Scuola, D’Occhio: illazioni in libertà
L’ex sindaco replica all’azione di Rc tesa ad
avere notizie sulle condizioni del plesso
elementare
«Gli edifici sono il nostro orgoglio in fatto di
qualità e sicurezza, il loro è terrorismo
psicologico»
«Niente di nuovo sotto il sole». Il commento,
spicciolo, è di Giuseppe D’Occhio, ex sindaco di
Telese Terme, attuale assessore ai Lavori
Pubblici. Ed è relativo all’azione intrapresa da
Rifondazione comunista tesa ad avere ragguagli
circa la rispondenza alle congruità normative
dell’edificio della scuola elementare di viale
Minieri.
L’atteggiamento, tutt’altro che meravigliato
dell’amministratore, è giustificato dal dèja vu.
Quello che definisce «il terrorismo psicologico»
messo in atto dalla parte politica che ha un
rappresentante nel gruppo di opposizione,
infatti, è un’iniziativa che ha trovato, in
passato, altre forme di espressione. Anche sulla
stessa scuola elementare.
Azioni che non hanno condotto a nessun risultato
se non quello - dichiara D’Occhio - «di un’auto
condanna alla cultura di opposizione. Gli atti
prodotti dall’iniziativa sono di natura tecnica,
non certo politici. E visto che si tratta di
questioni tecniche, dietro di esse c’è un gruppo
di tecnici: se non si vuole capire questo, vuol
dire che non si ha la propensione verso un
atteggiamento più da forza di governo».
D’Occhio si dice tranquillo sugli interventi che
hanno interessato l’edificio di viale Minieri.
«Quello che si è fatto - rimarca - rientra nel
rispetto delle procedure e delle norme». Gli
esiti delle prove di carico preventive, le
verifiche effettuate dall’università per conto
del Genio Civile (accertamento a campione)
danno, a giudizio dell’assessore ai Lavori
Pubblici, garanzie sulla sicurezza della
struttura. «Nei prossimi giorni - aggiunge -
chiederemo ai vigili del fuoco il certificato di
agibilità definitiva per cui si chiuderanno
queste illazioni in libertà».
Congetture che si scontrano con le scuole di
qualità costruite. Quali edifici nella
provincia, si chiede l’ex sindaco, hanno gli
standard di quelle telesine? Un interrogativo
che appena posto lascia spazio all’orgoglio per
quanto prodotto. Autocompiacimento che gli fa
ripetere: «Nulla di nuovo sotto il sole....».
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