Ieri
sera, sabato 26 agosto, ho frequentato con
piacere la nuova Piazza Minieri a Telese Terme.
Ero con mio figlio e l'aria che si respirava era
davvero piacevole. Artisti di strada con uno
spettacolo da applausi, il maxischermo tra i
tavolini del bar, clienti dei due hotel a
godersi la serata.
Un
via vai di persone, tante, che entravano ed
uscivano dalle terme con tranquillità senza
l'assillo di essere investite da auto. La
chiusura "forzata" del traffico veicolare in
piazza Minieri sta paralizzando la nostra
cittadina ma, in compenso, evidenzia un centro
di aggregazione popolare che prima mancava. La
piazza diventa l'occasione per uno scambio di
idee, per salutare un amico che non s'incontrava
da tempo, per godersi un po' di fresco serale. A
pensarci bene, anche ViviTelese, la nostra
piazza virtuale (la più seguita nel sannio),
persegue gli stessi obiettivi: lo sviluppo della
socialità e delle comunicazioni interpersonali
tra i cittadini.
Poco distante dalla piazza, altri motivi di
interesse per tutti i gusti: il piano bar, i
balli in pista, il parco giochi, la pizza, i
ristoranti. Non c'è che dire, i frequentatori
della festa nazionale UDEUR rimarranno estasiati
per la bellezza della nostra cittadina, anche
se, tra i telesini c'è
a chi non piace
come stanno venendo i lavori.
Condivido in pieno le scelte di chi ha deciso di
concentrare tutti gli sforzi (in 15 giorni) per rendere il più
possibile accogliente una parte di Telese. Le
terme, sono già belle e curate; il parco e non
necessitava di alcun maquillage. La piazza
invece, truccata per la festa, si affiancherà
degnamente ai giardini termali. L'asfalto
provvisorio ai due lati della piazza, porterà
i big della politica su un tappeto "riservato" che si addice
ai personaggi importanti.
Ma...dopo la festa...
piomberemo di nuovo nello
squallore delle nostre strade; non ce n'è una
che non sia terremotata e che non porti i segni
di una pessima manutenzione. L'unica strada
liscia percorribile senza incontrare buche è
quella che parte dalle terme e va verso Grassano.
La stessa strada attraversa San Salvatore ed
arriva a Faicchio. E' una strada bellissima
(molto usata dai telesini) che non ha un
solo centimetro quadrato nel territorio comunale
telesino.
10 km di esempio a chi non riesce ad
amministrare le risorse pubbliche. In pochi
mesi, credo 4 (al massimo 5), questa strada
citata ha visto lavori che ne hanno allargato la
carreggiata di un metro, hanno visto nuovi
muretti di contenimento, un tappeto di asfalto a
regola d'arte e la tinteggiatura delle strisce
bianche che rendono "bella" una strada e che
guidano l'automobilista verso uno stile di
comportamento più civile.
A
Telese invece, da anni siamo nel terzo mondo. La
manutenzione alle strade, fatta solo di piccoli
interventi a riempire le buche che si riformano
periodicamente, testimonia l'assenza totale
di programmazione. Di strisce bianche manco a
parlarne. La tinteggiatura eseguita in media una
volta all'anno, scompare dopo 10 giorni. Non si
avverte alcuna
civiltà stradale perché la mancanza delle
strisce bianche istiga l'automobilista (civile
altrove) a diventare pirata a Telese.
I
tre ingressi principali alla cittadina sono una
vera catastrofe come il resto delle stradine
interne. Un pessimo biglietto da visita per
"eventuali" turisti. E'
inconcepibile che a Telese per "costruire" una
rotatoria si debba aspettare anni dall'inizio
dei lavori. Avevamo salutato con piacere
l'inizio dei lavori per
la maxi rotonda all'incrocio tra via Lagni e via
Roma ma ahimé, niente all'orizzonte, anche
se i lavori sono iniziati molto prima di quella
strada di 10 km citata sopra, già finita e
percorribile. Un altro esempio di come si
eseguono lavori pubblici pochi giorni fa ci è
stato segnalato da Gino
Di Vico.
Una perplessità mi assale negli ultimi tempi:
prima di piastrellare il viale, gli addetti hai
lavori hanno pensato di realizzare idonee
predisposizioni e/o tubazioni per soddisfare
eventuali nuove esigenze relative
all'adeguamento delle reti elettriche
e telefoniche, cosi come per acqua e gas? I
progettisti hanno davvero pensato a tutto? Me lo
chiedo perché per una strana logica, in questi
casi, chi sbaglia non paga. Gli errori e
le leggerezze amministrative vengono pagate a
caro prezzo dai cittadini attraverso aumenti di
tasse, ovunque sia possibile. Se, per esempio,
le piastrelle del viale si dovessero fare
daccapo chi paga il lavoro ex novo? Anche per i
lavori pubblici eseguiti male abbiamo recenti
testimonianze del
cittadino
Michele Cofrancesco.
e
della studentessa Angela
Fetto oltre alla
lunga
sfilza di interventi a riguardo.
-
Perché non si progetta nei minimi
particolari prima di passare all'azione?
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Perché i lavori pubblici a
Telese non prevedono la data di consegna dei
lavori?
-
Perché per ogni cantiere aperto il
cittadino non deve sapere cosa si realizzerà?
-
Perché lavori quasi finiti vengono "scassati" di
nuovo per farli diversamente?
-
Perché per fare
una semplice rotonda o una piazzetta sono
necessari anni?
-
Perché si espongono cartelli con
il disegno del lavoro finito e poi la realtà è
diversa?
Conoscendo lo stile delle ultime amministrazioni
municipali, poco propenso a dare spiegazioni ai
cittadini, mi sono assuefatto e non mi aspetto
alcuna risposta.
Mi
auguro un futuro migliore. |