Non c'è peggior sordo ... - 19-06-04 - Fulvio Esposito

 

 

Caro Rosario,

innanzitutto ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto, per la stima e l’affetto che mi dichiari in modo così appassionato, per i consigli paterni che mi hai porto e per la sincera preoccupazione che dimostri verso la mia persona.

Mi dispiace che le mie dichiarazioni ti abbiano provocato apprensione, me ne dolgo, così come mi dispiace che una mia provocazione sia stata da te intesa come una intimazione a vendere la villa, ti chiedo scusa per non esser stato chiaro.

Non siamo mai stati amici (in senso stretto) ma ci conosciamo dai tempi del liceo, insomma tu sai chi sono io ed io so chi sei tu.

Tu sei un giornalista professionista ed io sono sempre stato pienamente consapevole dei miei limiti nello scrivere, ma oggi questa tua requisitoria alimenta in me un’altra forte consapevolezza: non so nemmeno tanto leggere!!

Ho letto le tue righe, con attenzione le ho rilette; mi sono allontanato una mezz’oretta e sono poi tornato a leggerle una terza volta … le uniche risposte che sono riuscito a darmi sono solo tre domande:

- chi?

- cosa?

- perché?

Dal basso dei miei limiti mi auguro in futuro di leggere di tuo qualcosa di più … … comprensibile?!?.

Con sincera indifferenza.

Fulvio Esposito

 


 

19-06-04 - Rosario Lavorgna

Carissimi amici di ViviTelese, spero che almeno voi mi consideriate ancora un amico. Vorrei girare tramite il vostro prezioso portale una semplice risposta al Sig. Fulvio, del quale pensavo o almeno speravo di poter essere annoverato tra gli amici, ma è evidente ora che sbagliavo. Mi scuso anticipatamente per questa ennesima intrusione.

Egregio Fulvio,

prendo atto della tua "sincera indifferenza", come pure del fatto che "non siamo stati mai amici (.)" come anche delle tue fatidiche "chi? - cosa? - perché?" e traduco queste tue parole nel mio linguaggio congolese con la speranza di capirci io qualcosa. Ti ringrazio di cuore, pur non essendo amici, dei complimenti finali "mi auguro in futuro di leggere di tuo qualcosa di più . . comprensibile?!?" che sinceramente mancavano al mio repertorio di minuscolo cronista "sconosciuto".

Accolgo anche il consiglio, datomi tra le righe, di farmi gli affari miei, dopotutto non ha gran senso la mia poverissima voce in quelle di Telese Terme. Concludo subito, in modo da non sprecare il tuo tempo preziosissimo dicendoti che le parole che ti ho rivolto erano sincere e scevre da qualsiasi doppio senso o metaforiche alterazioni. Mi spiace solo di aver utilizzato un linguaggio subsahariano e di essere stato quel peggior sordo che non vuole sentire, o che ha sentito pure troppo.

Cordialmente

Rosario Lavorgna


 

 

 

Riepilogo degli interventi precedenti (in alto i più recenti):

 

 

Replica a Fulvio Esposito Rosario Lavorgna
Clientelismo e vittoria sporca Fulvio Esposito
La mia generazione ha perso Gino Di Vico
Non mi muovo... Alessandro Liverini
Note, ovvero a ciascuno il suo Ezio Esposito
Camminerò ancora a testa alta Giuseppe Esposito
D'Occhio calpesta la libertà Guglielmo Caiazza
Il disprezzo di D'Occhio fa onore Fulvio Esposito
Replica a Giuseppe Esposito Rosario Lavorgna
Omaggio al mio vecchio Giuseppe Esposito

 


 

 

Per intervenire: invia@vivitelese.it