Ai confini della realtà (that’s incredible) - 20-08-03 - Giuseppe Grimaldi

 
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Ancora una volta ricorro ad un titolo di una celebre serie tv degli anni 80 per esprimere il mio stupore dopo aver letto alcune dichiarazioni dell’Ing. D’Occhio sindaco di Telese Terme.

Chi come me lo sport lo ha vissuto e seguito per decenni, conosce benissimo le difficoltà insormontabili e le vicissitudini che hanno caratterizzato e tuttora tristemente accompagnano le bistrattate società sportive telesine.

Troppo spesso la spada di Damocle posta sulla testa di chi si avventurava in nuove ed esaltanti esperienze agonistiche (leggasi partecipazione ai vari campionati) era rappresentata dall’impossibilità di avere idonee strutture.

… e qui mi piace divagare …. magari, “Ai confini della realtà” … e dal momento che soffro terribilmente perché nessuno mai mi proporrerebbe un’intervista, continuo a navigare nel virtuale e nel paradossale rasentando gli aspetti paranoici del caso e così ho preso una decisione: mi auto-intervisto.

Negli anni 80 fu realizzata, grazie anche al corposo contributo di alcuni cittadini telesini, una struttura tensostatica dove ora si erge la Palestra Foschino. Sembrava una vera e propria bomboniera per la nostra cittadina. Qualcuno leggendo mi correggerà: quasi un fiore all’occhiello. Gli abitanti dei paesi limitrofi e dei tanti altri della provincia ci invidiavano la struttura ed erano tutti desiderosi di un nuovo impianto anche nel loro paese.

Sono passati poco più di 20 anni da allora e i paesi limitrofi sono corsi ai ripari. Meglio è andato nel resto della provincia.

E a Telese TERME cosa è successo?

Per il calcio è stato creato un nuovo stadio, ma sono trascorsi da allora circa 15 anni e le tribune ancora non possono essere omologate per gli incontri di calcio, ma per i concerti … qualcuno ha cercato di ottenere l’omologazione però con scarso successo.

E per l’atletica? Il sindaco D’Occhio ha parlato di una pista di atletica in un’intervista.

Boh! Resta ancora nell’immaginario. Paradossalmente dovrebbe esserci, ma è solo un’illusione perché non è stata mai realizzata. Per notizie più “attendibili” non ci rimane che aspettare il prossimo laconico comunicato propagandistico del duo D’Occhio-Caporaso.

Sarà andata sicuramente meglio per gli sport al coperto!

Ahia. Ancora dolenti note. Basket e Pallavolo vantavano grande seguito, ma dall’anno in cui fu rimossa la struttura tensostatica per far posto alla Palestra Foschino pare abbiamo avuto tanti problemi e soltanto negli ultimi tempi stanno riemergendo.

La Palestra Foschino è chiaramente afflitta ancora da “malanni congeniti”. Appena ultimata il parquet è saltato più volte a causa dell’umidità e di sconsiderate scelte di realizzazione. Dopo inutili tentativi di ripristino è stato sostituito con altra pavimentazione. L’umidità a tutto oggi è sempre la nemica in agguato della struttura. Certo è strano, proprio a Telese ci sono stati problemi con l’umidità!

Ma il sindaco D’Occhio nella stessa intervista parlava di un Palazzetto dello Sport…?

Il Palazzetto … ah… si… il Tempio di Giunone, così come lo ha definito allegramente una bambina al ritorno da una vacanza in Sicilia.

Il Palazzetto è sempre un mostruoso scheletro di cemento adagiato nell’area dello stadio di Via Lagni.

In effetti l’assessore allo Sport, Giovanni Caporaso, ogni tanto ne resuscita l’ormai fantomatica presenza dichiarando che è prossima la ripresa dei lavori, ma fino ad oggi questo tipo di informazione si è rivelata solo squallida propaganda per riempire le colonne di qualche giornale. Ora che ci penso questo impianto però è effettivamente utilizzato. Si, in effetti l’amministrazione comunale ha tentato di utilizzare l’area recintata adiacente a questa struttura per realizzare una sorta di “discarica autorizzata”. Abbiamo trovato di tutto dall’eternit ad elettrodomestici abbandonati e dopo un intervento dell’ARPAC si è provveduto a “liberare opportunamente e velocemente” l’area.

Quindi oggi l’area antistante il “palazzetto” è praticabile?

No, purtroppo no! Da allora il cancello è stato chiuso per evitare che i soliti ignoti utilizzino l’area come discarica. Però è strano al momento l’area è destinata ad ospitare il “Cimitero del Cassonetto” ed è inoltre occupata da grossi cumuli di terra e altri materiali. Dal momento che il cancello è chiuso, se al comune non sanno chi ha scaricato quei materiali, allora è ovvio che li abbiano portati con ….l’elicottero.

Suvvia, questo è un quadro sconcertante, vuoi vedere che non rimane altro che tuffarsi in piscina?

Piscina, come direbbe il grande Totò “che bella parola”. A Telese TERME in effetti doveva esserci una grande piscina coperta, ma provate a dare un’occhiata in prossimità del Parco del Cerro delle TERME di Telese, proprio lì tra il Teatro del Cerro e il muro di cinta delle Terme. Vi renderete subito conto di quale altro scempio è stato vittima il nostro patrimonio ambientale. In quel sito prima c’erano centinaia di pioppi, ora solo del cemento abbandonato grazie a chi di cementificazione se ne intende. Pensate che l’opera sia ormai completa e funzionante e che qualcuno si sia rifiutato di ricevere le “chiavi”? Ma soprattutto, pensate che la struttura sarà mai aperta?

 

Ma quanto lei afferma è in deciso contrasto con l'intervista del Sindaco D’Occhio alla Sig.na Linfante

Cosa vuole che le dica. La invito a verificare quanto da me dichiarato e le propongo sull’argomento delle foto da me scattate. Alla Sig.na Linfante suggerirei un bel giro turistico delle strutture, magari in bicicletta, facendo attenzione alle numerose buche presenti sulle nostre strade. Sarebbe un occasione per lei unica per verificare, qualora ne avesse realmente voglia, il valore delle dichiarazioni trascritte e forse cominciare a capire che a chi dice bugie non sempre si allunga il naso e che non bisogna proporre solo “domande a piacere”!