Scuola elementare: dieci quesiti di Rifondazione
Il
Sannio Quotidiano - 18-09-2004
Congruità normative dell’edificio di viale
Minieri,
le
tante richieste di Grillo e Di Mezza
I
segretari: «Gli interrogativi?
Riflettono le legittime apprensioni di una larga
utenza cittadina»
Il
segretario cittadino e quello provinciale del
Partito della Rifondazione Comunista (Alfonso
Grillo e Eduardo Di Mezza) avanzano al sindaco
di Telese Terme una richiesta di ragguagli
inerenti la rispondenza alle congruità normative
dell’edificio ‘Scuola Elementare Statale - A. Di
Mezza’ in Viale Minieri (la nota, va
detto, sarà presentata nella giornata di lunedì
20 settembre al protocollo del comune telesino)
.
Sono ben dieci gli interrogativi avanzati (che
vengono inviati per conoscenza anche al
dirigente responsabile dell’Area Tecnica ed al
segretario del Comune telesino e al dirigente
scolastico della scuola): «Interrogativi -
sottolineano Grillo e Di Mezza - che riflettono
le legittime apprensioni ed aspettative di una
larga utenza cittadina. L’argomento riflette -
scrivono infatti gli esponenti del partito di
Bertinotti - i forti dubbi sulla congruità
normativa del recente intervento di
«completamento e adeguamento» dell’edificio
scolastico di Viale Minieri, da sempre adibito a
Scuola Elementare».
Va
subito detto che gli ultimi quattro
interrogativi avanzati sono di natura
squisitamente tecnica e si interessano di
questioni inerenti gli interventi relativi ai
solai, le verifiche di fondazione e stati
tensionali delle murature, la fase del collaudo
ed altro ancora (aspetti che meritano un
ulteriore e più dettagliato intervento).
Ed
ecco il primo aspetto sollevato: «Non
si spiega la stampigliatura di ‘Asilo Nido’
che emerge sulle testate di tutti gli elaborati
tecnici inerenti il «progetto definitivo -
esecutivo per i lavori di completamento e
adeguamento» del suddetto edificio scolastico.
In altri termini, non si comprende (ed è appunto
questa la domanda) il motivo secondo cui la
scuola - rimarcano i due esponenti del Prc -
risulti declassata da Elementare ad Asilo Nido,
pur continuando ad ospitare ancora gli alunni
delle elementari».
Per quanto concerne il secondo
interrogativo riguarda i fondi e si chiede di «avere
contezza dei fondi utilizzati per
l’intervento, onde verificare se gli eventuali
finanziamenti pubblici concessi, di tipo
europeo, statale o regionale, fossero
effettivamente attivabili per l’intervento
medesimo».
Il
terzo interrogativo sottolinea che «sono
state registrate alcune pregresse preoccupazioni
popolari riguardo la sicurezza globale
dell’edificio in questione. Tuttavia, nulla
di effettivamente rassicurante è mai pervenuto
alle famiglie per sciogliere i loro legittimi
dubbi. Vero è che vi è stato qualche flebile
segnale di chiarimento, ma è altrettanto vero
che nessuna delucidazione tecnica è stata
fornita al fine di escludere ogni tipo di
rischio».
E
siamo ai dubbi che sono alla base del quarto
quesito: «Era il caso sovraccaricare, con
altro piano, un edificio vecchio e già ai
limiti del suo naturale ciclo vitale?
È
stata esaminata la convenienza economica
della spesa, anche in considerazione del
fatto che non sono state eliminate le barriere
architettoniche?».
E
parlando dell’assetto strutturale
«emergono evidenti molteplici interrogativi, di
cui si segnalano - scrivono - i più
significativi : Come si è espresso il Genio
Civile (Deposito n° 919 del 19/07/2002)?
L’Università degli Studi di Napoli, tenuta ad
esaminare il progetto per le verifiche rituali,
ha formulato o meno osservazioni di merito? In
caso affermativo, quali? E come è stato risposto
alle eventuali richieste?».
Si
chiede ancora, e siamo al sesto
interrogativo, se «risulta verificata
l’altezza massima realizzabile in virtù
delle vigenti norme antisismiche». |