito alla squadra,
Confindustria assicura che è già stata definita,
ribadendo che sarà ufficializzata solo quando
potrà essere tecnicamente messa in campo. Un
solo errore Confindustria contesta a Jannotti e
cioè quello di aver ritenuto affidabile la
dirigenza Confapi “che per risolvere i suoi
problemi associazionistici ha dovuto, invece,
ricorrere ripetutamente, per sua stessa
ammissione, anche in queste settimane, alla
magistratura”. Infine lo ‘schiaffo’ alla Confapi
in relazione all’invito a presentare i dati
sulla rappresentatività: “Confindustria è pronta
a presentare i suoi numeri, nella
consapevolezza, consapevole che anche e
soprattutto gli altri dovranno fare altrettanto.
Certamente – aggiunge sarcastica l’associazione
di via Rummo – la Confapi non avrà difficoltà ad
indicare quali sono e dove sono le aziende, e si
sottolinea aziende, dichiarate,con una media,
ricordiamolo, di quattordici dipendenti ad
azienda. Se così fosse la vera Confindustria
provinciale sarebbe la Confapi” ammette pungente
il Comitato dell’Unione di via Rummo. Poi la
stoccata: “Nessuna difficoltà a digerire il
boccone Confapi dal momento che non si digerisce
qualcosa che non c’è e che non rappresenta un
interlocutore credibile, né per il sistema
istituzionale né per quello delle relazioni
sindacali.
A
questo punto – conclude la Confindustria -
riteniamo chiusa la querelle. Attraverso il
presidente Jannotti continueremo a lavorare per
il futuro dell’ente camerale interloquendo con
le associazioni che intendono seriamente
definire un programma e una squadra”. Intanto,
il collegio dei revisori dei conti della Camera
di Commercio ha recepito, nella tarda mattinata
di ieri, il parere ministeriale con il quale il
dicastero di Antonio Marzano aveva indicato
un’ulteriore proroga del Consiglio camerale di
altri 45 giorni rispetto alla scadenza del primo
semestre di prorogatio.
Per la precisione, a recepire il parere sono
stati i due componenti di nomina ministeriale,
Aurelio Bettini (nominato appunto dal Map) e da
Antonio Luciano (indicato dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze), mentre il
presidente del collegio, Stefania Viscione, di
nomina regionale, ha soltanto preso atto delle
dichiarazioni rese e di tutti i pareri
trasmessi. Dopo la presa d’atto e la ricezione
dei pareri, il collegio “ha rimesso agli organi
superiori ogni altra eventuale successiva,
legittima determinazione”. |