Intervento riferito a: Telese, Don Franco Piazza ci scrive

 

 

8 giugno 2007
Telese, risposta a Don Franco Piazza
Giuseppe Grimaldi

 

 

Carissimo Don Franco,

 

devo per prima cosa ringraziarti per aver scelto di inviarci queste tue precisazioni. Grazie al tuo intervento ci offri la possibilità di dialogare in cordiale armonia offrendo ai lettori del sito e magari anche ai tuoi fedelissimi telespettatori una visione panoramica più completa relativamente alla “protesta” che ho lanciato da queste pagine.

 

Come ho già scritto nel mio precedente intervento, non ho potuto seguire tutta la trasmissione ma solo quei 21 minuti finali. Non conoscendo l'argomento, ma ascoltando il contenuto degli interventi di Gennaro Capasso, devi credermi, mi sono sentito tristemente amareggiato e deluso. In quei 21 minuti mi aspettavo da un momento all'altro una domanda “pungente” del conduttore, ma questa (ahimè) non è arrivata.

 

Rivedendo la trasmissione (con calma) si evince che anche i due ospiti telesini, si rendono conto che la domanda “cattiva” non sarebbe mai arrivata e quindi si lanciano a ruota libera occupando lo spazio loro concesso come se dovessero gestire i 5/10 minuti dedicati “ai consigli per gli acquisti”.

 

Vedi, caro Don Franco, nella nostra comunità la stampa è notoriamente sensibile alle notizie provenienti dalle case comunali. Il cittadino, l'associazione, i comitati di cittadini hanno poco spazio sulla carta stampata (radio, tv, ecc.) e questo spazio viene puntualmente negato se si cerca di far conoscere alla comunità le angherie ed i soprusi di cui si è vittima. I nostri giornali non forniscono un'informazione completa e veritiera, ma molto spesso l'informazione finale che giunge al cittadino è opportunamente distorta.

 

Provo a farti un esempio: la cittadinanza telesina lo scorso anno raccolse delle firme (circa 500) per conoscere  i tempi previsti per la realizzazione delle nuove opere sul viale e l'utilizzo finale dello stesso. La notizia finì chiaramente sulla carta stampata, ma nessun giornalista si è preoccupato di chiedere a Gennaro Capasso perché non ha voluto rispondere alla richiesta dei cittadini. Chi lo ha fatto, perché male informato, è stato anche ingannato. 

Poche settimane fa, i commercianti del viale hanno inviato una nuova raccolta di firme al sindaco per risolvere problematiche legate alla viabilità ed alla sosta su Viale Minieri. I giornali ne hanno dato notizia, ma nessun giornalista si è preoccupato di chiedere: Capasso ha risposto?  Cosa ha risposto Capasso?

 

Le considerazioni sono ovvie e sono quelle che mi hanno spinto a scrivere quella lettera. Non possiamo permettere di concedere spazi GRATUITI ai nostri amministratori per fare propaganda.

 

Ecco perché è nato il sito Vivi Telese, la piazza virtuale in cui il cittadino può liberamente esprimersi.

 

Tu da sportivo e da attento osservatore mediatico ricordi bene quella pubblicità di Trapattoni che sferrando un pugno sul coperchio di un elettrodomestico urlava : “fatti, non parole”.

 

Ti sembrerà strano ma l'unica amministrazione con cui Vivi Telese non ha dialogo è proprio quella del nostro comune. Dopo D'Occhio anche Capasso preferisce giocare a nascondino. Veniamo spesso liberamente etichettati come sobillatori e maleducati. Qualcuno, tempo fa, ci tolse anche il saluto ed è capitata la stessa cosa anche a nostri amici, forse solo perché ci frequentavano o leggevano il sito.

 

Il motivo delle nostre proteste è ben chiaro a Capasso & C.

Siamo stanchi di non avere una strada cittadina  percorribile, siamo stanchi di vedere costruzioni di impianti sportivi iniziate oltre 20 anni fa e mai completate, siamo stanchi di avere 10/100 cantieri aperti da 3 anni senza che un solo lavoro sia stato terminato, siamo stanchi di vedere lavori pubblici di scarsa qualità e di poca utilità.  Siamo stanchi di ascoltare SOLO BUGIE!

 

Telese TERME ha abbandonato, per  volere di D'Occhio, la scelta di cittadina con caratteristiche turistico/termali per identificarsi come cittadina di servizi.

 

Ma dove sono questi servizi? Non ci sono fogne sufficienti ed in molti scaricano direttamente nei corsi d'acqua, non ci sono parcheggi, solo parcheggi a pagamento disseminati un po' dappertutto (unica zona franca l'area di Corso Trieste), la segnaletica stradale è un qualcosa al di là da venire, le strade dei nuovi nuclei abitativi sono mulattiere, si costruiscono palazzi e poi non c'è la possibilità di costruire strade per arrivarci ed i servizi di cui necessitano, non ci sono idonei impianti di depurazione, stiamo perdendo anche la stazione della Guardia di Finanza, i collegamenti ferroviari sono ormai un miraggio, si parlava di un Centro Pastorale sulla Piana, ma a  4 anni di distanza pare che il tutto sia servito solo a rendere edificabili alcuni suoli. Altro problema è il commercio che non decolla. Troppe attività durano al massimo un paio d'anni: perché? Perché si continuano a costruire palazzi senza che ci sia richiesta di nuove abitazioni?

 

Questa, caro Don Franco, a mio avviso, è la dura e cruda realtà in cui viviamo. Noi chiediamo vivibilità. Loro ... non rispondono, ma forse fanno solo finta di non capire!

 

Giuseppe Grimaldi

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it