Comune, scontro sull’accesso ai documenti  - 02-07-04 - da Il Mattino

 

 

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Il Mattino - Giovedì 1 Luglio 2004

 

TELESE TERME

Comune, scontro sull’accesso ai documenti

Telese Terme. Tensione tra maggioranza e minoranza al Comune.

 

Una lite verbale avvenuta ieri mattina nella sede comunale tra il consigliere di minoranza Gianluca Aceto e l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe D’Occhio, evidenzia come gli strascichi da campagna elettorale siano ancora vivi e vegeti nei due schieramenti.

 

Una nota diffusa dalla sede provinciale del Prc spiega che Aceto, già segretario provinciale del partito di Bertinotti si era recato presso la Casa comunale per prendere visione di alcuni atti pubblici. Dopo qualche minuto pare che il rappresentante della minoranza sia stato allontanato dagli uffici ad opera dell’assessore D’Occhio secondo cui la presenza di Aceto metteva in soggezione e intralciava il lavoro dei dipendenti.

 

Rifondazione denuncia ancora che alcuni funzionari continuano a ribadire che l’accesso agli atti non è consentito ai Consiglieri comunali se non previa motivazione specifica dell’uso che se ne intende fare.

 

A questo punto, i consiglieri di minoranza Liverini, Aceto, Selvaggio, Di Mezza e Maglione, hanno immediatamente chiesto al Prefetto di Benevento di essere ricevuti d’urgenza per relazionare sull’accaduto.

 

«Il nostro gruppo - spiega Aceto — ha avanzato la richiesta di controllare le opere pubbliche appaltate o iniziate negli ultimi 12 mesi. Abbiamo diritto di visionare quei documenti, e lo faremo molto presto. Del resto, se è tutto in regola, perché negarci un diritto riconosciuto dalla legge e dalla giurisprudenza?

 

Confido nella saggezza e nella buona fede del sindaco Capasso e del neo presidente del Consiglio Martucci».

 

v.val.


 

Aceto - D’Occhio, battibecco al Comune

Il Sannio Quotidiano - 01-07-2004

Telese Terme /

Il consigliere chiede di visionare alcuni atti ma non gli è consentito per «imperfezioni» nella richiesta

 

La minoranza ricorre al Prefetto. L’ex sindaco: «Polemica inesistente, i regolamenti vanno rispettati»

Gianluca Aceto, consigliere del Comune di Telese Terme, eletto nella lista «Insieme per Telese-Lista Liverini», ieri - il racconto è dello stesso esponente della minoranza espresso attraverso un comunicato stampa - si è recato presso la Casa Municipale per prendere visione di alcuni atti pubblici (come da richiesta inoltrata il 24 giugno scorso). «Dopo qualche minuto - si legge nella nota - è stato cacciato fuori dagli uffici ad opera dell’assessore Giuseppe D’Occhio, secondo il quale la sua presenza metteva in soggezione e intralciava il lavoro dei dipendenti».

 

Della stessa opinione, secondo il comunicato, erano altri dipendenti dell’ente.»Alcuni funzionari - si legge ancora - continuano a ribadire che l’accesso agli atti non è consentito ai Consiglieri Comunali se non previa motivazione specifica dell’uso che se ne intende fare. Essi si appellano ad un regolamento palesemente in contrasto con la lettera e lo spirito delle leggi in materia, così come conferma l’intero orientamento giurisprudenziale.Inoltre, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, contattato telefonicamente per informarlo dell’accaduto, ha preannunciato ad Aceto che domani mattina non sarà ricevuto né gli sarà concesso di prendere visione degli atti.

 

Il gravissimo episodio evidenzia la volontà - continua la nota - da parte dell’assessore D’Occhio e di alcuni funzionari, di precludere all’opposizione, così come è spesso avvenuto in passato con il Consigliere Gianluca Serafini del Partito della Rifondazione Comunista, la possibilità di espletare il proprio mandato istituzionale. Pertanto, i Consiglieri di minoranza, Liverini, Aceto, Selvaggio, Di Mezza e Maglione hanno chiesto al Prefetto di Benevento di essere ricevuti d’urgenza per relazionare sull’accaduto».

 

È l’ennesimo atto di prevaricazione della legge, secondo la minoranza che per bocca di Aceto dichiara: «L’Assessore D’Occhio, insieme ai dirigenti comunali che lo hanno spalleggiato, dimostra il grado di inciviltà cui siamo giunti nel nostro comune. D’Occhio, che ha evidentemente nostalgia della poltrona di sindaco, ha creato una sottocultura che si compone di arroganza, spregiudicatezza e anche ignoranza delle leggi e dei regolamenti che pure lui e i suoi accoliti allegramente richiamano Di cosa ha paura D’Occhio? Del fatto che il gruppo «Insieme per Telese» ha avanzato la richiesta di controllare le opere pubbliche appaltate o iniziate negli ultimi 12 mesi. La sua intimidazione è segno evidente di debolezza.

 

Lui sa benissimo che quelle opere abbiamo diritto a visionarle, e lo faremo molto presto. Del resto, se è tutto in regola, perché negarci un diritto riconosciuto dalla legge e dalla giurisprudenza? Nel Consiglio Comunale di lunedì - sostiene Aceto - avevo provato ad invitare la maggioranza ad usare accortezza nelle scelte da operare. Evidentemente il messaggio non è arrivato. Confido tuttavia nella saggezza e nella buona fede del Sindaco, Gennaro Capasso, e del neopresidente del Consiglio, Michele Martucci.

 

Se Martucci ha già promesso di mettere mano ai regolamenti comunali, che costituiscono un coacervo di nefandezze e storture amministrative e giuridiche, il Sindaco Capasso è già di fronte a un bivio difficile. Gli auguro di imboccare la strada giusta». Di tutt’altro avviso il parere dell’assessore D’Occhio, ex sindaco di Telese Terme, chiamato in causa da Aceto e dal gruppo di minoranza. Giudica la polemica inesistente in ragione di un rispetto delle regole che, a parere di D’Occhio, Aceto non terrebbe.

 

«L’ho invitato a rispettare i regolamenti comunali - dichiara al telefono l’ex sindaco -. Non può svolgere la sua funzione tenendo l’alito sul collo dei funzionari. Non può arrivare lui ed urlare... usare toni minacciosi negli uffici... evidenziando che i regolamenti comunali sono contro legge. Gli ho fatto notare, semplicemente: se ritiene il suo parere fondato, può ricorrere al Tar e chiedere l’annullamento dei regolamenti. Fin quando restano in vigore, si rispettano!» Ci sono altre «imperfezioni» nella richiesta di accesso agli atti addotte da D’Occhio allo scopo di chiarire il comportamento «scorretto» del consigliere di minoranza..

 

L’assenza della motivazione dell’uso che se ne intende fare da precisare nell’inoltro della domanda di consultazione, è uno di questo. «Si sta cercando di alzare il tono della polemica - conclude D’Occhio - noi non ci prestiamo e non ci presteremo. Voglio solo ribadire che il rispetto delle regole vale per tutti: maggioranza e opposizione».

 


 

 

Aceto: «La pratica antidemocratica di D’Occhio»

Il Sannio Quotidiano - 02-07-2004

 

Accesso agli atti, il consigliere ribadisce la sua posizione: il regolamento non è applicabile

 

Il membro dell’opposizione attacca l’ex sindaco e cita le sentenze del Tar che bocciano l’ordinamento

Sulla questione dell’accesso agli atti comunali si sta consumando il primo «scontro» della legislatura tra gruppo di governo e minoranza. Un conflitto dai toni accesi che lascia presagire un rapporto tutt’altro che pacato tra le parti nello sviluppo prossimo delle relazioni. Ma è fondato ritenere la questione un pretesto per riaffermare una politica di contrapposizione spinta, forte del consenso che la minoranza gode nella comunità?

 

E’ lecito valutare l’episodio (il bisticcio tra Aceto e D’Occhio dell’altro giorno) come frutto dell’ostilità antica tra l’ex sindaco e il partito della Rifondazione di cui Aceto è un esponente? O davvero è l’accanimento di chi è consapevole di sottostare a regole in conflitto con delle altre che di fatto ostacolano la funzione del consigliere decisa dall’elettorato? Le risposte a queste domande sono deducibili da alcuni elementi che Gianluca Aceto ribadisce al nostro giornale.

 

Naturalmente, sono quelle di una parte... «Le imperfezioni di cui parla D’Occhio - sostiene il consigliere - sono inesistenti. Ho protocollato la richiesta il 24 giugno per iniziare a prendere visione degli atti relativi alle opere pubbliche. E’ un diritto di ogni consigliere comunale - ribadisce con forza Aceto - che non deve assolutamente motivare la richiesta in maniera specifica, in quanto essa è avanzata nell’espletamento del proprio mandato». Per rafforzare la sua tesi il componente del gruppo di opposizione cita le «centinaia di sentenze del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale che hanno chiarito tutto questo». Inoltre, a parere dell’esponente comunista, un regolamento comunale che in alcuni punti contrasta con norme di rango superiore non è applicabile.

 

«Non è necessario ricorrere al Tar per affermare questo. D’Occhio e i funzionari lo sanno bene ma continuano nelle loro pratiche antidemocratiche». Aceto torna, poi, sul diverbio con l’ex sindaco. «Lui è stato il primo ad intromettersi tra me e i funzionari che erano e sono miei interlocutori. Lo ha fatto alzando la voce. Io ho ribadito la richiesta di mettere a disposizione del nostro gruppo una stanza in cui ricevere i cittadini e studiare le carte, con il suo «garbo» ha strillato che la stanza non l’abbiamo e non l’avremo. Evidentemente se ne frega dello statuto comunale, che parla chiaro, mentre è strenuo difensore del regolamento».

 

La conclusione dell’intervento del consigliere Aceto è un attacco ancora più veemente all’ex sindaco: «Qual è l’autorità di D’Occhio? Con quale diritto si intromette tra un consigliere e i funzionari? In realtà questo personaggio è un consigliere come me. Per cui prenda l’abitudine di tornare nei ranghi e si tolga di dosso la presunzione e l’arroganza.

 

Il suo atto intimidatorio è servito solamente a «qualificarlo» davanti ai cittadini. La sua violenza verbale fa capire a tutti che è giunto al capolinea». Si sta consumando il primo «scontro» della legislatura tra gruppo di governo e minoranza con buona pace di chi esprimeva nel Consiglio di insediamento propositi di collaborazione o, che dir si voglia, di percorso condiviso.

 


 

Il Mattino - Venerdì 2 Luglio 2004

 

TELESE TERME

Scontro sugli atti ai consiglieri

VITTORIO VALLONE

 

«Invito pubblicamente le forze politiche di minoranza presenti nel consiglio comunale di Telese Terme ad attuare una politica costruttiva e non solo disfattista. La campagna elettorale si è conclusa, ora bisogna rispettare chi ha avuto più consensi e chi governerà per altri cinque anni il nostro Comune».Così l'attuale assessore ai Lavori Pubblici e sindaco uscente di Telese Terme, Giuseppe D'Occhio, sullo scontro dialettico avvenuto con il consigliere di minoranza Gianluca Aceto nella mattinata di martedì scorso.

 

Aceto aveva chiesto di poter visionare alcuni documenti pubblici ma la richiesta aveva sortito un effetto negativo. «Il Comune di Telese Terme - spiega l'assessore D'Occhio - è provvisto da alcuni anni di un regolamento che disciplina appositamente la consultazione dei documenti pubblic. I conglieri possono accedere alla documentazione richiesta attraverso una specifica richiesta all'Ente corredata da una dichiarazione sull'uso che se ne deve fare. Entro 30 giorni gli uffici comunali rilasciano le documentazioni per gli usi consenti».

 

Già nel primo consiglio comunale di questa nuova legislatura la minoranza ha calcato la mano sulla modifica del regolamento per consentire la consultazione dei documenti in maniera meno burocratica e quindi più spedita. «Se ci sono modifiche da apportare al regolamento, la minoranza può tranquillamente proporlo in consiglio comunale che andrà a valutarle in maniera democratica», ribatte l'assessore D'Occhio.

 

«Mi auguro che, chi ha capeggiato la lista di opposizione, cioè il colonnello Giovanni Liverini che in consiglio comunale ha dimostrato rispetto e considerazione per chi ha vinto le elezioni, riesca a trasferire ai suoi amici della minoranza lo stesso stile che lo ha contraddistinto nel primo appuntamento istituzionale».

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it